Capitolo 3

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"MAMMA CAZZO È TARDISSIMO!"
Mia madre mi guarda male perché mi è scappata la parolaccia ma poi scoppia in una risatina per le mie condizioni.
Sta piovendo a dirotto e siamo appena tornati dal campo. Sono completamente fradicia e sporca e, tra meno di un'ora, arriveranno dei colleghi di mamma per una cena a cui sono stata obbligata a partecipare.
Mi butto in doccia, mi lego i capelli in una cipolla disordinata e metto il solito save life, una gonna di pelle con un top nero e una cinta, con gli anfibi. Con questo outfit so di non sbagliare mai.
Mi guardo allo specchio e, proprio mentre sto mettendo il profumo, sento il campanello suonare.
"ELE APRIIII" sento urlare mia madre dalla cucina.
Scendo velocemente le scale e apro la porta. Entrano una famiglia di tre persone. La figlia sembra avere la mia stessa età.
"Salve! Io sono Elena, mia madre è in cucina, seguitemi"
Mi porgono la mano e si presentano, io decido di mettermi vicino alla figlia per conoscerla.
"E tu sei?"
"Doha, piacere" mi sorride e faccio lo stesso.
"Particolare come nome, bello però"
"Grazie"
"Quanti anni hai?"
"20 l'8 ottobre tu?"
"Il prossimo anno 18"
"Ah bene, quasi la stessa età!"
"Eh già"
"Comunque simpatici i tuoi"
"Bhe, grazie" dico ridendo.
Mia madre porta da mangiare e, si, era tutto buonissimo.
"Ho saputo che alleni il psg" dice il padre di Doha a mio padre "noi lo tifiamo da sempre"
Mio padre sorride.
"Beh si, alleno i portieri"
"Tuo padre allena il psg?!" mi chiede Doha ad alta voce.
"Si, ti piace?"
"In realtà non seguo il calcio, ma com'è conoscere quei fighi della madonna?" Quasi mi strozzo per la domanda.
"Assurdo, dopo te li faccio vedere" dico continuando a ridere.
Finiamo di mangiare e porto di forza Doha in camera mia.
"Bella camera!"
"Grazie, comunque ora ti faccio vedere"
Mi siedo sul letto e si accomoda vicino a me. Inizio con Thiago, per poi continuare con i ragazzi che conosco meglio, tipo Julian, Ander, Thilo, lasciando ney per ultimo, che, secondo me, è il più carino escludendo Kylian.
"Wow!" Dice Doha sgranando gli occhi a vedere una foto di ney.
"Vero?"
"Sono sull'Olimpo o è la realtà?" Ci è rimasta parecchio.
"Dai, te lo faccio conoscere"
Dico e lei continua a scrollare il profilo di ney con il mio telefono.
"E questo?" Cazzo! È una foto di ney con Kylian in campo, volevo lasciar stare questo ragazzo, ma ora mi tocca parlare.
"Lui è...Kylian" dico tossendo il suo nome.
"E come mai non volevi farmelo vedere?" Spalanca gli occhi come a dire "ho capito tutto" "capisco...è il tuo ragazzo e sei gelosa" dice sicura annuendo.
"Cosa? Come? No, hai capito male! Non stiamo insieme" dico balbettando peggio di una rana col singhiozzo.
"E perché lo hai nascosto allora?"
"Perché è insopportabile, solo nominarlo mi fa venire la nausea!" No ok, è bellissimo e sono gelosa ma che devo farci.
"Ce l'hai proprio tanto con lui, che ha fatto?"
"È fastidioso, stronzo, maschilista e se le fa tutte come se non ci fosse un domani"
"Gelosa?"
"No, no..." si Ele si "N-O"
"Ooookay" dice lei. So già che ha capito tutto il contrario ma decide di cambiare discorso "allora? Com'è stare in mezzo tutti i giorni a quei manzi?"
"Ooh, bellissimo, soprattutto quando si allenano con la pioggia, alle 8 di mattina, e devo svegliarmi alle 6" dico alzando le braccia in segno di resa e lei si trattiene dal ridere. "Però viene compensato, alla fine non sei in un campo pieno di nerd con i brufoli e i video game" un sorriso mi trapassa il volto a pensare proprio a Kylian.
"Ti capisco...allora" si blocca un po' imbarazzata.
"Dimmi pure"
"Me li farai conoscere davvero?" Butto la testa indietro ridendo per il modo in cui l'ha chiesto.
"Certo! Almeno avrò una ragazza con cui gossippare"
"Non ci credo!"
"Te l'ho detto, lo farò." Faccio un sorriso fiero e lei sorride a sua volta.
"Comunque raccontami un po' di te"
"Vediamo...mi piace leggere e vedere film, aiutare mio padre al campo e la ginnastica artistica"
"Sei brava a ginnastica?"
"Ero, però ho scoperto di avere un problema al ginocchio, in più ho l'asma quindi ho dovuto smettere"
"Nooo, dai"
"Giuro...tutte a me! tu invece?"
"Mi piace molto ascoltare la musica e le lingue, infatti le studio all'università, sono al primo anno"
"Ooh, belle! Qui a Parigi?"
"Si, molto vicino a casa mia, poi il calcio mi piace, ma non capisco nulla perché non mi ci metto di impegno a guardarlo"
"Ah, dai comodo per l'università, e poi di calcio ti farò capire io"
"Ahahha, grazie!"
Continuiamo a parlare del più e del meno e poi, quando è ora di andarsene, accompagno quella che sarà la mia nuova migliore amica alla porta.
"Ele, domani Doha viene con noi al campo" dice mio padre dalla cucina.
"Davvero?!" Dico incredula, neanche il tempo di organizzarsi che mio padre mi legge nella mente.
"Eh già!"
"Ahh, che bello. Almeno non sto in mezzo a quel gruppo di idioti" mio padre mi guarda e socchiude leggermente la bocca "ma bravissimi...davvero bravissimi calciatori!" cerco di rimediare e scoppia a ridere.
Corro su in camera a cambiarmi ed entro finalmente nel mio mondo. Cuffiette e suono della pioggia che sbatte sui vetri, penso di essere in paradiso.
Parte la mia playlist, quella con le canzoni più tristi ma più belle su questo pianeta: perfect, hello, happier, traitor, lovestory, ecc...e riesco ad addormentarmi a pensare ad una storia d'amore da Romeo e Giulietta.
Mi sveglio con la playlist che va avanti all'infinito e mi accorgo che sono già le 11.
Metto in carica il telefono e mi vesto con una tuta nera e una maglietta a maniche corte. Il tempo è migliorato e spero regga fino a sta sera.
Mangiamo velocemente e poi andiamo a prendere Doha, che abita in un palazzo davvero bellissimo in centro. La vedo piuttosto nervosa, perché è da quando è entrata in macchina che si sta torturando le unghie.
"Tutto a posto?"
"Ehm...si"
"Ehm...no, che succede?"
"Sono un po', ecco...nervosa"
"Percheee? Ci sono io! Pensa a me la prima volta che sono arrivata in campo, Gigi mi ha presentato a tutti come se fossi ariana grande" a queste parole sorride e si tranquillizza un po' "comunque tranquilla, sono tutti molto socievoli e simpatici, a parte qualcuno che non nominiamo" riferimenti puramente casuali a un certo Kylian Mbappe.
"Ma è così terribile questo Kylian?"
"Nah, solo un po"
"Ragazze mi dispiace interrompervi ma saremmo arrivati" dice mio padre quando ha appena fermato la macchina.
"ODDIO, come sto?" Mi chiede sistemandosi i capelli con le dita.
"Stai bene, dai tranquilla, stammi vicina"
Ci prendiamo a braccetto ed entriamo nella hall.
"I ragazzi sono tutti in campo" dico indicando il grande corridoio che porta al campo. Continuiamo a seguire mio padre fino a che non riusciamo ad entrare in campo.
La maggior parte dei ragazzi sono in un gruppo a parlare.
"Vieni con me" lei si blocca "Che c'è?"
"Sono troppi"
"Ehm...oh cavolo, d'accordo" vedo che nell'unico gruppetto da poche persone che conosco, c'è anche Kylian. "Vieni con me"
In questo gruppetto ci sono Kylian, Neymar, Thiago e Christopher.
"Ele!" Ney mi abbraccia.
"Ciao ney, ragazzi, lei è una mia amica, Doha"
"Piacere di conoscerti!" Dice Thiago.
Ho già capito tutto dai 3 secondi di silenzio di ney, che non capitano nemmeno mentre corre da ore.
"Piacere mio" si stringono la mano e io sorrido.
"Neymar, puoi far vedere a Doha dov'è il bagno? Io ho un attimo da fare con mio padre" la mia amica si pietrifica ma so di aver fatto una genialata.
