Capitolo 1

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- Awakening arc / Arco del risveglio


Capitolo 1


La foresta infestata viene considerata uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della periferia di Heartland City. La leggenda narra che le streghe si riunivano in quel luogo, per loro sacro, con lo scopo di effettuare rituali e inizializzare le novizie all'arte della magia.

Kaito non ha mai creduto a queste dicerie, ma come in tutte le leggende, sapeva che c'era un fondo di verità. Per questo si trovava a vagare tra quegli alberi, probabilmente per cercare qualcosa a favore della sua tesi.

Dopo qualche ora di cammino, il giovane si ritrovò in una piccola radura su una scogliera. Il suo sguardo iniziò a vagare sul terreno, fino a posarsi in un punto preciso, dove la terra era stata smossa. Si avvicinò furtivamente, facendo attenzione che nessun occhio indiscreto lo notasse, nonostante fosse l'unico essere vivente presente in quella zona. Si accovacciò e spolverò quella zona con le mani, rivelando una lastra di uno strano metallo bianco. Schiacciò i lati della pedana con i polsi e, dopo pochi sencondi, si sentì uno scatto e la lastra si alzò lentamente.

«Non potevano mettere una scala invece di questo stupido scivolo» disse a denti stretti, saltando nell'apertura.

Kaito scivolò per qualche metro, atterrando poi su uno strano campo gravitazionale che lo teneva sospeso a pochi centimetri da terra. Si trovava in un'enorme stanza bianca, una specie di bunker futuristico.

Sul lato destro una vasta libreria costeggiava il muro, stracolma di libri di tutte le dimensioni e colori. Sul lato sinistro una serie di aggeggi meccanici, alcuni piccoli poggiati su tavoli e scrivanie ed altri enormi sul pavimento, e una lavagna appesa al muro con strane scritte e formule, con un sacco di post-it gialli incollati sui bordi. La parete frontale al ragazzo era stata sostituita da una vetrata che affacciava sull'oceano, da lì si poteva vedere la costa di Heartland City. Al centro della stanza, vi erano un tavolino basso di vetro con un tappeto beige al di sotto, un divano rosso di antiquariato collocato a pochi metri dalla libreria e due poltrone del medesimo colore e stile al lato opposto.

Sarebbe stata una stanza carina, se non fosse per la mobilia sporca di macchie rosso scuro e segnata da degli squarci. I macchinari non davano segno di vita e il tutto era illuminato da una luce ad intermittenza incastrata nel soffitto.

Ma non era solo.

Seduto sul divano c'era il suo mentore, intento a leggere un libro rattoppato, utilizzando una lampada da lettura portatile.

Kaito scese dal campo magnetico e si avvicinò con passo svelto, annunciando la sua presenza.

«Sei in ritardo» disse Five con la sua solita calma, alzando leggermente gli occhi dal libro per guardare il nuovo arrivato.

«Da quando ti interessi di divinazione? Non eri tu che dicevi che era una pratica non attendibile?» rimbeccò il biondo.

«Ma questo è diverso, è scritto in inglese. L'ho trovato nella libreria.»

«Fammi capire un attimo... Mi hai dato appuntamento solo perché tra quei libri indecifrabili ce ne sta uno comprensibile che parla di divinazione?»

Kaito si accomodò su una delle poltrone, leggermente seccato. Aveva lasciato il suo fratellino appena ricevuto il messaggio dal mentore, che diceva di aver scoperto qualcosa di importante. Come poteva quel libro dire qualcosa su quello strano bunker che avevano trovato?

Five porse il libro al suo interlocutore, guardandolo più serio che mai.

«Guarda» disse indicando la prima pagina del libro «è stato scritto in un inglese antico, dovrebbe risalire al 1300».

Il Misterioso Caso di Merag KamishiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora