Blackout.

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Asia's pov

Ho finalmente deciso cosa ordinare e Matteo mi ha ripetuto più o meno 8 volte di non badare ai prezzi, cosa che io ho fatto comunque, se prendessi qualcosa di troppo costoso mi sembrerebbe di approfittarmene.

In poco tempo i nostri i ordini arrivano al tavolo e quando abbiamo quasi finito di cenare sento un forte odore di bruciato provenire dalla cucina ma non ci faccio caso più di tanto.

Mentre ci stiamo alzando per pagare, ed io insisto per pagare la mia parte... BOOM! Salta la luce e il buio si propaga per tutta la sala.

Cerco il telefono, che avevo appoggiato sul tavolo, ma non lo trovo. Una luce mi acceca poiché Matteo mi punta la torcia del telefono addosso.

Sbatto forte le palpebre per non rischiare di perdere la vista e provo a raggiungerlo camminando per quella piccola "strada" illuminata dalla torcia ma inciampo su qualcosa e rischio di cadere. Matteo prontamente mi afferra per la vita in modo che io non possa cadere e i nostri corpi sono vicini, anzi, vicinissimi.

Un esercito di farfalle fa a gara a chi va più veloce nel mio stomaco e un bruciore si propaga nel mio petto.

<<Tutto bene?>> mi chiede Matteo mentre tiene le mani salde sui miei fianchi.

<<S-si>> rispondo io spostando velocemente lo sguardo su ogni punto del suo viso appena illuminato, ma ciò da cui sono più attirata sono le sue labbra.

Riesco a raddrizzarmi in piedi ma la distanza rimane sempre minima tra i nostri corpi.

<<Bene>> dice Matteo staccando le mani dai miei fianchi e porgendomi una mano per condurmi all'esterno della struttura.

Matteo's pov

momento consigliato per la canzone 😉

I nostri sguardi continuano a slittare dagli occhi alle labbra incessantemente e quanto vorrei annullare completamente la distanza posando le mie labbra sulle sue!

<<Matteo contieniti!>> mi riprende la mia coscienza.

Mi riscuoto da questi pensieri e le porgo la mano per condurla al di fuori della sala dove abbiamo cenato.

Ci sediamo su una panchina nel giardinetto ancora illuminato e la abbraccio cercando di donarle tutto il mio calore. Sento dal suo naso e dalle sue mani che ha freddo. Decido quindi di pagare la cena lo stesso, lasciando qualche euro in più al personale.

Entriamo nella mia auto e accendo il riscaldamento alla temperatura più elevata per poterci riscaldare.

Oggi, al contrario di ieri, fa molto freddo e l'umidità contribuisce a rendere il clima più sgradevole.

Durante il tragitto continuiamo cantare canzoni a squarciagola, scatenandoci particolarmente su "Night Like This".

<<I don't give a fuck, I want you here with me, bring me peace>> intona Asia portando la sua mano sulla mia, che si trova, ovviamente, sulla sua coscia, per stringermela.

Siamo ormai sotto casa sua da 2 minuti cercando la voglia di uscire al freddo e non restare qua dentro al calduccio.

<<Andiamo?>> le chiedo facendo una risatina.

<<Andiamo!>> esclama lei per darsi carica aprendo la portiera e scappando verso il palazzo.

Faccio appena in tempo a raggiungerla correndo poiché rischia di cadere una seconda volta.

Asia's pov

<<Anche stavolta mi hai salvata...>> dico imbarazzata.

<<Per quanto tu stia bene con i tacchi, forse non è il caso di indossarli se devi correre>> mi risponde con un sorrisetto furbo in viso.

<<Forse hai ragione>> dico guardandomi i piedi.

Mi alza il viso con due dita facendo scontrare i nostri sguardi.

<<Baciami>> penso.

Matteo's pov

<<Quanto vorrei baciarla>> ancora questo pensiero in testa...

E se non le piaccio? Se mi vede solo come un amico? Se non volesse?

Mille paranoie mi spingono a non farlo e mi limito a dirle un semplice: <<Dai entriamo>>

Asia's pov

<<Dai entriamo>> è tutto quello che mi dice.

Forse mi sto illudendo. Forse non prova nulla per me. Forse è l'ennesima cotta non ricambiata...

12:32p.m. || a Matteo Pessina storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora