È già una settimana che non parlo con Kylian e, visto che ho capito che tanto non verrà lui da me ho deciso di mettere, per una buona volta, da parte l'orgoglio e andare io da lui.
Sta andando tutto male, io e kylian continuiamo a comportarci come dei bambini e litighiamo un giorno sì e l'altro pure, Manu non mi parla, non riesco a passare del tempo con i miei perché le uniche volte che sono a casa dormono per la stanchezza dal lavoro e non parlo con doha da una settimana, non so perché ma a causa del litigio con Ney ci siamo un po' allontanate.
BENE, devo risolvere 4 di queste 4 cose... siamo messi a buon punto!Partiamo dalla scuola, oggi vedrò Manu e ho deciso di parlare prima con lui. Non ci siamo più messi vicino, più che altro devo dire che mi hanno salvato i gemelli, che scoprendo che sono amica dei giocatori mi hanno fatto accomodare sempre dietro con loro per parlare, anche se non gli davo molto spago se non nella ricreazione. Come ogni giorno mi ronzano in testa.
"Ma quindi stai insieme a Mbappe?"
"Cosa fai al campo?"
"Neymar?"
"Cavani?"
"Nkunku?"
"Silva?"
Ecco le loro solite domande ma io aspetto solo che finiscano le due ore per parlare con quel ragazzo che sto fissando da quando sono entrata in classe.
Finalmente dopo due ore di me confusa e di sti due che mi fanno continue domande sul PSG, suona la campanella della ricreazione e mi fiondo vicino a lui.
"Hey..." dico io.
"Ciao" risponde lui non degnandomi nemmeno di uno sguardo.
"Posso parlarti?" Annuisce e riesce finalmente a guardarmi. I miei occhi marroni incontrano i suoi azzurrissimi e prendo coraggio "ok, ho notato che non mi parli più, e volevo chiederti il motivo"
"Strano che non te ne sia accorta"
"Che intendi?" Scuote il capo e capisco "Kylian l'altro giorno?" Mi guarda fisso senza fare nulla e capisco che è quella la ragione "Perché?"
"Beh, mi dici di essere single e poi viene davanti scuola e non voglio continuare"
"Ma guarda che tra me e lui non c'è nulla, è già tanto che riusciamo a parlare senza litigare! Hai anche visto che l'ho preso a calci!" Mi viene quasi da ridere al ricordo della scena ma devo rimanere seria.
"Lasciamo perdere"
"E poi sul serio ti sei ingelosito? Neanche ci conoscessimo da anni!" Scuote il capo "ho capito, voi ragazzi siete tutti psicopatici dal primo all'ultimo" mi rialzo e mi rimetto in mezzo ai due gemelli.
"Tutto a posto?" Mi chiede Dennis vedendomi sbracata sulla sedia con il broncio.
"No, odio i ragazzi, letteralmente"
"Cosa è successo?"
"Manu si è incazzato per Kylian, la cosa dell'altro giorno"
"Manu è così, è che gli piaci, tra poco gli passerà"
"Gli piaccio?"
"Strano che tu non l'abbia notato subito"
"Un altro problema in famiglia! E vai!" Dico mettendomi le mani in faccia.
"A te non piace?" Dennis questa domanda no però!
"Ehm...sono confusa"
"Perche ti piace sia Manu sia Mbappe, no?"
"Non mi piace nessuno ok? Solo che io e Kylian ci odiamo ma è geloso marcio di me, e da quello che ho capito anche Manu..." non so neanche perché io gli stia raccontando queste cose, ma ho un bisogno matto di parlare o spacco qualcosa in classe, che non penso sia il caso.
"Che situazione sorella!"
"Già"Dennis ha passato il resto delle ore a darmi consigli con entrambi e mi devo ricredere su di lui, al contrario del fratello è molto simpatico e umile, infatti mi ha fatto piacere parlarci.
Alla fine della giornata scolastica lo saluto e c'è già mio padre ad aspettarmi per andare al campo.
Arriviamo e non ho avuto il tempo di cambiarmi, quindi ancora sono in divisa.
Neymar è il primo di loro che incontro, che mi saluta con un bacio sulla guancia.
"Come stai?"
"Bene, ho deciso di parlare con Kylian"
"Ce l'hai fatta eh!"
"Lui non mollava e quindi questa atmosfera di tensione non mi piace"
"Effettivamente prenditi le tue colpe, in questo caso sei stata tu"
"Zitto o ti picchio, finché non chiederai scusa a Doha non ti do il permesso di giudicare"
Mi da una pacca sulla spalla, e passo tutto l'allenamento a fare compagnia a Julian in palestra, che starà fermo una settimana a causa di una storta in campo.
Sono abbastanza agitata e sto pensando nella mia mente a tutto ciò che può venire fuori dalla conversazione con Kylian.
"Ok, che succede?" Mi chiede lui dopo 10 minuti buoni di silenzio imbarazzante. Intanto mi sono tolta la giacca della divisa perché mi faceva caldo, nonostante il diluvio e il freddo invernale già a settembre.
"Nulla" dico io, mentendo, ovviamente.
"Ele ti conosco ormai, so che stai mentendo"
"Ok, hai presente che ho litigato con Kylian?"
"Si, quindi?"
"Oggi ci parlo, e conoscendolo, non so come andrà a finire"
"Voi due siete sempre così!"
"Cosa intendi?"
"Litigate, fate pace, litigate, fate pace"
"Non- non è vero!" Mi guarda perplesso e alza un sopracciglio "si ok, forse è vero, ma che ci posso fare se io sono irascibile come il diavolo e lui è fastidioso come la sabbia dentro al letto?"
"Tipo trovare uno stato di stabilità"
"Noi non ce l'avremo mai!"
"Aaah, l'amore adolescenziale!"
"Amore? Ma stai impazzendo tu ora!"
"Vuoi davvero negare che tra voi due non ci sia nulla?"
"Si, lo nego e lo urlo, io e lui non potremmo mai, e dico mai, avere nulla"
"Vedremo"
"Perché dite tutti così?"
"Perché è vero"
"Zitto o ti picchio"
"Te lo sconsiglio, ti faresti male tu" si è vero, una volta che ho dato un pugno a Kylian mi ha fatto male un quarto d'ora mentre lui se la rideva.
"Ceeeeerto, continua a fare quello che stai facendo o in campo ci torni l'anno prossimo"
"E chi lo deciderebbe?"
"Ho un potere che voi non avete, si chiama 'sono figlia di un allenatore'"
Penso di avergli messo paura, no ok, non si è messo paura ma ha comunque continuato a fare gli esercizi, quindi una missione è finalmente compiuta!Passa il resto delle due ore ad allenarsi e ogni tanto ci mettiamo a parlare ma per la maggior parte del tempo guardo Instagram.
"Ok direi che vi lascio soli" dice Julian.
Alzo lo sguardo e Kylian è entrato, Julian esce dando il cinque al compagno e rimaniamo soli in palestra.
"Devo parlarti" gli dico balzando dal divano su cui ero seduta.
"Si, Julian me l'ha detto"
"Julian lo uccido"
"Fai in fretta, ho da fare" cerco di non infastidirmi al tono con cui mi parla, onestamente è colpa mia e va ammesso.
"Si ok, allora...mi volevo scusare per l'altra volta, cioè...non avevi fatto nulla, quindi te lo meriti" complimenti Ele, sei stata umile una buona volta.
"Modesta per una volta?" Vedo che sta sorridendo quindi il danno è risolto.
"Solo perché non venivi tu" dico alzando le spalle e lui sorride.
"Bella la divisa"
"Stai zitto già non ce la faccio più" dico passandomi una mano sulla fronte.7 ottobre.
Ho fatto anche pace con doha in questo ultimo periodo, che però non verrà alla partita di sta sera con l'Olympique Lione.
Sono andata comunque al campo sta mattina per vedere Kylian, che ha detto che deve parlarmi, e sono parecchio preoccupata contando che non mi vuole mai parlare il giorno della partita.Ci arrivo con mio padre, che deve andare anche lui al campo per fare delle commissioni pre partita, e come pensavo, Kylian mi aspetta al bancone del bar.
"Buongiorno" mi dice lui facendo un mezzo inchino. Io mi metto seduta.
"Mi sono svegliata alle 8 di domenica, fa che sia una cosa importante"
"Oh lo è, ti voglio proporre un'altra scommessa"
"Un'altra? Pf, ancora non l'hai capito che le perdi tutte"
"Giuro che questa è l'ultima, però alzo la posta in gioco"
"Uuuh, dai spara"
"Se ne faccio 3 o più, domani esci con me e decido io dove" faccio un sospiro e scuoto il capo, per poi scoppiare a ridere.
"Non riesci a vincere quando il gol è uno, ora vuoi anche superare la tripletta? Ma per favore!" Continuo a ridere e mi asciugo le lacrime "scusa, scusa! AAAAAH mi fa male la pancia!"
Smetto di ridere.
"Sputtanami pure, quando sta sera te ne faccio 3 voglio vedere la tua faccia!"
"Continua a desiderare Mbappe"
"Ti lascio ridere ora senza offendermi, che poi sta sera rido io!"
"Ah si?"
"Eh si, e ti voglio anche in prima fila!"
"Tranquillo non mi perderò il tuo fallimento dalla prima fila"
"Ah- Ah- Ah" dice facendo finta di ridere.
"Comunque, ci sto" gli stringo la mano "però se vinco io...tu ti fai 100 flessioni ad allenamento finito, e se ti fermi ricominci finché non riesci a farle di seguito"
"Va bene"
"Mamma mia, non vedo l'ora di vederti martedì faticare!"
"Non ce ne sarà bisogno, visto che già da domani ti sequestrerò"
"Zitto"I ragazzi stanno per entrare a riscaldarsi, e come ha voluto Kylian, mi sono messa in prima fila. In realtà sono molto tranquilla, perché è impossibile che proprio oggi faccia la tripletta.
Sto guardando il telefono quando lo speaker annuncia l'entrata dei giocatori in campo. Li chiama uno ad uno e finisce con Neymar e Kylian.
Applaudo a tutti, e, kylian appena entrato si gira verso di me facendomi l'occhiolino, al quale io alzo gli occhi al cielo e scuoto il capo divertita.
Faccio qualche foto e video del riscaldamento e, puntuale alle 21, la partita comincia.È finita la partita e ancora non ci sto credendo, il risultato è finito per 5-0, su rigore di Neymar e i restanti 4 di Kylian.
Stiamo scendendo delle scale per andare in uno scompartimento interamente dedicato a amici e parenti, ed ho seriamente paura di incontrarlo.
I primi ad uscire dagli spogliatoi sono Thiago e Christopher, che vengono subito verso di me ridendo, evidentemente già sanno.
"Pronta a vedere il tuo principe azzurro?" Mi chiede Thiago.
"Vi ha detto tutto, no?"
"Assolutamente, certo che non segna da 4 partite vai ad accettare proprio la volta in cui ne fa 4"
"Zitti, stiamo parlando del Lione chi se lo aspettava!?"
"Dai, sta arrivando" indica lo spogliatoio da cui è appena uscito Kylian "vi lasciamo parlare"
"Ciao ragazzi ancora complimenti" mi complimento per la bellissima partita.
"Chi era che non segnava?" Dice sorridendo Kylian.
"Sono sul punto di ucciderti" dico io.
"Non puoi, domani usciamo"
"Oddio smettila"
"Ti scrivo dopo per l'orario, e abbi un po' di fiducia in me ogni tanto"
"Mai nella vita!" Dico sospirando e girando i tacchi per andarmene.SPAZIO AUTRICE
Eiii, scusate per il capitolo un po' confusionario e corto, ma dovevo far succedere un po' di cose, perché il prossimo sarà il mio preferito fino a ora. Byeeee💗💗
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The number 7// Kylian Mbappe
FanfictionCOMPLETA Ecco come in poco tempo la vita di una giovane ragazza è cambiata grazie ad un giovane calciatore francese. QUESTA STORIA NON È SCRITTA PER MANCARE DI RISPETTO AI RAGAZZI, È SEMPLICEMENTE INVENTATA.