Ibiza, we're coming.

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zona autrice 1: vi chiedo di leggere la nota a fine capitolo, grazie 🤪

8 agosto 2022

Asia's pov

È arrivato il momento di partire alla volta Ibiza. Ero appena ritornata alla quotidianità di Bergamo ma dobbiamo già ripartire, non che la cosa mi dispiaccia ma mi sento un po' sballata.

Matteo è carichissimo per questa vacanza, non vede l'ora, soprattutto perché ad aspettarci ci sarà il suo migliore amico sin da quando è bambino.

<<I signori passeggeri del volo diretto all'aeroporto d'Elvissa di Ibiza, sono pregati di accomodarsi al gate 7 per il check-in entro 5 minuti>> risuona la voce di un'hostess in tutto l'aeroporto.

Io e Matteo eravamo riusciti a effettuare i vari controlli dei bagagli giusto in tempo. 

<<Andiamo!>> mi urla prendendomi la mano libera dalla valigia e iniziando a correre verso il gate indicato.

<<Amore! Vai piano! Non siamo in ritardo>> dico io correndo goffamente dietro di lui.

<<Ce l'abbiamo fatta!>> dice appoggiandosi al nastro che divide la coda per il controllo biglietti e passandosi una mano sulla fronte come per asciugare il sudore sulla fronte.

Io scuoto la testa sorridendo e attendiamo il nostro turno, in pochi minuti è già il nostro momento, mostriamo biglietti e carte d'identità ed entriamo dalla porta scorrevole che ci separa dalla pista d'atterraggio. Facciamo qualche rampa di scale e ci ritroviamo davanti al tunnel di vetro che ci porta proprio sulla pista.

Mi perdo a guardare un aereo atterrare nella luce del sole appena sorto e un braccio mi cinge le spalle, guardo Matteo e noto con piacere che sorride, è così bello quando lo fa, vorrei sempre vederlo così. Mi sporgo per dargli un bacio sulla guancia che ricambia subito dandone uno anche a me.

Faccio una foto per le storie di Instagram e poi ci aprono le porte del tunnel. Le persone iniziano a defluire e noi ci accodiamo. Lasciamo le valigie agli addetti che poi le caricheranno in stiva e saliamo sull'aereo.

Cerchiamo i nostri posti e finalmente ci sediamo. Una volta che tutti sono saliti le hostess mostrano le varie procedure in caso di emergenza e decolliamo.

Io e gli aerei non siamo mai andati proprio d'accordo e Teo lo sa, infatti appena partiamo mi prende la mano e la intreccia a la sua. I motori iniziano a fare più rumore, segno che stiamo veramente decollando, guardo Matteo e gli stringo la mano il più forte possibile.

In circa due ore e mezza siamo arrivati all'aeroporto dell'isola e solo aprendo le porte dell'aereo si sente odore di mare.

Attendiamo che scenda un po' di gente e scendiamo anche noi.

Ho fatto una fatica disumana a scendere per quella scaletta striminzita, che per via delle persone che c'erano su si muoveva in continuazione, e Matteo mi sta prendendo in giro da ormai mezz'ora, quando fa così giuro che lo ammazzerei.

<<Guarda che se continui, prendo un biglietto e me ne torno a Bergamo tra 10 minuti>> gli dico sbuffando mentre aspettiamo le nostre valigie.

Matteo ride ma finalmente smette di prendermi in giro e mi porge la mano per siglare una specie di patto.

Appena ritiriamo le valigie ci avviamo verso l'uscita dell'aeroporto dove ci sta aspettando Riccardo.

<<Richi!>> urla Matteo vedendo in lontananza la figura del suo migliore amico.

<<Pessi!>> urla lui e si corrono incontro lasciando la valigia in mezzo alla strada.

12:32p.m. || a Matteo Pessina storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora