Capitolo 43

5 1 0
                                    

Capitolo 43


Il mattino seguente, Rio si svegliò presto come tutti i giorni. Aveva molto lavoro da fare: prima di tutto trovare un nome al suo nuovo animale domestico, comprare tutto quel che le serviva per occuparsene e incontrare Jessica per aggiornarsi sugli sviluppi. Decise quindi di farsi accompagnare dall'astrale per le compere al negozio di animali, così da ottimizzare i tempi.

Subito dopo colazione, uscì di casa con il cucciolo nello zaino sulle sue spalle. Non avendo ancora il guinzaglio non poteva lasciarlo camminare libero, nonostante avesse notato che la seguiva ovunque andasse, anche in bagno.

All'ingresso del complesso, mentre aspettava l'amica, vide arrivare le tre donne delle pulizie, che spettegolavano su Patrishka. Si era licenziata il giorno prima senza dare spiegazioni o un preavviso. Merag non si sorprese di ciò, l'aveva sentita esultare quando Vector le ordinò un altro incarico, quando Jessica venne rapita. Un incarico su Barian, in realtà una scusa per toglierla dai piedi perché non si fidava più di tanto, sicuramente a causa di Durbe.

Assorta nelle sue supposizioni, le venne un tuffo al cuore quando Jessica la salutò dal finestrino della sua auto. La ragazza si sistemò sul sedile del passeggero, poggiando lo zaino sulle gambe.

«Che bel cagnolino, come si chiama?» disse l'amica accarezzandolo.

«Non gli ho ancora dato un nome.»

«Ci penseremo strada facendo, cosa dobbiamo comprare?»

«Un sacco di cose» rispose Merag, mostrandole una lista lunga.

L'astrale partì alla velocità della luce, seguendo le indicazioni del navigatore. Quando aveva comprato l'auto, si era completamente dimenticata di quella comodissima funzione, che le avrebbe evitato di girare a vuoto per le strade e chiedere ai passanti indicazioni. Erano ormai passati due mesi dal suo trasferimento sulla Terra, ma ad Heartland non riusciva proprio ad orientarsi ed imparare le strade principali. Fortunatamente aveva trovato tra le sue cianfrusaglie il libretto delle istruzioni dell'auto, scoprendo tutte le meraviglie che potesse compiere.

Si fermarono davanti al negozio degli animali e, una volta dentro, il commesso squadrò sorpreso il cucciolo nello zaino.

«Buongiorno, è un San Bernardo quello?» domandò indicandolo.

«Si, devo comprare...»

«È davvero una ragazza robusta per reggerne il peso.»

«E lei è davvero un commesso impertinente» rispose Rio.

In effetti, fino a quel momento, la bariana non si rese conto del peso dell'animale. In media un cucciolo maschio di circa tre mesi pesa tra i ventidue e i venticinque chili, e lei lo teneva in braccio senza alcuno sforzo. Questo poteva significare solo una cosa, la sua forza sovrumana stava lentamente tornando, ma al tempo stesso la sua stima di vita si stava accorciando. Scosse la testa per rimuovere quel pensiero, doveva continuare a seguire il suo istinto, come riferito dalla sua mentore Spada Rosa. E in quel preciso momento le diceva di godersi appieno i rari momenti di tranquillità, perché non sarebbero durati per sempre.

Mentre vagavano per gli scaffali, riempendo un cestello di plastica con gli elementi della lista, Merag raccontò all'amica della strana predizione ricevuta il giorno prima.

«Forse il tesoro prezioso è questo cucciolo, non ti ho mai visto così felice prima d'ora.»

«Ci ho fatto un pensiero, tutto quello che mi ha detto Jeiha combacia. Zia Mariko e Ryoga non sono molto contenti, ma ieri sera ho dormito meglio sapendolo accanto a me e non intrappolato tra le radici di quell'albero.»

Il Misterioso Caso di Merag KamishiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora