CAPITOLO 35

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ELENA

<Ivan, è inutile che te lo dica... ma potresti andare pia->

<Tranquilla Elena, stai sicuro che lo farò.> Mi dice baciandomi la tempia, passando poi ad accarezzarmi i capelli e poi la spalla.

<Andrò piano, appena senti che qualcosa non va dimmelo.>

Prende tra le sue mani il mio viso, e me lo alza in modo che i miei occhi sono puntati nei suoi.

Ivan notando la mia leggera agitazione, inizia a calmarmi continuando ad accarezzarmi i fianchi e baciandomi.

Nel mio centro ricomincia a susseguirsi la sensazione di un fuoco ardente che deve essere placato.

Senza accorgermene inizio a muovere i fianchi verso la sua figura.

Ivan capendomi, inizia a far scorrere le sue mani piano sul mio corpo, arrivando nuovamente alla mia intimità.

Inizia a giocarci, questa volta solamente con le sue dita, mentre la sua bocca rimane incollata alla mia.

<Elena non ti rendi conto quanto sia difficile per me non entrare in modo aggressivo in te e prenderti, reclamarti come mia.>

<Ivan, dopo questa ser->

<Tranquilla Ele, ne riparleremo domani. A quanto pare, ora sei pronta per me.

Elena ricordati, devi stare rilassata. Appena senti che non ce la fai dimmelo che io mi fermo. Capito?>

Io faccio un semplice cenno con la testa, non in grado di parlare perché ho paura che la mia voce potrebbe tradire la mia impazienza.

Vedo Ivan prendere le mie gambe e allontanarle.

Come ha detto lui, cerco di rilassarmi al massimo, e non rendere le cose troppo complicate nemmeno per lui.

Lui si posiziona meglio tra le mie gambe, e devo dire che tale vista non è affatto male.

Siamo pelle contro pelle, bocca contro bocca, mentre i nostri occhi stanno combattendo una loro guerra.

Sappiano entrambi che tutto questo non è giusto, ma nonostante ciò non li diamo importanza.

Soprattutto io, che per una volta voglio essere libera di fare quello che voglio.

Da questa sera non sarò più degna di nessun uomo, se non colui che ho davanti a me. Ma sappiamo tutti che io per lui non sono nessuno.

I miei occhi diventano lucidi e cerco di nascondere la mia tristezza ad Ivan, perciò serro le mie palpebre.

<Elena, sto per entrare.> Mi avvisa, ma non faccio in tempo a comprendere la frase che inizio a sentire qualcosa entrare.

Ivan, come mi ha avvisato, sta andando piano ma... Maledizione se fa male.

Alcune lacrime iniziano a scendere, mischiate al dolore e alla tristezza. Le mie unghie si infilano nella carne delle sue spalle.

Continuo a tenere gli occhi chiusi, ma nonostante ciò riesco a sentire lo sguardo di Ivan rivolto verso di me per capire come sto.

<Elena se vuoi poss->

<Continua, non pensare a me. Posso sopportare un po' di dolore.> Dico mentre sorrido leggermente.

Finalmente apro gli occhi, e mi ritrovo davanti a me l'uomo più bello del mondo, con degli occhi altrettanto belli, che portano dentro di loro un mare in tempesta.

"amo questa tonalità di blu"  Penso.

Ivan continua a entrare piano dentro di me, e le lacrime continuano a scendere, ma alcune vengono catturate dalle sue dite e altre dai suoi baci.

La collana dello Zar |Trilogia Diamante Nero #1|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora