Capitolo 30

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Capitolo 30


Come da programma, Yuma rimase da solo nella sua abitazione. Fuya lo aveva informato del suo ritardo a causa delle riprese e Michael non sembrava dare segni di vita. Il campione si era steso scialbo sul divano, con il telecomando in mano e gli occhi semichiusi. Dopo ore intere trascorse vedendo le avventure di ESPer Robin, inizialmente emozionanti, si era stufato ed aveva spento il televisore. Stava quasi per chiudere occhio quando il campanello trillò. Si destò e corse subito alla porta, facendo accomodare Three nel salotto.

«Scusami tanto per il ritardo, è già arrivato? Da quando sta aspettando? Sono così in ansia!»

«Tranquillo. Lo hanno trattenuto sul set, arriverà tra poco.»

«Meglio così, non volevo arrivare in ritardo. Four non mi lasciava più andare, si è preso una bella cotta per Rio e non fa altro che chiedermi consigli. Come se poi avessi esperienza in amore.»

Michael si sedette rigidamente sul divano, tenendo i pugni serrati sulle ginocchia e sbattendo fin troppo le palpebre. Yuma, invece, si lasciò cadere sulla superficie soffice.

«Tutto bene?» domandò preoccupato l'ospite.

«Non sono più abituato ad attività impegnative.»

«Oh posso fare qualcosa? Magari del tè, ho portato un pacco per tua nonna» disse cacciando una scatola dalla sua tracolla.

Three scattò velocemente verso la piccola cucina e preparò con calma la bevanda, suscitando una sensazione strana nel padrone di casa.

«Ti sei calmato in un attimo» osservò Yuma.

«Preparare il tè mi rilassa» disse Michael poco dopo.

Versò la bevanda in due tazzine, porgendo una all'amico e sorseggiando l'altra. Il campanello suonò una seconda volta e il campione fece accomodare il suo secondo ospite.

«Ciao Yuma, grazie per l'invito. Three è un vero piacere conoscerti» disse Fuya accomodandosi sul divano.

«Tè?» domandò il rosa.

«Volentieri.»

Michael prese la terza tazzina che aveva già preparato, e la porse con la mano un po' tremante al suo idolo. Robin poggiò le sue mani su quelle di Three e gli sorrise timidamente, poi prese la tazzina che aveva smesso di muoversi.

I tre ragazzi rimasero in silenzio per un po'. Yuma osservava la scena spaesato, aspettandosi che uno dei due prendesse parola, ma visto che non avvenne fece lui il primo passo.

«Allora Fuya, come stanno procendendo le riprese?»

«Benissimo, stiamo registrando gli ultimi episodi. Non vedo l'ora che finisca, sono riuscito finalmente a dire a mia madre che non voglio più continuare.»

«Come mai?» domandò Michael.

«Fare l'attore è fantastico, ma essere un supereroe non è così emozionante come sembra. Dopo aver conosciuto Yuma ho capito che non devo tenermi più tutto dentro e voglio essere libero di esprimere appieno me stesso. Mi piacerebbe tantissimo un ruolo in una serie avventurosa e cavalleresca, magari nei panni di Lancelot. La sua storia mi affascina fin da quando ero bambino.»

«Fantastico! Anche Three adora le storie di Re Artù, avete una cosa in comune.»

«Davvero? Ho sempre desiderato un compagno con cui parlare delle mie passioni.»

«Compagno?» domandò Michael arrossendo.

«Sì, un amico. Yuma è l'unico che ho, ma non abbiamo molto in comune.»

Il Misterioso Caso di Merag KamishiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora