La colazione.

2.3K 51 3
                                    

Iniziamo ad incamminarci verso la pasticceria "Impero", una delle più rinomate di Bologna, e stavolta sono io rompere il silenzio.

<<Quindi stasera riparti?>> gli chiedo guardandolo con la coda dell'occhio.

<<Parto domattina>> mi risponde <<ma non pensiamoci ora, voglio godermi questa giornata.>> Sprigiona un sorriso che farebbe innamorare anche un sasso e rimango imbambolata per qualche secondo ad ammirarlo.

Mi riscuoto dai miei pensieri quando intravedo l'insegna della pasticceria da lontano. Sorrido e istintivamente gli prendo la mano e lo trascino correndo verso l'ingresso.

Dopo aver ritirato le ordinazioni, ovvero una brioche al cioccolato per me e una alla crema per lui, ci accomodiamo ad un tavolino al fondo della sala mentre aspettiamo il caffè di Matteo. Io da bere ho preso solo una bottiglietta d'acqua, non riesco a bere nulla di caldo a colazione. Una volta arrivato il caffè, mi avvento sulla mia brioche.

<<Io non so niente su di te...>> mi dice il centrocampista atalantino dopo aver sorseggiato il suo caffè.

<<Non c'è molto da sapere su di me>> rispondo alzando le spalle e giocherellando con il piattino della brioche.

<<Sono una semplice studentessa fuori sede di 19 anni>> riprendo.

<<E cosa studi?>> mi chiede incuriosito.

<<Lingue e mediazione, in particolar modo Inglese e Spagnolo>> decido di aprirmi con lui, sento di poter fidarmi.

<<Non sono di Bologna, sono di Ferrara ma abito qua da 3 mesi per l'università. Quella pazza di stamattina e ieri sera è Martina, la mia migliore amica e coinquilina>>

Matteo's pov

La osservo mentre parla della sua vita, della sua città, delle due passioni... È, come pensavo, una ragazza timida ma che se si lascia andare diventa super aperta e piano piano sto riuscendo a farla sciogliere.

Ora stiamo camminando per qualche via del centro bolognese tutto addobbato a tema natalizio.

La vedo fermarsi di colpo davanti ad una vetrina di Pandora e sospirare osservando la scatola dove sono esposti gli anelli.

<<Tutto bene?>> le chiedo vedendola improvvisamente spenta.

<<Sisi, andiamo>>

<<No Asia, non mi convinci>> la esorto a parlare.

<<Vedi quell'anello lì?>> mi chiede indicandone uno con un piccolo brillantino blu, annuisco. <<Ecco... me lo aveva regalato il mio fidanzato, ex>> si corregge <<poco prima che io gli annunciassi della mia partenza e quando gliel'ho detto mi ha mollata così su due piedi, senza nemmeno volerci provare>> si lascia andare e posso giurare di aver intravisto una luce particolare nei suoi occhioni scuri, una luce quasi malinconica.

<<Se non ne vuoi parlare non importa>> le dico. Non capisco come una persona avesse potuto lasciarla per una distanza di 40km, e soprattutto come avesse potuto lasciare una persona così... così bella sia dentro che fuori.

<<Si è meglio così, è passato>> risponde guardando i suoi piedi.

Istintivamente la abbraccio e lei ricambia dopo qualche istante di freddezza.

Asia's pov

Potrei rimanere ore così, cullata dal suo battito e inalando il suo ottimo profumo. A staccarsi è lui ma, per non perdere il contatto fisico, mi porge la sua mano che io prontamente afferro. Inutile starvi a dire tutte le volte che mi sono ritrovata con le farfalle nello stomaco.

Mi illumino quando vedo una cartoleria affianco a me. Così chiedo a Matteo di potermi fermare e lui annuisce gentilmente. Ho voluto prendere un pennarello bianco perché mi è venuta in mente una malsana idea.

Una volta compiuto il mio acquisto, riprendiamo a camminare mano nella mano. Sono quasi sicura che agli occhi della gente potremmo sembrare fidanzati, magari lo fossimo! <<Asia basta!>> mi ammonisce la mia coscienza.

È quasi ora di pranzo quando ci sediamo su una panchina, stranamente libera, in Piazza Maggiore.

<<Dove vuoi andare a pranzo?>> mi chiede il moro seduto affianco a me.

<<Io->> cerco di rispondere ma veniamo assaliti da una folla di ragazzini che urlano.

<<Possiamo fare una foto?>> gli chiedono tutti.

Matteo, da persona educata quale è, accetta e nessuno sembra accorgersi di me tranne una ragazzina che giurerei assomigliarmi quando avevo la sua età.

<<Sei la fidanzata di Matteo?>> chiede lei rivolgendomi un sorriso sghembo.

<<Non si dice>> risponde Matteo al mio posto schiacciandole un occhiolino e passandole una mano sui bellissimi capelli biondi.

<<Beh, in caso tu lo fossi, trattalo bene. Non si merita di essere tradito, abbandonato... ricordagli quanto vale e amalo sempre>> dice la ragazzina prima di salutarci e scomparire tra le mille persone presenti in Piazza Maggiore ad ora di pranzo.

<<Stavi dicendo?>> mi chiede di nuovo Matteo.

<<Ti vorrei portare in un posto speciale>> gli dico.

Ci avviamo così verso la sua auto e durante tutto il tragitto non faccio altro che pensare alle parole di quella ragazzina.

Seduti in macchina imposto le indicazioni per i Giardini Margherita.

Matteo's pov

Il tragitto in macchina è stato piuttosto silenzioso, si sentiva solo il navigatore parlare e il sottofondo della radio. Non riesco, però, a non posare la mia mano sulla sua coscia per mantenere un minimo di contatto, mi rincuora il fatto che lei non mi respinga, anzi, intreccia le sue dita alle mie.

Stavolta penso di essere arrossito io.

12:32p.m. || a Matteo Pessina storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora