Non capisci l'effetto che mi fai.

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5 aprile 2022

Matteo's pov

Non ho chiuso occhio tutta notte e mi sento proprio uno schifo.

Mi sono alzato da questo letto solo per andare in bagno e mettere qualcosa sotto ai denti. Il resto del tempo l'ho passato sdraiato, nella parte di letto in cui dorme Asia, piagnucolando e annusando il suo profumo sulla federa del cuscino.

Ho anche pensato di non andare ad allenamento ma non posso permettermelo, siamo nel periodo più impegnativo della stagione e la squadra ha bisogno di ognuno di noi.

Mi alzo svogliatamente e vado in bagno, appena alzo lo sguardo sulla mia figura riflessa nello specchio mi rendo conto di sembrare uno zombie. Passo un po' di acqua fredda sul viso sperando di togliere un po' di pallore ma fallisco miseramente.

Mentre mi vesto provo a chiamare Asia per l'ennesima volta e qualcuno risponde, peccato non sia lei ma Flavia.

<<Matteo, fattelo dire: sei proprio un cretino>> dice la brasiliana appena risponde.

<<Lo so, Flavia, ma le cose non sono andate come sembra, veramente>> dico e poi cerco di spiegarle nei minimi dettagli ciò che è successo ieri.

<<Quindi? Che hai intenzione di fare per farti perdonare?>>

<<Non lo so>> piagnucolo.

<<Io tra poco esco con i bimbi e Rafa va ad allenamento. Tu potresti saltarlo, vieni qui con la scusa di dover accompagnare Rafa e provi a parlarle>>

<<Non lo so Flavia...>> potrebbe essere una buona idea, ma l'allenamento? Poi, siamo sicuri che lei voglia parlarmi?

<<Senti Matteo, se non lo fai tu, ti vengo a prendere e ti porto qui di peso. Noi tra 10 minuti usciamo, lei è ancora a letto ma penso si sveglierà tra poco>>

AAAA... Al diavolo l'allenamento <<Va bene...>> alla fine accetto la proposta di Flavia convincendomi che possa essere il momento giusto.

Aspetto una decina di minuti e poi esco da casa.

Arrivo nella via piena di villette a schiera dove abita la famiglia Toloi e, una volta davanti al civico 45, entro dal cancelletto che mi hanno gentilmente lasciato aperto.

<<Se suono il campanello, chiede chi è, mi riconosce e mi manda a quel paese, se busso viene ad aprire sicuramente>> penso, prendo un respiro profondo e busso al portone di legno scuro.

<<Arrivo...>> sento dire da una voce spenta dall'interno della villetta.

Asia's pov

momento consigliato per la canzone😉

Dopo cena, in cui ovviamente non ho toccato cibo, Anna e Juan mi hanno accompagnata in casa Toloi e ho passato la serata bevendo una tisana e guardando i cartoni con Maria. Ci ho provato ad essere il più serena possibile ma anche la piccola Toloi si è accorta del mio malumore e si è offerta di dormire nella stanza degli ospiti con me rinunciando al suo lettino tutto rosa.

Quando mi sveglio, la piccola non è più al mio fianco, segno che è già in piedi.

Raggiungo la cucina barcollando e saluto tutti i presenti. Poi prendo il mio telefono, che ho lasciato ieri sera in salone perché arrivavano in continuazione notifiche da parte di Matteo e noto un'infinità di messaggi da parte sua.

Cerco di ingoiare qualcosa e dopo colazione tutti escono, rimango, quindi, da sola in questa stupenda villetta. In questo momento dovrei essere in università ma Flavia e Rafael mi hanno convinta a non andarci, effettivamente non sono nelle condizioni adatte.

Appena rimango sola vado in bagno per farmi una doccia veloce ma tempo di aprire l'acqua e qualcuno bussa al portone.

<<Arrivo...>> dico mogiamente pensando sia Flavia o Rafael che ha dimenticato qualcosa.

Quando apro la porta non credo ai miei occhi e la richiudo immediatamente vedendo chi è ma sfortunatamente Matteo, sì proprio lui, riesce a spingere la porta verso di me e, essendo oggettivamente più forte, la riapre.

<<Asia?>> dice guardandomi.

<<Cosa vuoi?>> chiedo cercando di non piangere, anche se ha delle occhiaie che quasi toccano terra, rimane sempre il ragazzo più bello che io abbia mai visto.

<<Sono passato per prendere Rafael>> risponde.

<<È uscito 5 minuti fa>>

<<Ma- mi aveva chiesto di accompagnarlo>>

Alzo le spalle non sapendo cosa dire mentre lui continua ad osservarmi e una lacrima solitaria, che prontamente raccolgo, scappa dal mio occhio destro.

<<P-posso entrare?>> mi chiede dopo qualche istante.

<<Farai tardi ad allenamento>> gli rispondo cercando di essere distaccata.

<<Non mi interessa>> dice <<Per favore...>> aggiunge quasi in un sussurro.

Mi sposto dalla porta ed entra guardandosi attorno, chiudo la porta e mi appoggio al bancone della cucina attendendo che dica qualcosa.

<<Asia... scusa... mi dispiace davvero, ma ti posso giurare su quello che vuoi che le cose non sono andate nel modo in cui pensi>>

<<Facile chiedere scusa dopo che il danno è fatto caro Matteo, ma sentiamo>> dico facendogli segno di continuare con la mano.

In un paio di minuti mi racconta l'accaduto per filo e per segno e sono più che sicura sia la verità, l'ho capito da come mi guardava mentre parlava.

Qualche lacrima sfugge dai miei occhi <<Mi sento una stupida>> dico prendendomi la testa fra le mani.

<<Ehy, no, non lo sei. Può capitare di pensare male qualche volta>> dice lui avvicinandosi appena a me.

Mi butto letteralmente tra le sue braccia e mi faccio lasciare qualche bacio sulla testa per poi alzare lo sguardo nei suoi pozzi scuri e, vedendoli lucidi, mi emoziono ancora di più e finalmente facciamo scontrare le nostre labbra.

<<Però mettiti una cosa in quella testolina>> dice picchiettando il suo indice contro la mia tempia <<Non ti tradirei mai. Neanche se fossi ubriaco, drogato o qualsiasi altra cosa. Nessuna sarà mai come te, non capisci l'effetto che mi fai>>

Un sorriso spontaneo nasce sul mio viso e faccio scontrare nuovamente le nostre labbra benedicendo il giorno in cui ci siamo incontrati.


zona autrice

ehy, ehy! come state? vi è piaciuto il capitolo?

io ci ho provato ma non sono riuscita in nessun modo a tenere questi due lontani, è stato più forte di me ahah. spero non sia un problema🙃

12:32p.m. || a Matteo Pessina storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora