Pov Henry
Restai il resto della giornata accanto a Diamond così da poterla aiutare se si fosse sentita male di nuovo.
Nel suo stato anche un malore non grave poteva portare ad una tragedia, tragedia che nessuno dei due voleva affrontare.
Mentre Diamond dormiva , mi alzai dal letto e andai in cucina per farmi un caffè; in quel momento ne sentivo il bisogno.
<Dorme?> Mi chiese mia madre che quasi come se mi avesse letto nel pensiero si mise proprio a fare il caffè.
<Si. In questo momento ne ha bisogno> risposi sedendomi vicino al tavolo.
<Dovresti riposare anche tu> disse poggiandomi davanti la tazzina di caffè pronto.
<Non posso..devo essere vigile se nel caso si senta male di nuovo..potrebbe avere bisogno di un me sveglio in poco tempo> sospirai.
L'idea di dormire qualche minuto non mi dispiaceva, ma non volevo rischiare di fare qualcosa di sbagliato se a Diamond fosse servito un aiuto e io non avrei potuto darglielo.
<Lei ha bisogno di una persona riposata e ragionevole al suo fianco. Se ti stanchi troppo rischi di innervosirti per una sciocchezza> disse mia madre che poi andò ad aprire la porta dato che avevano bussato al campanello.
"Credo che abbia ragione" pensai decidendo di andare in camera.
Mi stesi sul letto con l'idea di riposare ma senza addormentarmi anche se poi crollai non appena chiusi gli occhi.
Pov Diamond
Quando aprì gli occhi mi guardai prima intorno e poi guardai fuori dalla finestra , il sole era sotto e gli uccellini cinguettavano.
Presi il cellulare dal comodino per vedere che ore fossero e notai che avevo dormito tutto il pomeriggio e la notte.
"Direi che sono stata a letto abbastanza" pensai spostando le lenzuola in modo da potermi alzare.
Mi vestì in fretta e poi andai in cucina, stavo per bere un bicchiere di succo quando mi ricordai che non potevo farlo; avevo da fare quel test che andava fatto a digiuno, non potevo ne bere e ne mangiare.
"Posso resistere" pensai.
Anche se adoravo mangiare per una volta dovevo aspettare, dopotutto avrei potuto recuperare la colazione dopo aver fatto il test se il mio stomaco me lo avrebbe concesso.
Dopo circa una mezz'oretta passata in china nel guardare mia suocera che preparava la colazione per la figlia, Henry ancora tutto assonnato ci raggiunse.
<Scusa per il ritardo> disse sbadigliando.
Nonostante poi io insistevo nel dirgli di fare colazione , lui rifiutò. Disse che per solidarietà nei miei confronti non avrebbe mangiato e bevuto nemmeno lui e che si sarebbe sentito in colpa nel farlo sapendo che io non potevo.
Arrivati nello studio dove avrei fatto il test attesi con molta ansia.
Cosa avrei dovuto fare se il test fosse andato male?
E se mi avessero presa in giro se mi fossi sentita male come avrei dovuto reagire?
Quando fu chiamato il mio nome, con il cuore che batteva ad un ritmo incontrollabile, con Henry che mi restò vicino per tutto il tempo, entrai in quella stanza non sapendo cosa aspettarmi.
La mia lieve fobia degli aghi mi portò a guardare nella parte opposta a quella del medico che stava facendo il prelievo.
"Devo mantenere la calma" pensai.
<Ora le porto la soluzione di glucosio da bere> disse il medico allontanandosi senza guardare.
In quel momento poi la cosa non mi importava nemmeno, l'unica cosa importante erano i risultati del test.
<Ora viene la parte peggiore> sospirai.
<Vedrai che andrà tutto bene> disse Henry cercando di rassicurarmi.
Quello che temevo di più erano gli effetti che quella roba avrebbe potuto farmi.
E se mi fossi sentita così male da non arrivare in tempo al bagno?
<Lo beva tutto e poi si accomodi nella stanza in fondo al corridoio. Le faremo un altro prelievo tra due ore> disse il medico totalmente apatico.
Sembrava che quel giorno non avesse per niente voglia di lavorare.
"Ora o mai più" pensai mandando giù quel liquido altamente dolce che mi disgustò facendomi passare quel poco di fame che avevo.
La stanza in cui mi fecero accomodare era letteralmente vuota, c'era solo una fila di sedia che circondava le pareti spoglie e un piccolo tavolino con sopra un paio di riviste.
<Come ti senti?> Mi chiese Henry che volle aiutarmi a sedermi.
<Nauseata da quella poltiglia> risposi appoggiando la testa al muro.
<Vuoi che ti accompagni al bagno?> Chiese preoccupato.
<Non c'è bisogno. Ora mi passa> risposi facendo un piccolo sorriso.
Fortunatamente nel giro di mezz'ora quel senso di disgusto mi passò e passai il resto del tempo prendendo e posando il cellulare che ad un certo punto non ce la fece più e si spense.
"Era ovvio" pensai sbuffando.
Poco dopo una giovane infermiera mi venne a chiamare per fare il secondo prelievo e dopo un'altra ora ebbi i risultati.
Avevo pagato appositamente un sovrapprezzo per avere in fretta i risultati.
<Non ha il diabete gestazionale ma lo stesso di regoli con i dolci> disse il medico passandomi una copia dei risultati.
<Grazie> dissi usando il suo stesso tono apatico.
E un test importante era stato fatto, era un po' stancante fare tutti quegli esami ed ecografie, ma sapevo che erano importanti per monitorare la crescita di Sophie e per lei avrei sopportato tutto.
![](https://img.wattpad.com/cover/285881559-288-k320098.jpg)
STAI LEGGENDO
Lo sbaglio più bello
RomanceQuando la responsabilità di un'azione compiuta tormenta le persone , Gran parte di loro preferiscono scappare o non curarsene. Per Diamond ed Henry non sarà così: capiranno che devono assumersi la responsabilità delle loro azioni e capiranno che al...