Vuoi rimanere a cena?.

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Purtroppo è arrivato il momento di tornare a casa.

Ora siamo in macchina e Matteo sta guidando attentamente. Mentre ripenso alla giornata di oggi mi faccio scappare una risatina e poi un sospiro.

È andato tutto così bene e sapere che non succederà mai più una cosa simile mi fa sentire un vuoto allo stomaco.

<<Che succede?>> mi chiede Matteo riprendendo ad accarezzarmi una coscia. Mi perdo un istante a guardare la sua grande mano destra. Le vene risaltano all'occhio poiché la sua pelle è ancora velata di un leggero strato di abbronzatura, le unghie perfette e qualche pellicina strappata sull'anulare e sul mignolo, un semplice anello nero sottile al pollice.

<<Stavo pensando ad oggi... mi sono sentita così bene. Non passavo una giornata così da un sacco di tempo. E pensare che non succederà mai più...>> gli rispondo osservando il suo profilo perfetto.

A quelle mie parole sembra che il sorriso gli si sia spento sul volto.

<<E chi ti dice che non succederà mai più?>> mi dice a sua volta.

<<Beh tante cose... la distanza, i tuoi impegni e poi, caspita! Sai quante ragazze migliori di me troverai?>> Vorrei convincermi che il nostro non sia stato un incontro casuale e destinato a durare solo un giorno, ma che sia qualcosa di duraturo, come un'amicizia o qualcosa di più. In cuor mio lo spero ma so che non sarà così.

<<Asia non dire così ti prego. Già mi stavo affezionando, ora mi rendi ancora più difficile andarmene. Sai, ho riflettuto molto e mi sei stata di grosso aiuto nel prendere una decisione importante.>> Stavo per chiedergli "che decisione" ma è lui a dire che siamo arrivati sotto casa mia.

Mi piange il cuore a lasciarlo andare così e sinceramente piangerei anche io, un sacco.

Non so con che coraggio ma glielo chiedo <<V-vuoi rimanere a cena?>>

<<S-sei sicura? Non do fastidio a Martina?>>

<<Martina non è in casa e ordinerei una pizza visto che odio cucinare>>

<<Beh, se insisti e non do fastidio>> mi dice facendo la faccia da furbetto.

<<Dai, sali>> gli dico aprendo il portone.

Matteo's pov

Appena rientrati nell'appartamento, Asia si precipita in una camera ed esce con in mano un paio di pantaloncini del Bologna e una maglietta nera.

<<Mi scuso per la squadra sui pantaloncini ma ho pensato potessero farti stare più comodo e sono del fratello di Martina, unico uomo che abbia mai frequentato questa casa>>

<<Grazie>> le dico posandole un bacio sulla testa e dirigendomi verso il bagno indicatomi dalla padrona di casa.

Nel frattempo anche lei si cambia ed esce da una stanza indossando una maglietta ed un paio di leggings che le fasciano perfettamente le gambe.

<<Che pizza vuoi?>> mi chiede buttandosi di peso sul divano.

<<Una margherita, grazie>> le rispondo.

Non perde un solo secondo per ordinare e dopo 15 minuti il fattorino suona e Asia va a ritirare la nostra cena. Non posso fare a meno di notare il modo in cui il portapizze ci provasse spudoratamente con lei e ammetto che un filo di gelosia lo sto provando.

<<Che buona!>> esclamo dopo aver dato i primi morsi alla mia pizza.

<<è la mia pizzeria preferita>> commenta la ragazza al mio fianco accennando un sorriso.

Finiamo la pizza in men che non si dica e mentre guardiamo Lazio-Sassuolo in TV mi fa una domanda: <<Prima hai detto che ti ho aiutato a prendere una decisione ma io non ho la minima idea di cosa tu stessi parlando>>

<<Io sono, beh ero, fidanzato con questa ragazza, Vian...>> le racconto la storia e di come io mi sentissi nell'ultimo periodo e potrei giurare che ci sia rimasta male.

<<Non ti preoccupare, è passato e appena ne ho l'occasione vado a chiuderla definitivamente>>

Lei annuisce e sfodera un sorriso incoraggiante.

<<Vado a prendere una felpa>> mi comunica alzandosi dal divano.

<<Aspetta!>> la fermo per un braccio <<Prendi la mia, è qua e non la uso.>>

<<Sicuro?>>

<<Non te l'avrei chiesto sennò>> mi faccio scappare una risatina e le porgo la mia felpa.

È molto buffa, la felpa le arriva quasi sotto al ginocchio.

Dopo aver fatto cambio look si ributta sul divano accanto a me.

Alla fine della partita si addormenta sulla mia spalla e io mi perdo ad accarezzare i suoi morbidi capelli.

Decido di portarla a letto e poi andarmene, è giusto così.

La prendo a mo' di sposa e la porto nella seconda stanza sulla destra. Capisco subito sia la sua perché noto foto sue, di sue amiche, di calciatori e qualcuna mia appese al muro. <<Quindi è davvero appassionata di calcio! Non l'ha detto solo per fare colpo su di me... punto in più!>>

L'appoggio delicatamente sul lato destro del letto matrimoniale e le lascio un bacio sulla fronte prima di salutarla: <<Buonanotte asietta, vado in albergo, ti scrivo domani mattina>>

<<Non andare Teo, rimani qua>> mi dice con voce impastata dal sonno.

<<Asia...>>

<<Ti prego>>

Come faccio a dirle di no? Così mi sdraio sulla parte libera del letto e la sento venirmi addosso per poi addormentarsi appoggiata al mio petto.

<<Quanto sei bella!>> dico a bassa voce convinto che stia già dormendo.

<<Buonanotte Teo>> sospira qualche minuto dopo e qua mi rendo conto che ha sentito ciò che le ho detto.

12:32p.m. || a Matteo Pessina storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora