Una settimana dopo
Pov Henry
Era già passata una settimana da quando Diamond era venuta ad abitare a casa mia; però nonostante fossero passati dei giorni , sembrava che non si fosse ancora ambientata.
Chiedeva sempre il permesso per andare in qualsiasi parte della casa anche se ormai quella era anche casa sua.
Per il resto se mia madre aveva bisogno di aiuto per pulire la casa o compagnia per andare a fare la spesa o sistemare il giardino lei era sempre disposta ad aiutare."Forse è per quella frase che le urlò Priscilla" pensai mentre andavo in cucina per fare colazione.
Non stavo andando al mio solito bar perché era stato momentaneamente chiuso per ristrutturazione.
<Buongiorno> biascicai sbadigliando mentre mi sedevo sullo sgabello in legno vicino al bancone.
<Buongiorno tesoro> disse mia madre controllando se i biscotti in forno fossero pronti.
Poco dopo un cucina arrivò anche Priscilla con in faccia un ghigno; ghigno che faceva spesso quando aveva fatto qualcosa che lei riteneva giusto ma che in realtà non lo erano.
<Che hai combinato stavolta?> Chiesi scocciato appoggiando il mento sulla mano e il gomito sul bancone.
<Niente, assolutamente niente> rispose lei con strafottenza; subito si capiva che stava mentendo.
"Chissà che ha tramato" pensai.
Pov Priscilla
In effetti qualcosa avevo fatto; avevo progettato uno scherzo contro Diamond.
Quello era il primo passo della mia vendetta.
Avevo riempito un secchio di fango e poi l'avevo posizionato sulla porta della doccia così che quando l'avesse aperte le si sarebbe rovesciato tutto adesso."Così impara a venire a disturbarmi qui in casa mia" pensai bevendo un sorso di latte.
<E smettila di guardarmi> dissi nervosa ad Henry che intento non aveva tolto il suo sguardo da me.
<La smetterò di guardarti quando mi dirai cosa hai fatto> ribatté lui scocciato.
<Non vedo che manca qualcuno qui?> Chiesi con tono provocatorio.
Lui si guardò intorno e capì subito chi non era presente in quel momento.
<Cosa hai fatto a Diamond?> Chiese arrabbiato e subito si alzò dallo sgabello.
<Lo scoprirai> risposi io afferrando lo zaino. Presi anche la mia giacca e poi uscì da quella casa.
Pov Diamond
I primi giorni in quella casa erano andati più o meno bene; avevo avuto altro piccolo litigi con la sorella di Henry ma a lui non avevo detto nulla per non farlo preoccupare, aveva già molte cose a cui pensare.
Avevo appena finito di sistemare alcune cose in soffitta per la mamma di Henry.
"E ora vado a farmi una doccia" pensai andando in camera per prendere i vestiti.
Arrivati davanti alla porta del bagno bussai più volte ma non rispose nessuno.
"Bene, non è occupato" pensai
appoggiando i vestiti su un piccolo sgabello.Non appena aprì la porta della doccia per regolare la temperatura dell'acqua, mi cadde addosso un secchio pieno di fango che cadendo a terra fece un forte rumore.
Henry e sua madre vennero subito a controllare cosa fosse successo, e trovarono me inginocchiata a terra che piangevo ormai tutta sporca; il fango cadendo era schizzato ovunque.
<Cos'è successo qui?> Chiese scioccata mia suocera.
<Non lo so..ho aperto la porta della doccia e mi è caduto in testa un secchio con del fango> risposi io tra un singhiozzo e l'altro.
Henry per consolarmi mi strinse tra le sue braccia fregandosene del fatto che si sarebbe sporcato anche lui.
<Sarà sicuramente colpa di Priscilla> disse Henry arrabbiato; non si arrabbiava spesso ma quando succedeva poteva diventare pericoloso.
<Non puoi esserne certo> replicò sua madre raccogliendo il secchio da terra.
<Lei detesta Diamond! Farebbe di tutto per mandarla via da qui!> Mi strinse più forte dato che ancora non mi ero calmata."Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?" Pensai tra me appoggiando la testa contro il petto di Henry.
Pov Henry
Mia sorella aveva proprio esagerato facendo quella cosa alla mia ragazza; Diamond non meritava quel trattamento,lei era sempre gentile e pronta ad aiutare tutti.
"Priscilla me la pagherà" pensai tra me continuando a coccolare Diamond che finalmente si era calmata.
<Ora pulisco questo disastro> disse a mia madre dopo essersi staccata da me.
<No, lascia stare. Va a farti una doccia nel bagno della stanza degli ospiti> disse mia madre cercando un modo per non scivolare.
<Ma..> Diamond non riuscì nemmeno a terminare la frase che fu interrotta.
<Ti ho detto di lasciar stare, dopotutto non è stata colpa tua> ci cacciò letteralmente dal bagno per pulire in pace.
<Dai ,andiamo a toglierci questa schifezza di dosso> dissi a Diamond facendole strada al bagno della stanza degli ospiti; lei mi segui senza proferire una sola parola, forse era ancora un po' scossa per quello che era appena successo.
"Devo cercare di farla sorridere, non mi piace vederla in questo stato" pensai cercando di farmi venire in mente qualche idea.
<Dai, sbrigati a toglierti quei vestiti sporchi così mi godo uno bello spettacolo> dissi ridacchiando mentre appendevo due accappatoi fuori dalla doccia; lei subito diventò rossa come un peperone.
<Sei sempre il solito!> Quasi urlò imbarazzata. Almeno però era tornata a sorridere.
<Tanto abbiamo fatto la doccia insieme già molte volte> dissi sempre ridacchiando. Mi spogliai rimando in boxer davanti a Diamond che mi fissava.
<A quando pare di sto facendo vedere il lo spettacolo> la stuzzicai facendola imbarazzare di più.
<Senza niente sarebbe meglio> sussurrò come se non volesse farsi sentire.
"La amo anche quando dice queste cose" pensai aprendo l'acqua della doccia.
Pov Diamond
Mentre Henry era girato di spalle, mi ritrovai a fissargli il fondoschiena.
"Devo smetterla di fissarlo, non voglio sembrare una pervertita" pensai tra me voltandomi dal lato opposto a quello in cui stavo.
<Dai sbrighiamoci prima che pensino che stiamo facendo cose> disse lui serio entrando in doccia con tutta la biancheria; timidamente mi spogliai rimanendo con addosso un completino in pizzo rosa chiaro. Lo guardai arrossendo un po' e lentamente entrai in doccia con il mio Henry.
<Stasera ti porterò fuori a cena e poi dormiremo in hotel> sussurrò dolcemente facendo scivolare l'acqua addosso ad entrambi.
<Ma non c'è bisogno di farlo> balbettai ormai con lo sguardo puntato sui suoi addominali scolpiti.
<Necessitiamo entrambi di una serata solo per noi , staremo soli soletti per una cena e per la notte> alzò il mio mento per guardarmi negli occhi.
Il suo sguardo era una calamita per me; quei suoi occhi verdi mi ipnotizzarono .
Mi sorrise e poi mi diede un dolce bacio sulle labbra.
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Lo sbaglio più bello
RomanceQuando la responsabilità di un'azione compiuta tormenta le persone , Gran parte di loro preferiscono scappare o non curarsene. Per Diamond ed Henry non sarà così: capiranno che devono assumersi la responsabilità delle loro azioni e capiranno che al...