CAPITOLO 23

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IVAN

Appena entriamo dentro casa, Radim mi tempesta di domande.

<Cosa significa quel codice che ci ha detto Elena?> Mi chiede Radim gridando.

Nel salone veniamo raggiunti anche da mamma e Larisa, con dei volti molto preoccupati.

<È la data di nascita di Elena, 19 febbraio del 1994, però non ne capisco il suo possibile uso.>

<Magari è il modo in cui ce l'ha comunicato.> Interviene Stephan.

Non do importanza alla sua affermazione mentre mi dirigo verso la cucina.

Durante il tragitto, noto il portatile di Elena sul tavolino del soggiorno.

"vedo che finalmente lo hanno portato, magari ci può essere utile" Penso.

All'inizio non ci do molta importanza, e continuo il mio percorso.

Senza pensarci due volte, però, decido di dirigermi verso esso, lo prendo e premo il tasto per l'accensione, aspettando che si accenda.

Alla richiesta della password digito il codice detto da Elena, e il pc magicamente si apre sulla schermata principale.

<Fratello sei un fottuto genio!> Mi dice Radim, mentre si avvicina verso di me.

<Sapevo che Elena era una volpe, ma non fino a questo punto.> Interviene Stephan, dando voce ai nostri pensieri.

<Perché?> Chiede Larisa. Boris, che è quello più vicino a lei, inizia a spiegarle il tutto.

<Perché Elena ha utilizzato una password di soli numeri.

Ci sarebbe voluto almeno un mesetto per entrare nel suo pc, il tempo necessario per cancellare tutto quello che c'è dentro dall'esterno.>

<Allora ora che facciamo con il pc di Elena> Chiede nostra madre.

Ad intervenire è papà. <Tesoro, Elena è riuscita a mettersi in contatto con noi prima.

Durante la telefonata ci ha detto che lei e Veronika sono state separate, ma è riuscita a prendere il bracciale della ragazza per mandarci la loro posizione.

Credo che Elena ci abbia dato la password del suo portatile in modo che noi potessimo aver un punto sicuro dove ricevere il segnale.

E quale miglior dispositivo, se non il proprio?>

<Allora perché ha fatto il nome di Ivan, prima che la prendessero?> Chiede Radim.

Questa volta, senza che ce lo aspettassimo, interviene Larisa.

<Se è come dite voi, che Elena ha fatto il nome del fratellone, dandovi poi la sua password, significa che Elena voleva affidare il suo pc ad Ivan, no?>

All'affermazione di Larisa, mi spunta un sorriso sulle labbra.

Purtroppo, la giornata trascorre come le precedenti, da quando le due ragazze sono state rapite.

Uomini che cercano nuove informazioni.

Boris e Stephan che perlustrano la zona.

Papà che conduce i soliti affari arrivando, infine, alla sera. Alla chiamata con Sergei.

Mentre gli altri decidono di ritirarsi per la notte, io sono l'unico che rimane ad osservare quel dannato portatile, in attesa di qualche segnale.

Anche se Elena mi ha dato la password, ovviamente, non mi sono permesso di frugare tra i suoi documenti.

Decido di accendere il televisore in soggiorno, mentre continuo a tenere d'occhio il pc acceso vicino a me.

A un certo punto iniziano ad arrivare varie notifiche che ignoro completamente.

Durante la pubblicità di un film, mi cade l'occhio sullo schermo del portatile, e leggo uno dei tanti messaggi.

"Cazzo Ivan rispondimi!"

Apro la chat abbastanza preoccupato, e leggo gli altri messaggi, precedenti a quello appena arrivato.

"Ivan sei riuscito ad entrare?"

"Sono Elena."

"Appena entri nel mio pc mandami un messaggio"

"Sicuramente non avrai capito il mio piano"

"Spero che il signor Volkov lo abbia capito"

"Cazzo Ivan mi rispondi"

"Basta mi arrendo..."

Nel leggere tutti i messaggi che ha mandato, mi fa ridere come uno stupido.

Questa donna non smetterà mai di stupirmi, perciò decido di risponderle.

"Eccomi, shorty"

"Finalmente pensavo che ti ci volesse ancora molto per capire il mio piano" Mi scrive, e io riscoppio a ridere.

"Cosa succede?" Le chiedo con tutta la mia preoccupazione.

"Ho finito di riparare il bracciale. Tra poco invierò la mia posizione al mio portatile."

"Ti prego avvisa gli altri, stasera vogliono spostarci. Quando dico spostarci, significa fuori dalla Russia"

Alle sue informazioni io scatto in piedi come una molla

Mi dirigo al piano suiperiore, e inizio a svegliare papà insieme a Radim, Boris e Stephan.

Nel frattempo, mi metto anche in contatto con i nostri uomini per recuperare le ragazze.

Quando gli altri mi raggiungono, spiego loro la situazione.

Volevo mostrare loro i messaggi come prova, ma Elena gli ha cancellati come precauzione.

Appena papà capisce la situazione inizia, a convocare le nostre migliori squadre.

La stessa azione viene replicata da Stephan, ma con le squadre di Sergei.

Salgo in camera mia ed inizio a prepararmi per la missione.

Nel frattempo, anche mamma e Larisa si sono svegliate, pronte ad accogliere le ragazze, dopo una situazione del genere.

Appena tutte le squadre sono pronte, ci arriva il segnale con la posizione di Elena.

Quando lo riceviamo, ci mettiamo subito in marcia verso la destinazione, distante circa quaranta minuti.

Appena le squadre arrivano, iniziano a controllare il perimetro.

Io, Radim, Boris e Stephan, iniziamo ad avvicinarci all'edificio.

Una volta all'interno notiamo che è abbandonato. Tutti noi cerchiamo un possibile indizio.

Radim dopo poco tempo, trova una botola che porta a un piano sotterraneo.

Tutti e quattro scendiamo tramite una scala di ferro e ci dividiamo.

Con me viene Stephan, mentre Radim va con Boris,

Mentre ci dirigiamo per i vari corridoi, incontriamo vari uomini che mettiamo a terra, uccidendoli.

Proseguiamo nel nostro percorso, ma all'improvviso sentiamo una voce urlare.

Non una qualsiasi. Sentiamo la voce di Elena.

Inizio a velocizzare il passo, arrivando a una stanza con una porta semiaperta.

Possiamo scorgere un uomo in piedi mentre grida verso il basso. Verso Elena.

I due discutono, però non si riesce a sentire nulla.

A un certo punto l'uomo si avventa su di lei, e io preso dalla rabbia, decido di entrare nella stanza e sparare un colpo dritto in testa all'uomo.

Mi avvicino lentamente a Elena, inginocchiandomi davanti lei.

Mi guarda per pochi secondi, mentre cerca di sorridermi.

Io le metto un paio di ciuffi dietro l'orecchio, dopodiché si butta tra le mie braccia.

La collana dello Zar |Trilogia Diamante Nero #1|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora