Capitolo 37

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"La smetti di farti tutte queste paranoie?" Mi chiede la mia migliore amica che è seduta sulla mia scrivania.
"Ma se non gli piacessero i capelli?" Mi giro paranoica verso lo specchio "o forse non gli piace il vestito, o il trucco o..."
"Elena...Sei perfetta" quando qualcuno mi chiama per nome vuol dire che è una cosa seria.
Mi abbraccia da dietro e ci guardiamo insieme allo specchio.
"E poi comunque lui è perso di te, in qualsiasi caso gli piacerai"
"Sicura?"
"Siii! E poi questo è il mesiversario, però siete già usciti tante volte, perché ti fai tutte queste paranoie?"
"Perché..." mi siedo sul letto "voglio dirgli che per me c'è molto più dell'attrazione fisica, ma ho paura che lui ancora non provi lo stesso"
"Non prova lo stesso? Ok forse non hai gli stessi occhi che abbiamo noi, perché fidati, si vede lontano un miglio che ormai è passato anche lui ben oltre l'attrazione" ha ragione, è impossibile che sia stato così bene con me senza amarmi.
"Ok, hai ragione, devo stare più calma" mi guardo intorno "ma che ore sono?" Mi ero calmata per 5 secondi e ora mi è tornato il battito a mille.
"Le 8 meno un quarto, perché?"
"Tra un quarto d'ora mi viene a prendere"
"Ti calmi?"
"No doha no! Non ce la faccio ok?"
"Che paranoica!"
"Scusa tu non sei così con Ney?"
"Ehm...no?"
"Mi prendi per il culo?"
"State insieme 24 ore su 24 e ancora ti preoccupi di un capello fuori posto?"
"Ok. Ok. Mi calmo"
"Fai un bel respiro"
Inspiro ed espiro così forte che potrebbero esplodermi i polmoni da un momento all'altro.
"Ti squilla il telefono" dalla scrivania si sente la forte vibrazione del mio telefono.
"Vado"
Giro lo schermo ed è Kylian che mi chiama.
Lo butto sul letto.
"Che succede?" Mi chiede preoccupata Doha raccogliendo il telefono.
"È in anticipo di 10 minuti!"
"Quindi?"
"Quindi!? Seria!"
"Ok sta zitta, rispondo io" mi azzitto ma con il labiale gliele tiro di tutti i colori.

"Kylian? Oh si scende subito, si arriva, ciao caro" da cosa ha detto doha immagino che sia arrivato.
"È arrivato" continuo a guardarla fissa. "Cosa c'è?"
"Che cazzo di soprannome è 'caro'?"
"Cosa te ne frega è arrivato! Sbrigati!"
"Oh Dio, ok ce la faccio"

Lei resta davanti alla porta.
"Io ti aspetto, a dopo amo, e mi raccomando non fate troppi figli"
"Cogliona!"
Mi chiude la porta, lei resterà a casa mia col fatto che i miei sono altrove oggi, non so a fare cosa ma hanno detto che sarebbero tornati domani mattina, quindi ho lasciato doha ad aspettarmi.

Non so cosa dire e sono in imbarazzo, ma per fortuna è lui a introdurre un discorso.
"Ma che bella sta sera!"
"Anche tu non sei da meno!" Gli rispondo.
"Ciao"
Non mi da il tempo di rispondere che mi bacia.
"Andiamo?" Mi chiede a bassa voce.
"Andiamo"
Mi apre lo sportello per farmi salire.
"Wow, che gentiluomo! Da quando?"
"Da quando mi va" mi sorride e poi salgo per non perdere altro tempo, spero non abbia notato il mio nervosismo.
Entra in macchina e mi guarda, io non ricambio lo sguardo perché il cuore potrebbe esplodermi da un momento all'altro.
"Non-non parti?" Gli chiedo sempre guardando fisso davanti a me.
"Finché non ho la sicurezza che tu non muoia qui davanti non parto"
"Io? Morire? Macché!"
"Perché sei così nervosa oggi?" Lo so il perché, ma non voglio dirglielo ora.
"Perché...ehm...i capelli, ecco i capelli, non sono riuscita a farli" ma che dico? "E quindi mi è presa la paranoia e..." continuo a toccarmeli pur sapendo che non siano i capelli il problema.
"Sono perfetti ok?" Mi ferma la mano tremolante e mi calma.
"Si, ok, hai ragione"
"Ora posso partire?"
"Direi di si" mi rivolge un sorriso confortante e poi mette in moto.

Passa tutto il viaggio a parlarmi dell'allenamento del giorno, visto che tra pochi giorni ricomincerà il campionato fanno sempre doppia seduta, quindi 4/5 ore al giorno, e fidatevi, sembrano poche, ma nello stesso giorno sono davvero pesanti.
Onestamente mi sto calmando, ma continuò a sentirmi nervosa come se fosse il nostro primo appuntamento.

Lascia la macchina al parcheggio di questo ristorante fuori Parigi, e mi basta fare un passo all'interno, che mi accorgo che è di lusso, insomma, solo persone ben messe economicamente possono permettersi un posto del genere.
"Wow" riesco a spiccicare solo questo da quando mi sono guardata intorno.
"Si lo so, anche a me piace!"
"Chissà chi ci portavi prima di me" incrocio le braccia e lui ride.
"Smettila di farti domande e seguimi"
Faccio come dice e chiede all'entrata dove fosse il nostro tavolo, e un cameriere più o meno sulla nostra età ci porta ad un tavolo vicino alla finestra, che fa vedere una bellissima terrazza tutta illuminata.

"Che carino il ragazzo! Appena ti ha visto è sbiancato" probabilmente era un tifoso, la sua faccia ha letteralmente cambiato colore appena ha visto Kylian. "Se ti chiede una foto non provare a dire no che ti picchio" gli dico con tono serio, anche se so che lui non nega mai le foto quando gliele chiedono.
"Ma ti sembro il tipo?" Ridiamo insieme, e aspettiamo parlando che qualcuno venga a prendere le ordinazioni.

A prendere gli ordini viene sempre quella ragazzo, che nonostante l'emozione visibile, si è mostrato professionale e preparato.
In tutto ciò, io e Kylian stiamo ridendo di una coppia, probabilmente di imprenditori, che stanno litigando per un vino affianco al nostro tavolo.
"Pensa se alla loro età anche noi ci ritrovassimo a litigare per il vino!" Esclama lui che mi fa ridere quasi a tono troppo alto.
"Smettila!" Gli dico coprendomi la bocca con le mani.
"O magari litigheremo per i cuscini da mettere sul letto...conoscendoti sarebbe la cosa più probabile!"
"La finisci!" Gli do uno schiaffo sul braccio per farlo smettere.
Lui non sembra intenzionato a smetterla, ma per fortuna veniamo interrotti dal cameriere che porta la cena. Non è lo stesso di prima, ma uno più anziano che, ad una certa, ci ha anche mal squadrati.
"La prossima volta che mi fai fare una figura di merda così ti costringo a riportarmi a casa"
"Scusa madame! Non volevo"
"Stupido!" Alzo gli occhi al cielo.

Mangiamo e poi decidiamo insieme di concluderla li, lui mi riporta a casa e poi ci vediamo domani all'allenamento.
Ferma la macchina davanti casa mia.
"Eccoci"
"Grazie per la serata..." ricomincio ad agitarmi, il momento fatidico è arrivato.
"Tutto bene?"
"Si ecco...devo dirti una cosa"
"Mi preoccupo, dimmi" inizia ad agitarsi anche lui, forse ha capito cosa devo dirgli o forse non capisce perché io sia così nervosa.
"Dopo un mese ecco...io non penso che tra noi ci sia solo attrazione fisica e intesa, capisci che intendo?" Mi guarda un po' perplesso.
"Onestamente no"
"Nel senso che...io mi sono innamorata di te" sembra sollevarsi dopo che gli dico ciò.
"E ti preoccupavi a dirmi ciò?" Chiede come se la risposta fosse ovvia.
"Si ecco, non ci siamo mai detti di amarci, pensavo che tu non lo pensassi..."
"Ti serviva che te lo dicessi per fartelo capire?"
"Beh, conoscendoti si" abbasso lo sguardo perché non mi risponde "ok ora mi sento stupida"
"No hey ho capito" cerca di rassicurarmi "la penso come te, se ti serve di sentire che ti amo per capirlo, beh ti amo, già da un bel po ormai"
"Ora mi sento realizzata!"
"Meno male" gli prendo le guance e lo bacio, non mi sono mai sentita più sollevata.
"Te l'ho già detto che sei bellissima sta sera" sorrido a questa affermazione.
"Non lo so ma è sempre bello sentirselo dire da te"

Scendo dalla macchina accompagnata da lui.
"Vuoi entrare?" Gli chiedo ma so già la sua risposta.
"Meglio di no, domani ho la sveglia presto"
"Ok, allora buonanotte, grazie per sta sera"
"A te, buonanotte"
Gli do un ultimo bacio a stampo ed entro a casa, suonando a doha, che mi apre in pochi secondi tutta euforica.
"Allora? Come è andata?" Faccio il pollice in su.
"Tutto bene!"
Mi abbraccia e inizia a saltellare.
"Aaaa, sono felice per te amore, ora ti senti meglio?"
"Troppo"
"Dai, ora devi rilassarti, andiamo"
Mi metto il pigiama e non riesco a fare altro che crollo nel letto, seguita da lei che crolla dietro di me.

Spazio autrice:
Scusate se è saltato il lunedì ma come ho scritto mi si era cancellata la parte, comunque ecco quella di mercoledì, ily❤️

The number 7// Kylian MbappeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora