Capitolo 58

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Capitolo 58

Dalla fine della vacanza dei Kamishiro passarono dei giorni tranquilli, fin troppo tranquilli. Fu come se la comparsa di Vector non fosse mai avvenuta. Yuma e i suoi amici si adagiarono sugli allori e Rei ne approfittò per consolidare la sua presenza nel gruppo. Ma loro non furono gli unici a mettere da parte la minaccia extraterrestre, Kaito e Chris erano più ostinati che mai a scoprire il motivo della presenza di Jessica e il segreto di Rio. Per non parlare della bellissima amicizia creatasi tra Three e Fuya, divenuti inseparabili come Yuma ed Astral, troppo presi l'uno dall'altro per pensare al rischio di una guerra.

Incredibile ma vero, gli unici a preoccuparsi di un imminente scontro tra la Terra e Barian furono gli alieni che abitavano il pianeta degli umani. I due astrali e le due bariane si ritrovarono a lavorare insieme inconsciamente.

Quando il campione si riuniva al solito parco per duellare, non avendo più bisogno di consigli e suggerimenti, Astral si riuniva con Rio e Jessica per discutere del problema che tutti ignoravano. Jeiha osservava e ascoltava, nascosta tra le foglie degli alberi, mentre Thomas continuava i lavori al suo bar. Quest'ultimo e Merag si incontravano di notte, nei posti più improbabili per degli appuntamenti segreti. Era stata un'idea di Yuma, strano ma vero, che aveva riferito a Four come consiglio per capire se la cosa potesse funzionare.

Attualmente Vector si trovava su Barian per ultimare i preparativi del suo piano. Presto si sarebbe impadronito delle carte numero, ma prima doveva occuparsi del suo problema costante. Durbe era l'unico ostacolo che richiedeva la sua attenzione; caduto il nuovo leader, Barian sarebbe stata completamente in suo possesso. Purtroppo per lui non aveva ancora capito che Patrishka non lavorava più al suo servizio come un cane fedele al suo padrone, anzi proprio lei gli dava più filo da torcere del padre. Per questo Vector ci stava impiegando così tanto tempo per proseguire la sua missione sulla Terra, non perché stesse organizzando il piano più geniale ed infallibile dell'universo.

Rinchiuso nella sua stanza, conversava con Ombra delle ricerche sul controllo mentale che aveva terminato in quei giorni.

«Nessuno della Cerchia dei Mille riesce ad utilizzare questi poteri» disse con rabbia, prendendo a pugni un pilastro di cristallo.

"Quella branca di imbecilli non è buona a niente, per tutti questi secoli hanno aspettato il mio ritorno pensando che avrei risolto i loro problemi. Per quanto non mi fidi di quella Patrishka, potrebbe esserne in grado."

«Ma sei matto? Non posso chiederle una cosa del genere! Secondo te si metterebbe ad usare il controllo mentale sul padre, per quanto non lo sopporta?»

"L'odio fa compiere l'impensabile. E ti ricordo che l'ho incantata, è molto più propensa a fare quello che diciamo. Ti sto dando un ordine, visto che non l'hai afferrato."

L'imperatore grugnì, uscendo dalla stanza a pugni stretti e passi pesanti. Bussò violentemente la porta della camera di Patrishka, ma non ricevette alcuna risposta. Così andò avanti e indietro per il palazzo di cristallo, facendo preoccupare la servitù e le guardie che non sapevano fornirgli indicazioni precise.

La ragazzina era in compagnia del padre e gli altri imperatori aalla festa di inaugurazione di un sito culturale. Un agglomerato di statue con didascalie suddivise in varie sezioni raccontavano la storia di Barian dall'avvento di Nash. Lei esi unì all'ultimo minuto, per evitare di subire qualche discorsetto da parte del bariano alato e trascorrere del tempo con Durbe. Da quando era guarito, aveva ripreso le sue ricerche con un ritmo meno intenso e stava riscoprendo l'amicizia con i colleghi, il suo amore per Mizael e la vicinanza con la figlia adottiva. Tutti stavano gioivando dell'apparente tregua di Vector con il pianeta Terra.

Mentre esploravano insieme la mostra, il Grigio e gli altri si raccontavano aneddoti divertenti successi da quando erano stati nominati imperatori. Patrishka ascoltava con piacere, incuriosita da quei ricordi passati di cui non faceva parte. I sudditi in visita sorridevano nel vedere i loro 'superiori' uniti e felici, e la loro energia positiva li contagiava.

Il Misterioso Caso di Merag KamishiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora