CAPITOLO 32

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ELENA

<Sei bellissima tesoro.> Mi complimenta Vania, mentre con l'aiuto di Ivan scendo gli ultimi scalini.

<Grazie Vania.> Le rispondo mentre le vado incontro per abbracciarla.

Mi allontano da lei, e con Ivan alle mie spalle, prendiamo i nostri cappotti e usciamo.

Ivan prende la mia mano, e mi conduce verso la sua macchina, parcheggiata davanti casa.

Mi apre la portiera del passeggero, dopodiché sale anche lui mettendo in moto la macchina.

<Dove andiamo?> Gli chiedo mentre mi allaccio la cintura.

<Sorpresa...> Mi risponde mentre usciamo dai cancelli della villa.

Per tutto il viaggio verso la nostra destinazione, punto i miei occhi fuori dal mio finestrino.

Quando ci fermiamo davanti a un semaforo, giro di poco la testa verso i sedili posteriori, dove sono adagiate le mie valigie e le sue.

Nell'osservarle, mi spunta un sorriso sulle labbra.

<E per quanto riguarda la destinazione del volo? Alla fine, non mi hai detto dove andremo dopo la cena...> Chiedo a Ivan dopo aver tolto la mia attenzione dalle borse.

<E una sorpresa Elena e credo che ti piacerà molto.>

<Questo gioco non mi piace!> Mi lamento dandogli uno schiaffo scherzoso sulla spalla.

Entrambi scoppiamo a ridere, mentre il semaforo diventa verde.

Dopo altri cinque minuti, arriviamo davanti a uno dei ristoranti italiani più famosi e più lussuosi di Mosca.

Ivan entra dall'entrata principale, dopodiché va a mettersi con la macchina in uno dei posti ancora liberi di tutto il parcheggio.

Ferma la macchina e si gira verso di me ridendo come un cretino.

<Non dirmi... Non ci credo! Andremo in Italia?> Gli chiedo tutta eccitata.

<Sì, contenta?>

<Se sono contenta? Sono al settimo cielo! Dovevo andarci l'anno scorso, solo che ho dovuto annullare tutto all'ultimo per un imprevisto.>

<Sono contento che ti piaccia la mia scelta. Il posto o la città te le faccio scegliere a te.> Mi dice mentre entrambi scendiamo dalla macchina.

Prendo la mia piccola pochette e chiudo la portiera. Nel frattempo che mi sistemo, lui prende le chiavi chiudendo la macchina.

Si avvicina a me prendendomi la mano per condurmi all'interno.

Come mi aspettavo, e come sapevo già, il ristorante all'interno è qualcosa di spettacolare.

Il ristorante è diviso in due parti, una dove tutti possono accomodarsi, a volte se si è fortunati anche senza prenotazione.

Poi c'è la seconda parte, una parte più interna, cioè quella dedica ai vip o semplicemente a noi mafiosi.

Ed è proprio nella parte più interna che ci sta portando il cameriere, dopo che Ivan ha detto il proprio nome.

Ci sediamo entrambi al tavolo, uno di fronte all'altro, e iniziamo a leggere il menù.

Dopo circa venti minuti siamo pronti, perciò chiamiamo il cameriere ed iniziamo a ordinare.

Una volta che arrivano tutti i primi piatti, iniziamo a mangiare e a chiacchierare, tra una portata e l'altra.

<Allora sai già in quale città vorresti andare?> Mi chiede Ivan mentre sorseggio un po' di vino dal mio calice.

<Vorrei andare sulla costa amalfitana, se non ti dispiace. È la stessa destinazione che avevo scelto per il viaggio dell'anno scorso.

Ovviamente se hai qualche preferenza in particolare, dimmelo perché sono aperta a tutto.>

<Per me va bene Elena. Se non ti dispiace, te la senti di dirmi perché l'anno scorso non ci sei più andata?>

<Purtroppo all'ultimo ho dovuto annullare tutto per un progetto dell'università, che in qualche modo stava interferendo con il nostro mondo.

Era un progetto di traduzione molto importante, infatti riguardavano dei documenti della mafia cinese, che contenevano le prime informazioni su di loro.> Gli spiego

<Aspetta, erano quei primi documenti sulla loro espansione in America che Sergei aveva passato a noi Volkov?> Mi chiede Ivan sorpreso

<Yep, purtroppo non so nemmeno io come quei documenti sono arrivati fino alla mia università.

Infatti, tale progetto era una collaborazione con le forze dell'ordine russe, però non quelle che stanno dalla nostra parte.

Quindi ho dovuto annullare il mio viaggio in Italia per risolvere questo problema e approfittarne per passare delle informazioni a papà, cercando di non dare nell'occhio.>

Alzo lo sguardo verso Ivan, e noto come la sua sorpresa ha preso sopravento su di lui.

Io inizio a ridere mentre lui si risveglia dal suo stato di sorpresa.

<Io- Io pensavo che quelle informazioni fossero state trovate dagli uomini da Sergei non da ragazzi di...>

<22 anni.> rispondo completando la sua frase.

Dopo questo aneddoto, continuiamo la nostra cena concludendo il tutto con il dessert.

Dopo una breve litigata con Ivan per decidere chi deve pagare il conto, ritorniamo su strada con destinazione l'aeroporto di Mosca.

Dopo mezz'ora arriviamo alla pista privata dei Volkov.

Raccolgo le mie cose dalla macchina, mentre Ivan scende dalla macchina e si occupa delle nostre valigie.

Appena scendo, noto sulla pista alcuni uomini, ovviamente uomini della famiglia Volkov, ma rimango sorpresa quando vedo una chioma rossa corrermi incontro.

<Elena! Amica mia, come stai? sei stata bene? non hai avuto altri incubi vero?> Mi chiede la mia migliore amica.

Alla sua ultima domanda noto che Ivan pone tutta la sua attenzione su di me e sulla mia attesa risposta.

<Allora... sto bene. Non sono stata bene in queste settimane perché ho sentito la tua mancanza.> Le dico mentre le do in bifetto sul naso.

<E per quanto riguarda i miei incubi, sono diminuiti insieme ai miei attacchi di panico.... ma non del tutti. Con il tempo passeranno.

Il nostro rapimento ha solamente riaperto una vecchia ferita, ma a quanto pare non era chiusa del tutto.>

Rispondo sorridendo, ma la mia amica ascoltando attentamente le mie risposte inizia ad abbracciarmi più forte di prima.

<Mi spiace, come hai detto te passerà... Tutto passa Elena.> Mi consola, ma la nostra bolla viene interrotta da Ivan.

<Ragazze mi spiace, ma dobbiamo andare Elena.>

Faccio un cenno di sì con la testa mentre lascio le mani della mia amica.

Io insieme a Ivan, iniziamo a dirigersi verso il jet privato.

Durante il tragitto noto Radim che bacia la mia amica e io giro la testa lasciandoli un po' di privacy.

La collana dello Zar |Trilogia Diamante Nero #1|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora