Un tavolo per due.

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Asia's pov

Alla fine Matteo ha deciso di posticipare la sua partenza a domani e stasera vuole portarmi fuori a cena. Gliel'ho detto infinite volte che non era necessario, ma nulla, un muro ti ascolterebbe di più.

Ho appena pranzato con Martina perché Matteo, giustamente, è tornato in albergo per farsi una doccia, cambiarsi, preparare la valigia e riposarsi un po'. Stasera rimane a dormire da me poiché Martina rimane da Erick, il suo fidanzato.

Sono le 18 e ho appena fatto la doccia, sto scegliendo cosa indossare mentre Martina vuole ogni singolo dettaglio sulla giornata di ieri.

<<Nessun bacio?>> mi chiede sconsolata la mia coinquilina.

<<Nessun bacio>> le rispondo tirandomi su per bene i collant color daino.

<<Però stamattina eravate accoccolati nel letto! Eravate così carini...>> esclama Marty, quando fa così sembra una di quelle ragazzine in fissa con la propria cotta.

<<Si Marty, ma non è successo nulla. Abbiamo dormito e quando ci siamo svegliati ha voluto sapere il significato di foto e scritte che ho in camera>>

Asciugo i miei capelli e approfitto della bravura di Martina per fare qualche boccolo. Passo al semplice trucco ovvero eyeliner, mascara e illuminante.

Metto infine un vestito blu, morbido, che arriva poco sotto il ginocchio e delle scarpe con il tacco del medesimo colore.

Mentre spruzzo il profumo qualcuno suona al campanello. Mi affretto ad andare alla porta ma Martina mi precede urlandomi <<È MATTEO!>> dall'ingresso.

Mi copro le spalle con un cappotto bianco e mi guardo allo specchio oscillando i capelli per far intravedere i brillantini alle mie orecchie.

Scendo con cautela le scale per non rischiare di cadere.

Matteo's pov

momento consigliato per la canzone😉

Non sapendo quasi nulla di Bologna, ho fatto ricerche online ed il ristornate più carino, romantico e tranquillo che ho trovato è "I CARRACCI". Probabilmente Asia mi guarderà male tutta la sera perché dirà che è troppo per lei.

Sorrido al pensiero di vederla sbuffare mentre tiene le sopracciglia corrugate.

Mi guardo allo specchio mentre sistemo gli ultimi bottoni della camicia nera che indosso e mi rendo conto di quanto io sembri più rilassato rispetto a 3 giorni fa.

Questa ragazza mi sta facendo più bene del previsto!

Esco dall'hotel, in cui alla fine ho soggiornato una sola notte, trascinando il piccolo trolley che avevo portato.

Salgo in macchina e ingrano la prima marcia in direzione casa di Asia.

Una volta arrivato a destinazione scendo e suono il campanello a cui risponde immediatamente Martina.

Passano un paio di minuti e vedo la mia bella scendere gli ultimi scalini.

<<Stasera è ancora più bella>> penso osservandola per bene con il sorriso stampato in faccia.

Apre il portone di vetro del palazzo e le porgo la mano attirandola a me e lasciandole un bacio molto vicino alle labbra.

Ci sorridiamo a vicenda e la faccio accomodare sul sedile del passeggero nella mia auto.

Mi perdo ancora a guardarla e lei scruta ogni mio piccolo dettaglio come per imprimerselo nella mente per sempre.

Incrociamo gli sguardi e lei lo distoglie subito diventando rossa in volto e portandosi una ciocca di capelli, appena arricciati, davanti alla guancia come per coprirsi.

Mi faccio scappare una risatina e inizio a guidare alternando lo sguardo tra lei e la strada.

<<Dove andiamo?>> mi chiede guardando il navigatore all'interno della mia auto.

<<Sorpresa signorina!>> le dico provando a portarle una mano sulla coscia come ho fatto ieri.

Quasi come mi fossi scottato la ritraggo subito. Non ho mai avuto vergogna o imbarazzo nel farlo ma stasera è tutto diverso.

Lei si accorge di questa mia azione, così avvicina la sua mano alla mia e con velocità l'afferra portandosela vicino alle gambe e intrecciando le nostre dita.

Asia ha passato tutto il viaggio a parlarmi di Martina e sono così felice di come si stia aprendo con me sotto tutti gli aspetti.

<<Siamo arrivati principessa>> le dico spegnendo il motore.

<<Tu sei pazzo!>> urla capendo in che posto ci troviamo <<Matteo, è uno dei ristoranti più costosi di tutta Bologna>>

<<Lo so, ti volevo fare un piccolo regalo>>

<<Matteo, io non lo merito. Io non merito tutto questo e non merito tutto il bene che mi stai facendo in questi giorni>> risponde abbassando lo sguardo.

<<Non dire cavolate Asia! Te lo meriti eccome. E... e tu sei diventata importante per me. Ci tengo davvero a te>> le dico alzandole il viso con due dita.

I nostri sguardi si incrociano e senza preavviso si fionda su di me abbracciandomi e ripetendomi infinite volte "grazie".

<<Ora entriamo, dai>> le dico lasciandole un bacio tra i capelli.

Intrecciamo nuovamente le nostre dita e un uomo sulla cinquantina ci accoglie all'entrata.

<<Buonasera, avete prenotato?>> chiede quest'uomo che sembra essere il direttore di sala.

<<Si, un tavolo per due>> rispondo io.

<<A che nome?>> chiede ancora l'uomo dal marcato accento emiliano.

<<Pessina>> rispondo a mia volta.

<<Oh, certo. Accomodatevi>> ci dice "scortandoci" ad un tavolo sul lato destro della sala.

<<Non guardare i prezzi>> dico ad Asia mentre guarda il menù con faccia preoccupata. Lei si limita ad annuire e continua a leggere ogni singolo piatto.

12:32p.m. || a Matteo Pessina storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora