Lo sbaglio più bello

Capitolo 2: Ambientarsi

Pov Diamond

Arrivata in camera di Henry, iniziai a guardarmi intorno nonostante conoscessi quella stanza a memoria.

Le pareti erano di un azzurro molto chiaro abbinate ad un parquet in legno bianco.
Il grande letto matrimoniale era situato sua parete al lato della porta con accanto due comodini con sopra poggiate delle lampade e una sveglia.
Su una specie di soppalco raggiungibile tramite dei piccoli gradini, c'era posizionato in piccolo divanetto e un tavolino.
In un angolo della stanza c'era un manichino con sopra un pezzo di stoffa; accanto ad esso c'era una piccola scrivania con una macchina da cucire e vari libri e riviste sulla moda.

<Sei fortunata che non ho molte cose sennò avrei dovuto lanciarne alcune delle tue dalla finestra> disse Henry ridacchiando mentre usciva dalla piccola cabina armadio che aveva.

<Iniziamo col buttare le tue> ribattei ironica stendendomi sul quel soffice letto.

In quella stanza mi sentivo a mio agio, tra quelle quattro mura potevo essere me stessa senza essere giudicata.

"Stare qui mi darà l'occasione di creare finalmente un legame anche con Priscilla" pensa fissando il grande lampadario appeso al soffitto.

<Allora mentre io sistemo il resto dei tuoi vestiti se vuoi puoi andare a rinfrescarti in bagno> quasi urlò per farsi sentire.

Sapeva che quando stavo sul letto bisognava usare toni molto alti per farsi sentire dato che molto spesso mi ritrovavo addormenta.

Subito afferrai il mio accappatoio con dei vestiti presi a caso e uscì dalla stanza; quasi arrivata al bagno dalla sua stanza spuntò la sorella di Henry.

<Dove pensi di andare?> Chiese acida appoggiandosi allo stipite della porta.

<In bagno a farmi una doccia> le risposi aprendo la porta del bagno.

<Pensi di poter girare per casa come se fossi parte della famiglia> chiese sempre acida.

Dal tono che usava sempre per parlarmi si capiva che mi detestava,sembravo essere la sua peggior nemica nonostante non le avessi fatto nulla.

<Se abiterò qui non credo di dover chiedere il permesso per usare il bagno> risposi chiudendomi nel bagno.
Volevo stare un po' sola, avevo bisogno di prendermi del tempo per me stessa.

Pov Priscilla

Ora la mia vita sarebbe stata un inferno,a persona che odiavo sarebbe stata davanti ai miei occhi per tutto il giorno.

La odiavo perché per colpa sua Henry aveva cominciato ad ignorarmi, prima facevamo tante cose insieme ma da quando c'era Diamond tutto era cambiato, sembrava che lei fosse più importante di me.

"Farò in modo di renderle la permanenza in questa casa un inferno così che ne vada subito" pensai entrando in camera mia sbattendo la porta alle mie spalle.

"Vorrei tanto che si lasciassero..Henry tornerebbe a dare attenzioni a me" pensai stendendomi sul letto.

"In questa casa nessuno mi considera, solo in tre erano d'accordo non tutta la famiglia" pensai sbuffando mettendo la testa sul cuscino.

Pov Henry

Avevo sentito delle voci in corridoio ed ero rimasto ad origliare per tutto il tempo per capire chi era che parlava e cosa stessero dicendo.

Non mi ci volle molto per capire che erano Diamond e Priscilla.

Mi faceva male sentire mia sorella che parlava male alla mia ragazza,mi faceva male soprattutto perché non era successo niente tra di loro e quel suo comportamento mi sembrava insensato.
Semplicemente Priscilla l'aveva odiata dal primo momento che l'aveva vista.

"Magari stando qui diventeranno amiche..sarebbe difficile vivere sentendo costantemente delle urla" pensai finendo di sistemare i vestiti nella cabina armadio.

Dopo una decina di minuti, in camera mia entrò proprio mia sorella.

<Per quanto tempo resterà qui?> Chiese arrabbiata come al suo solito.
Da più di tre anni era quasi sempre arrabbiata.

<Se ti riferisci a Diamond, resterà qui fin quando lo vorrà> risposi io cercando di non farmi contagiare dalla sua rabbia.

<Non mi sembra giusto , questa non è casa sua , che si trovasse un'altra casa invece di rompere qui> disse sbuffando.
A quelle parole, sentì improvvisamente la rabbia crescere in me.

Non avevo mai alzato le mani ma in quel momento ci mancava davvero poco.

<Ora mi hai scocciato,lei non ti ha fatto nulla di male per ricevere questo trattamento da te!> Ribattei arrabbiato alzando la mano come per darle uno schiaffo, ma mi bloccai quando vidi Diamond rientrare in camera.

Non volevo mostrarmi violento davanti ai suoi occhi.

<Che c'è non vuoi più picchiarmi? Non vuoi mostrare il vero te davanti a questa qui?> Chiese Priscilla usando un tono provocatorio, un tono del genere avrebbe fatto cedere chiunque.

"Devo mantenere la calma" pensai.

<SAPPI CHE È SOLO COLPA TUA!> Urlò in faccia a Diamond prima di uscire e sbattere la porta come al solito.

Pov Diamond

Sentirmi urlare in faccia quelle cose non fu per niente piacevole.
Fu come ricevere una secchiata di acqua gelata addosso .
Lei sembrava che non mi volesse per niente in casa.

<Forse è meglio se me ne vada> dissi a Henry con voce tremante.

Non volevo mostrarmi in quello stato ma le emozioni stavano prendendo il sopravvento.

<Ignora quella stupida di mia sorella, tu puoi restare qui , tu devi restare qui. Vedrai che con il tempo diventerete amiche> mi sussurrò Henry mentre mi stringeva.

Amavo tanto anche questo lato di Henry, riusciva sempre a farmi sorridere, riusciva sempre a risollevarmi il morale.

<Grazie pasticcino> sussurrai a mia volta.

Notai che Henry mise il broncio, lo faceva sempre quando lo chiamavo in quel modo. Sapevo benissimo che si imbarazzava ma io adoravo troppo il suo broncio.

"Ma è troppo adorabile" pensai tra me e dopo essermi staccata da lui gli feci una foto.

<Punto uno non sono un pasticcino, punto due cancella subito quella foto> disse borbottando mentre cercava di togliermi il cellulare dalle mani.

<No che non la cancello pasticcino> dissi facendogli una linguaccia.

Ci guardammo negli occhi e poi cominciammo a rincorrerci per tutta la stanza fin quando non ci ritrovammo stesi sul divano.

<Grazie di tutto> sussurrai prima di baciarlo.

"Forse sarà difficile ambientarsi, ma con Henry al mio fianco sarà meglio" pensai tra me godendomi quel bacio.