Lo sbaglio più bello

Capitolo 37: Il passeggino

Pov Henry

Mentre guidavo verso il negozio che mi interessava, di tanto in tanto, guardavo Diamond con la cosa dell'occhio e vedevo che si accarezzava quel piccolo pancione che giorno dopo giorno cresceva sempre di più.

<Ci pensi che sono già passati sei mesi da quella notte in hotel?> Chiese lei arrossendo un po'.

E come avrei potuto dimenticare quella sera? Qua fatidica sera dove Sophie aveva deciso di infilarsi nelle nostre vite.

<Da quella sera abbiamo portato, anzi fatto un ricordino che ci farà compagnia per sempre> sorrisi e con una mano le accarezzai un po' il pancione.

Dopo un istante sentì un piccolo colpo contro la mia mano, ed arrivati ad un semaforo rosso, mi girai verso Diamond tenendo la mano ferma in quel punto, punto dove avevo sentito quel colpo.

<M-mi sbaglio o Sophie ha scalciato?> Chiesi un po' incredulo.

<Si..col tuo tocco ha dato il primo calcio> sorrise lei.

Sapevo bene che Sophie spesso non stava ferma ma non aveva mai scalciato.

"L'ha fatto con me!" Pensai felice.

Che la piccola avesse intuito che era stato il suo papà a sfiorarla?

<Si vede che l'hai disturbata e ha scalciato per cacciarti> disse Diamond scherzosa.

Per un secondo la guardai con un piccolo broncio che però subito sparì perché ridacchiai.

In parte poteva essere vero,magari Sophie aveva scalciato perché si era sentita disturbata.

Arrivati al negozio desiderato, come al solito mi guardai intorno dato che c'era una vasta scelta; ma quale sarebbe stato il passeggino perfetto per Sophie?

Pov Diamond

Il negozio era leggermente più piccolo rispetto a quello in cui avevamo preso la culla, ma era lo stesso pieno di vari modelli di passeggini e seggiolini per auto.

"Forse sarà più diffuse scegliere" pensai.

<Non facevamo prima a chiedere a tua madre se aveva ancora il passeggino usato per tua sorella?> Chiesi.

<Per come si lo diede alla vicina che poi l'ho dato a non so chi> rispose lui aveva già iniziato a curiosare.

"Con la culla è stato più semplice" pensai guardando anch'io i passeggini disponibili.

La mia attenzione fu attirata da un modello in particolare: era un trio composto dal pezzo tipo culla, quello per quando avrebbe iniziato a stare seduta e il seggiolino per l'auto. Era di colore rosa con la struttura nera e alcuni dettagli oro rosa.

<A me piace questo> dissi ad Henry.

Lui venne vicino a me e osservò ogni minimo dettaglio del passeggino che gli avevo indicato.

<Lo stai visitando?> Chiesi vedendolo così scrupoloso.

Lui arrossì un po' nel sentire quelle mie parole e dopo aver dato un'ultima occhiata al passeggino, tornò a mettersi dritto dato che si era abbassato.

<Ma almeno ti piace?> Chiesi un po' timorosa che non potesse piacergli.

Alla fine dato che avrei pagato io anche se non gli fosse piaciuto lo avrei preso lo stesso; ormai avevo scelto e non sarebbe riuscito a farmi cambiare idea.

<È rosa perciò è perfetto> sorrise lui.

Mi guardai intorno come per vedere se c'era qualche altra cosa che potesse interessarmi ma non ci fu niente che attirò la mia attenzione.

Una commessa sentendoci parlare si avvicinò per chiederci se avevamo bisogno di una mano, ma io prontamente dissi che avevamo già trovato quello che ci serviva e che volevamo solo andare in cassa a pagare.

<Se volete con solo 20€ in più potrete avere la borsa per le cose necessarie per il bambino che è abbinata al passeggino scelto> disse la cassiera mentre aspettavamo che un addetto di portasse le varie scatole con i pezzi del passeggino.

Avevo detto ad Henry di farcelo consegnare a casa ma non ci fu verso di convincerlo.

"Sa essere cocciuto" pensai guardando poi quella borsa che mi stava mostrando la cassiera.

<La vuoi?> Chiese Henry.

<Beh in qualcosa devo pur ficcare pannolini e biberon quando faremo delle passeggiate> risposi ridacchiando.

La cosa esilarante fu vedere Henry nel parcheggio del negozio che cercava di infilare tutte le scatole in auto.

<Te l'avevo detto di farcelo consegnare a casa> dissi prendendolo un po' in giro quando poi fece il broncio.

Alla fine però non so dopo quanti tentativi, riuscì nella sua impresa e non appena salì anche lui in auto tornammo a casa.