"Ehm, si vieni" dice piuttosto imbarazzato. Ma che succede al nostro Ney?
Doha si gira un attimo per bruciarmi con lo sguardo e poi segue Neymar a passo frenetico.
Thiago e Chris sono spariti e spero vivamente che lo sia anche Kylian.
"Che stai cercando di fare?" Mi chiede con la sua voce profonda da dietro che mi fa sobbalzare.
"La cosa giusta"
"Per chi?"
"Fatti gli affari tuoi e vai ad allenarti"
"Pf, se alla tua amica piace ney perché non chiedere aiuto a me che sono il suo migliore amico invece di fare tutti questi esperimenti inutili?"
"Perché sono troppo orgogliosa e inutile ci sarai tu!"
"Quando poi nessuna delle due ci capirà più un cazzo non venire a chiedere a me"
"Oh tranquillo, non ce ne sarà bisogno" dico in tono di sfida. "E comunque non chiederei a prescindere a te, anche dovesse cascare il mondo"
"Bimba, vuoi scommettere?"
"Non ce ne sarà bisogno, tanto vincerò" ride e annuisce.
"Va bene, alzo le mani"
"Bravo"
Mi siedo in panchina lasciando un posto libero a Doha, che torna sorridente e si mette vicino a me.
"Allora? Come è andata?" Chiedo alzando il sopracciglio.
"Bene, è stato troppo, troppo, carino"
"Gli hai lasciato il numero?"
"Ovvio! Anche l'insta" le do il cinque.
"Brava ragazza!" Do uno sguardo in direzione di Kylian che mi guarda sorridendo e scuotendo il capo quando si accorge che l'ho guardato "al tuo contrario, per fare felice te, io ho subito una tortura"
"Oddio che cosa è successo?" Sento già i suoi sensi di colpa che salgono.
"Sono rimasta con quel...QUEL soggetto da sola!" dico indicando Kylian che ha iniziato a saltare come un ebete per riscaldarsi.
"Oh, ahaha, mi spiace!" Dice divertita e io rido a mia volta.
Le spiego un po' di cose del calcio e sembra imparare velocemente e facilmente, infatti in tipo due ore ha capito più cose di me in 15 anni che vengo agli allenamenti con mio padre.
"Andiamo con i ragazzi in sala relax? Se ti va?"
"Va bene" dice alzando le spalle.
Ci sediamo vicine ma poi trova una scusa per stare in un angoletto con Neymar mentre io li guardo già innamorata perché riescono a non scannarsi come io faccio con quell'altro, che si intromette nei miei film mentali per la 20esima volta oggi.
"A che pensi?"
"Al fatto che se ci scanniamo invece di andare d'accordo come loro è per colpa tua"
"Sei poco credibile, sei tu che non riesci ad andare d'accordo con nessuno" gli mollo uno schiaffo in faccia e gli altri della squadra mi guardano, compresa Doha.
"Ahia, picchi forte"
"Non sai quanto!"
"Vai forte anche in altro?" Dice malizioso.
"Vai a fanculo" gli mollo un altro schiaffo sta volta sul petto e mi alzo mettendomi vicino a Thiago.
"Che succede?" Mi chiede lui.
"Nulla, è solo troppo fastidioso" dico a bassa cose facendo capire di chi sto parlando e Thiago segue a sorridere ironicamente.
Guardo il telefono che ha appena squillato e mio padre mi ha appena scritto.
"Vi aspetto al parcheggio"

"Doha?"
"Ele?"
"È ora di andare" effettivamente si è persino fatto buio...ed è agosto.
"Oh, va bene" saluta ney per primo e nel mentre vedo Kylian che mima "tanto vinco io" con il labiale.
Io scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo esasperata.
"Cavolo che giornata!"
"Ho già capito tutto" dico io ridendo e lei sorride imbarazzata.
Le prendo la mano e ci dirigiamo a casa sua. La abbraccio per salutarla e poi ci dirigiamo a casa mia.

Spazio autrice
Heyy, scusate per il capitolo un po' corto ma ho voluto aggiungere anche una mia amica che sta leggendo (ciao Doha Ily) come protagonista anche per cambiare un po' e non rendere la storia troppo monotona.

BYEE💕

The number 7// Kylian MbappeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora