Capitolo 18

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Mi sveglio e vedo Kylian che mi sorride mentre mi faceva i grattini sul collo.
"Da quanto sei sveglio?" Chiedo stiracchiandomi e coprendomi gli occhi da i diversi raggi di sole che trapassano dalla finestra.
"10 minuti, so che sembro un maniaco ma sei carina mentre dormi" mi alzo a sedere sul letto mentre mi strofino per l'ennesima volta gli occhi.
"Buongiorno comunque" gli sussurro io ancora parecchio assonnata.
"Giorno" mi stampa un bacio sulle labbra e mi costringe ad alzarmi, cosa che non vorrei fare.
Ci sediamo al tavolo per fare colazione.
"Mio padre mi uccide, cavolo!" Dico io guardando l'orario e sono già le 9.
"Perché?"
"Ho balzato un altro giorno di scuola, senza dire nulla"
"Tranquilla, ci posso parlare io oggi"
"No, fermo" lo blocco con la mano.
"Cosa c'è?"
"Gli dirò che ero con Doha e dirò a lei di coprirmi"
"Cosa c'è di male nel dirgli la verità?"
"Eh...tutto. Ascolta, prima cosa, mio padre ti uccide. Seconda cosa, non posso dirgli che ho balzato scuola perché ho preferito dormire da un ragazzo"
"Quindi cosa vuoi fare? Nasconderglielo per sempre?"
"No, ovvio! Ma ho bisogno di tempo per dirglielo...mio padre è gelosissimo, e il solo pensiero di me fidanzata con uno dei suoi ragazzi lo farebbe esplodere, sei giovane per morire" la butto sul ridere, magari la sua reazione non sarebbe neanche così esagerata ma sono proprio io che non sono pronta.
"Ma sanno che sei uscita con me! Disneyland, la festa di Doha, quando sei rimasta qui..." inizia a contare questi eventi sulle dita.
"Pensavano fossero uscite tra amici! Ascolta glielo dirò, ma non adesso, non è il momento"
"Ho capito..." sembra piuttosto amareggiato.
"Kylian, capisco che per te sia facile, presentarmi i tuoi ma per me no. Per me è un mondo tutto nuovo, non ho mai avuto una storia e tanto meno con una persona come te. Ho bisogno di tempo ok?" Alza gli occhi al cielo, cavolo quanto è permaloso. "Ti prego, solo il tempo di abituarci e puoi dirlo anche su Marte, te lo prometto" mi guarda e poi fa un sorrisino e mi da un bacio in fronte.
"D'accordo, ma non esagerare, solo il tempo di stabilizzare il tutto"
"Promesso" gli do un bacio a stampo e facciamo colazione.
Nel frattempo ho detto a Doha di coprirmi e chiesto a mia madre di far finta che glielo avevo detto.
Oggi sono strana, sto realizzando solo ora che letteralmente il primo giorno di "relazione" ho conosciuto i suoi genitori.
Doha in tutto ciò mi ha costretta a venirmi a prendere e passare la giornata insieme.
"Senti, io devo uscire"
"Non vieni con me al centro?"
"No, esco con Doha oggi, ma domani ci sono, giuro" incrocio le dita e lui annuisce.
Mi vesto molto velocemente per poi fare ritardo di 10 minuti da Doha, questo perché Kylian mi ha fermata per convincermi a restare con lui.
Ci siamo messi d'accordo che, come io posso parlare di questo a Doha, lui può dirlo a Neymar ma nessuno di più.
"Ciao amo" mi da un bacio in guancia e mette subito in moto.
"Tu mi devi spiegazioni" mi dice indicando casa di Kylian per poi girare l'angolo.
Le racconto tutto, dalla prima cosa all'ultima.
"Oh mio Dio...quindi non solo state insieme, ma hai anche conosciuto i suoi!"
"Si..." dico leggermente giù di morale.
"Non ne sembri molto felice però"
"Non mi fraintendere sono felice che voglia qualcosa di più, ma sta succedendo tutto troppo in fretta, insomma, solo ieri pensavo che avesse messo incinta un'altra e ora vuole dirlo a tutti"
"Ele...se gli piaci è normale che voglia dirlo a tutti, ma allo stesso tempo deve rispettarti, insomma è una cosa tutta nuova no?"
"Si...ho paura di come possa reagire mio padre però"
"E perché?"
"Mio padre adora Kylian, ma quando ci ha visti più vicini mi ha raccomandato che non è il tipo per me, ma allo stesso tempo sapeva che non c'era nulla tra di noi"
"Mhm, penso che tu debba solo trovare il momento adatto. E per la cronaca, tra te e Kylian c'è sempre stato qualcosa...anche quando vi odiavate"
"Pf...come no!" Ha ragione, io e Kylian abbiamo sempre avuto un rapporto particolare, non siamo mai stati veramente amici.
Abbiamo pranzato insieme in un localino in centro e poi ci siamo fatte un giro.
Sono già le 4, e il sole sta tramontando. Oggi è stata davvero una giornata bella e spensierata, cosa che non mi succedeva da giorni, visto che ho passato notti insonni e pomeriggi a piangere.
Stiamo passando davanti alla mia scuola, e vedo un gruppetto che io conosco.
"Passiamogli alla larga oggi non voglio vederli" dico fissando in gruppetto in cui ci sono Manu e i gemelli.
"Ok"
Purtroppo riescono a vedermi, infatti Dennis mi chiama da lontano.
"ELE! VIENI QUI" mi chiama scuotendo la mano in alto.
Guardo un attimo doha e poi mi dirigo a passo lento verso il gruppo. Faccio un sorriso falso e li saluto tutti.
"Come mai non sei venuta?" Mi chiede dolce Manu.
"Io...avevo da fare e poi non avevo molta voglia"
"AH...AH..." dice doha sorridendo e le do uno schiaffo per zittirla.
Tutti i ragazzi annuiscono, se la sono bevuta.
"Senti...venerdì è il mio compleanno, volevo invitarti ieri ma non c'eri, quindi te lo dico ora"
"Grazie, ti farò sapere"
"Se vuoi puoi portare anche la tua amica" esce Alex, il ragazzo che mi aveva quasi stuprata alla festa, e un conato di vomito mi sta salendo per la gola. Nessuno sa cio che ha fatto, quindi stringo i pugni.
"Andiamocene" dico a Doha senza salutare nessuno.

The number 7// Kylian MbappeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora