Capitolo 46

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Capitolo 46


«Cos'è successo con Merag, posso saperlo?»

Dopo la confessione del padre, Patrishka perse la sua aura ribellina e tornò a vederlo sotto la luce meravigliosa che tutti le descrivevano. Così trascorsero la mattinata recuperando il tempo perso, passeggiando insieme per le vie della capitale nascosti da dei mantelli. A quella domanda, Durbe la prese per mano e corse fuori la città, fermandosi al Fossato Dimenticato.

«Mizael...»

«Te l'ha detto, lo so. Cosa vuoi sapere di preciso?»

«Tutto, insomma, lei era molto importante per te. Mi sento messa da parte.»

«Non posso dirti tutto, non sono l'unica persona coinvolta nella sua situazione... Nash ad un certo punto è cambiato completamente, senza un motivo. Faceva costantemente pressione su Merag e la teneva sotto stretta sorveglianza. Ma lei è sempre stata uno spirito libero, come il vento, non puoi imprigionarlo. Mi ha chiesto aiuto e ho provato a parlare con Nash, ma mi ha minacciato di rivelare a tutti di mia madre, che avrebbe significato una condanna a morte per entrambi. Non mi sorprende che sia scappata via e non sia più tornata.»

«È terribile, e io ho pure detto a quell'idiota di averla vista baciare la sua amica. Se solo non fossi stata così testarda, mi sono creata una mia verità e ho peggiorato le cose.»

«Non fartene una colpa, non potevi sapere che Nash avrebbe esiliato Jeiha. Quella volta ha davvero esagerato, spedirla nell'Oblio solo perché si erano baciate.»

«Ma le relazioni tra persone dello stesso sesso sono... ehm, contronatura?»

«No, Patrishka. Solo perché siamo stati creati per riprodurci con persone del sesso opposto non significa che dobbiamo limitare il nostro amore. Se una persona ti fa battere forte il cuore, niente ha più importanza se non il vostro amore.»

La ragazza guardò il padre perplessa, le sue parole davano la sensazione di esperienza, sapeva di cosa stava parlando. Non potè fare a meno di collegare quel suo sguardo innamorato con il modo in cui guardava Mizael ogni volta. E allora collegò tutto. Capì finalmente perché rifiutasse a prescindere tutte le richieste dei padri che provavano a fargli maritare le loro figlie. Su Barian era un'usanza comune il matrimonio combinato. Non sorprendeva affatto che le relazioni tra pari sessi venivano considerate un reato punibile con i lavori forzati, e peggio se si possedeva ruoli diplomatici.

«Sei molto sveglia, se ti fermi a riflettere e non agisci d'impulso» le disse il padre, intuendo i suoi pensieri.

La figlia allora gli raccontò di quel che stava combinando con Vector sulla Terra, quel poco che sapeva del suo piano e il suo nuovo compito: convincerlo a non intralciare l'imperatore. Gli ordini del Grigio avevano più importanza di quelli degli altri, da quando il loro leader scomparve quel titolo gli fu trasmesso per volere del popolo. Dopotutto, il custode aveva ricevuto chiaramente la richiesta di non aiutare Vector con i suoi folli piani, quindi niente accesso alla conoscenza conservata nella biblioteca più importante dell'intero pianeta. E tutti conoscevano l'enorme ammirazione di Fener per le menti brillanti.

«Posso allentare un po' la presa, devo scoprire cosa vuole ottenere. E se le sue intenzioni sono giuste non prenderò provvedimenti, anche se ne dubito.»

«Perfetto, allora sarò la tua informatrice. Non si fida ciecamente di me, ma se vede dei risultati sarà più aperto e convincibile. È una brava persona infondo, vuole solo il bene per Barian.»

«Perché ti ostini a difenderlo?»

«Siamo anime affini.»

Sentendo quella affermazione, Durbe venne colto dall'improvvisa gelosia che colpisce tutti i padri nei confronti delle proprie figlie, ma si convinse a lasciarla andare per la sua strada. Prima di tornare ai suoi doveri, le donò un amuleto incantato per proteggerla, una collana dorata con un piccolo cristallo viola a forma di fiore di loto.

Il Misterioso Caso di Merag KamishiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora