Un incontro inaspettato.

2.9K 54 7
                                    


Sto lavorando "tranquilla", lo dico tra virgolette perché il sabato non è mai tranquillo, quando un gruppo di ragazzi dai 20 ai 30 anni, tutti con gli occhiali da sole, entra nel locale attirando l'attenzione di tutti. Non ci faccio caso più di tanto ma sono incuriosita da quei 15 ragazzi appena entrati. Si accomodano tutti in due tavolini abbastanza vicino al bancone e non posso fare a meno origliare la conversazione. 

<<Pess, sei stato fantastico oggi>> dice un ragazzo con un accento tedesco. Riesco a sentire solo questo perché subito dopo il lavoro mi richiama.

<<Pess...>> penso tra me e me. Questo soprannome l'ho già sentito ma dubito sia chi penso io. Invece è proprio chi penso io e lo capisco quando mi sento chiamare e vedo un sorriso stupendo dall'altra parte del bancone.

Rimango a fissarlo per svariati secondi mentre una ventata di "Le male" di Jean Paul Gautier mi invade le narici. Mi risveglio dal mio stato di trance e gli sorrido a mia volta.

<<Dimmi tutto>> gli dico.

<<Ehm... i ragazzi mi hanno incaricato di prendere da bere>> dice imbarazzato grattandosi nervosamente la nuca.

<<Certo, cosa volevate?>> chiedo cercando di essere il meno impacciata possibile.

Mi dice svariati cocktail, <<e per me un'acqua frizzante>> conclude sorridendo.

Sorrido di rimando e mentre preparo questo ordine enorme, mi stupisco del fatto che lui sia l'unico che non beve alcolici.

<<Comunque, complimenti per la partita>> gli dico appoggiando sul bancone uno dei due vassoi contenenti le bevande.

<<Oh...>> risponde <<pensavo non mi avessi riconosciuto perché non hai chiesto foto>>

<<Beh...>> la foto gliela volevo chiedere ma mi vergognavo troppo. Sembra leggermi nel pensiero perché dice:

<<Se vuoi fare la foto non vergognarti, la faccio volentieri>> accompagna il tutto con il sorriso, un sorriso sincero.

<<Se posso...>>

<<Certo che puoi!>> mi incalza facendomi gesto di uscire dal bancone con la mano.

Esco così dal mio posto di lavoro e mi affianco a lui per fare questa foto.

Sblocco il mio telefono, non curandomi che lo sfondo è una sua foto, e glielo porgo. Nel mentre le nostre dita si sfiorano e sono sicura di essere arrossita. Si alza gli occhiali da sole sulla testa e mi appoggia un braccio attorno alle spalle mentre scatta la foto. A quel contatto sono diventata un pomodoro per la seconda volta nel giro di 1 minuto. Dopo 2 scatti ci stacchiamo e mi restituisce il mio telefono.

<<Bello sfondo>> mi sussurra all'orecchio prima di prendere un vassoio e portarlo al suo tavolo.

Zona autrice 

ehy ehy, ve l'avevo detto che le cose iniziavano a farsi interessanti e così è stato. 

Cosa ne pensate del primo incontro di Asia e Matteo? Cosa succederà nel prossimo capitolo?

12:32p.m. || a Matteo Pessina storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora