IVAN
Ora la domanda è sola una, perché si trova qui?
Non faccio in tempo a pensare a qualche possibile risposta, che Morozov inizia a parlare.
<Signori vi presento mia figlia Elena. Lei è la persona di cui vi parlavo precedentemente, infatti è la mia traduttrice.>
Io rimango spiazzato dall'affermazione del signor Morozov tanto che Radim, mio fratello, mi dà una gomitata.
Che altro posso dire oltre che non me l'aspettavo minimamente?
Credo che nemmeno Davyd se l'aspettava.
Se sapeva chi era veramente la donna su cui ha puntato i propri occhi...
Penso che non avrebbe avuto nemmeno il coraggio di guardarla più di un secondo.
Dopo tutto nel nostro mondo, guardare una donna appartenente a una famiglia mafiosa importante e potente può essere visto in malo modo.
E nemmeno di fare quel tipo di pensieri, anche se devo essere sincero che mi aspettavo una ragazzina e non la giovane donna che mi ritrovo al momento davanti a me.
Elena, se non mi sbaglio sta mettendo in difficoltà persino il mio autocontrollo.
Anche se l'unica cosa che posso vedere è solo la parte superiore del suo corpo.
Devo dire che non ha un seno molto prospero, però nemmeno troppo minuto, direi perfetto.
"vorrei tanto vedere la parte inferiore del suo corpo però immagino che dovrò aspettare la fine della riunione"
Penso quando vengo distratto dai miei pensieri poco casti, proprio dalla sua voce.
<Signori, è onore conoscervi finalmente tutti quanti.
Come ha detto mio padre, io sono la sua traduttrice e come saprete mi ha affidato certi documenti molto importanti e delicati a parer mio.>
La sua voce non è una di quelle semplici ma fredda, diretta e sicura.
A parer mio, potrà essere anche molto giovane ma credo fortemente che lei sappia cosa sta facendo.
Altro punto a suo favore. Questo può star a indicare solo una cosa.
Morozov l'avrà tenuta nascosta e lontana dalle luci del nostro mondo, proteggendola dai pericoli.
Ma credo fortemente che abbia anche avuto un addestramento molto intenso, come quello nostro.
Esattamente come mio padre, anche io ho occhio nel capire al volo le potenzialità e il ruolo delle persone che stanno intorno a noi.
Da un'osservazione generale posso affermare che è stata addestrata come una delle nostre tante guardie personali.
Perciò sicuramente sa difendersi, ma anche combattere.
Infatti, i muscoli poco marcati sulle braccia sono una dimostrazione di un allenamento periodico.
Nonostante abbia le mani curate, come ogni donna, posso notare delle piccole cicatrici ottenute dall'uso di armi da fuoco.
Perciò deduco che lei sappia usare una pistola, e credo anche che non sbagli nemmeno un colpo.
Come posso dedurre tutto questo da una semplice occhiata? Facile.
Prima di tutto quelle cicatrici le ho anche io.
Ci si fa male molto facilmente quando si è agli inizi con un'arma da fuoco.
Poi continuando, ho affermato che ha una grande mira.
Da quando si è seduta davanti a me, ho notato che non è mai stata ferma con quei dannati occhi verdi.
Sempre a guardarsi in giro, senza attirare l'attenzione dei presenti.
Potrei dire che ha un occhio molto attento, anche se dovrei metterlo un attimo alla prova.
Per dirla tutta e anche brevemente, la figlia di Morozov oltre a essere una figlia di un boss mafioso è anche una donna che si trova al livello delle nostre guardie personali. Se non di più.
Devo capire se abbiamo fatto bene ad accoglierla senza dire nulla, perché si può ritenere che Elena sia una donna abbastanza pericolosa.
Forse il suo addestramento non sarà eccezionale... Però è comunque un rischio, e non solo dal punto di vista del suo fisico.
Anche dal punto mentale e psicologico, credo sia addestrata abbastanza bene. Dopotutto è la figlia di Morozov.
Però questo dovrò capirlo meglio da come finirà questa dannata riunione.
Voglio vedere il suo comportamento e dove porterà questa dannata riunione.
Devo essere sincero, non ce la faccio più. Spero che con l'arrivo di Elena questa tortura finisca prima.
A un certo punto sento la voce di mio padre.
<Signorina Morozov, mi presento io sono Lev Volkov. Volevo chiederle, quanti anni ha? Sembra molto giovane.>
Lei non esita e risponde. <Ho 24 anni signor Volkov. Frequento il penultimo anno di università di lingue straniere.>
"ha 24 anni! È più piccola di me di quattro anni? non ci credo, e io che le davo della ragazzina!" Penso mentre gli ingranaggi nella mente iniziano a muoversi
Aspetta però... Già penultimo anno di università?
Radim sulla mia stessa lunghezza d'onda, dà voce ai miei pensieri.
<Già al penultimo anno, signorina Morozov?> Domanda lui.
<Si signorino...?>
<Radim. Può chiamarmi semplicemente con il mio nome.>
<Stessa cosa per me, signorino Radim. Anzi per tutti i presenti. Potete rivolgervi a me chiamandomi per nome.> Ci comunica lei girando la sua testa verso tutti noi.
<Comunque ritornando alla domanda del signorino Radim, sto cercando di finire il prima possibile i miei studi cercando di dare più esami possibili.
Esami non solo dell'anno che frequento, ma anche quelli degli anni successivi, in modo da finire il tutto in breve tempo.> Conclude lei.
Sono molto meravigliato dal suo ragionamento. Senza dar a vedere il mio stupore, a mia volta prendo la parola.
Però cerco di arrivare al succo della questione di questa riunione e della sua presenza.
Perciò rivolgendomi a lei, ma allo stesso tempo anche a tutti presenti prendo la parola.
<Signorina Morozov, mi presento sono Ivan Volkov, figlio di Lev Volkov.
Volevo chiederle, le piacerebbe dirci di cosa trattano i documenti che la mia famiglia ha affidato al signor Morozov?>
<Certamente signor Volkov, con molto piacere.> Risponde lei sorridendomi.
<Può già dirci quello che ha trovato nei documenti ricevuti, signorina Elena?> Chiede uno dei fratelli Aleksandrovna.
<Come credo che ne sarete al corrente anche voi, questi documenti contengono informazioni sulla famiglia mafiosa cinese degli Yang.
E non solo, aggiungo anche il loro marcato interesse alla mafia russa e....>
Si ferma, ci pensa un attimo e poi continua con il suo discorso.
<E il Diamante Nero.>
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La collana dello Zar |Trilogia Diamante Nero #1|
Action(da revisionare) |Primo libro della Trilogia Diamante Nero| Elena è una giovane ragazza che studia lingue straniere all'università di Mosca, Russia. Un giorno si ritroverà a portare dei documenti importanti, appena finiti di tradurre, ad uno dei ta...