Pov Diamond
Il semplice suono della sveglia di prima mattina era sempre stato una cosa fastidiosa per me , ma anche se avrei voluto stare comodamente sdraiata a letto a non fare niente, facendo un lunghissimo respiro profondo, scostai di lato il lenzuolo che mi copriva e mi alzai.
Dovevo fare un esame importante, ovvero quello della curva glicemica per scoprire se avevo il diabete gestazionale.
"Spero di no perché non voglio rinunciare ai dolci" pensai guardando un attimo fuori dalla finestra.
Il cielo era scuro e coperto di nuvole grigie e nell'aria si sentiva l'odore di pioggia.
"Non è un buon segno" pensai andando a fare una doccia veloce scoprendo a mie spese che mancava l'acqua calda.
Stringendo un po' i denti sopportai l'acqua fredda sulla pelle perché volevo essere pulita.
Chiusi per bene l'accappatoio e tornai in stanza dove trovai Henry con addosso solo i boxer.
<Ma come fai a stare così? Ma non hai freddo?> Chiesi tenendo le mani coperte dalla stoffa dell'accappatoio.
<Non tanto> rispose lui.
"Beato te, io sto congelando" pensai prendendo la prima biancheria dall'armadio.
Fortunatamente per ora il seno non era cresciuto tanto perciò mi entrava ancora la vecchia biancheria.
<Tu hai già fatto la doccia?> Chiesi ad Henry che poi mi aiutò a chiudere il reggiseno.
<Si. Dato che c'eri tu nel bagno principale ho chiesto a mia madre di usare l'altro bagno> rispose lui che non riuscì a resistere e mi diede una piccola pacca sul fondoschiena.
<Hai sempre delle bellissime chiappette> sussurrò lui cercando di non farsi sentire anche se udì ogni singola parola.
Ero felice che Henry trovasse il mio corpo bellissimo anche ora che stava cambiando.
<e l'acqua era calda?> Chiesi.
Magari era proprio un problema della caldaia.
<Si, come al solito> rispose lui un po' confuso.
Che avessi sbagliato io? Che non mi fossi resa conto di non aver aperto l'acqua calda?
Pov Henry
Anche se quel giorno dovevo lavorare avevo chiesto di andare un po' più tardi in modo da poter restare accanto a Diamond mentre faceva quel test dato che c'era la possibilità che si sentisse male.
"Spero proprio di no" pensai.
Non mi piaceva vedere le persone a me care stare male.
<Dato che c'è un po' di tempo, possiamo passare un attimo al cimitero? Vorrei mettere dei fiori freschi ai miei genitori> mi chiese Diamond mentre ci vestivamo.
Era da mesi che non mi chiedeva di accompagnarla, per lei era sempre un po' doloroso andare lì.
<Ma certo che possiamo> le sorrisi dandole un piccolo bacio a stampo.
Quando entrambi fummo pronti, ci assicurammo di aver preso tutto.
"Poi mi sembra che non sia mai andata da quando ha scoperto di essere incinta" pensai mentre eravamo bloccati al semaforo.
Avevamo deciso di andare in auto dato che il tempo non era dei migliori e anche per quella remota possibilità che il test non andasse come sperato.
<Come pensi che andrà quel test?> Chiesi per avviare una conversazione dato che erano un paio di minuti che nessuno dei due diceva qualcosa.
<Penso e spero bene> rispose lei sospirando.
Pov Diamond
L'ansia per quel test c'era, ma solo perché non sapevo cosa aspettarmi, ma sapevo che dovevo essere forte per la mia bambina, dovevo essere forti per lei.
"Per ora meglio non pensarci" pensai guardando i cancelli in ferro del cimitero.
Era stata una buona idea andare lì la stessa giornata del test? C'era una specie di vocina nella mia testa che mi diceva di andare.
<Non sei obbligata a farlo se non te la senti> mi sussurrò Henry con dolcezza.
Lui sapeva bene che per me andare lì era sempre difficile ed era sempre lì al mio fianco pronto a rallegrarmi se ce ne fosse stato bisogno.
<Io voglio farlo> dissi decisa.
Scesi dall'auto e con passo incerti mi avvicinai al signore che vendeva i fiori.
Presi un mazzetto di rose rosse che erano i fiori preferiti della mia mamma e i tulipani che invece erano i preferiti di mio padre.
Loro due si erano conosciuti alle medie e la cosa che li aveva fatti avvicinare era proprio la passione per la natura e i fiori.
Quella passione era così grande che dopo il matrimonio avevano deciso di aprire un negozio di fiori e piante varie; negozio che dopo la loro morte era stato chiuso per sempre.
Sempre con passo incerti oltrepassai quei cancelli e mi incamminai verso il punto del ripose eterno dei miei genitori.
Quando arrivai in quel punto ebbi una brutta sorpresa: qualcuno aveva distrutto i vasi dei fiori e aveva sparpagliato i residui dei fiori secchi sulle lapidi e alcune statuine erano state spaccate.
Quella scena per me fu uno shock, lasciai cadere i fiori a terra ed ebbi un mancamento.
Henry mi prese in tempo e dopo avermi portato in auto per farmi stare stesa e con l'acqua mi bagnò i punti del corpo per aiutarmi a riprendermi.
Quando riaprì gli occhi cercai di mettermi seduta ma Henry mi fece stendere di nuovo.
<Meglio che ti riposi, ho già contattato la ginecologa, ha detto che puoi rimandare quel test> disse Henry ma in quel momento avevo per la testa altri pensieri.
<Ho chiesto a mia madre di sistemare quella cosa> disse Henry capendo al volo ciò che stavo pensando.
<Quindi ora che di fa?> Chiesi.
<Si torna a casa> rispose lui mettendosi al volante.
"L'acqua fredda e il maltempo dovevano essere dei segni chiari, si è rivelata una pessima giornata" pensai sospirando.
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Lo sbaglio più bello
RomanceQuando la responsabilità di un'azione compiuta tormenta le persone , Gran parte di loro preferiscono scappare o non curarsene. Per Diamond ed Henry non sarà così: capiranno che devono assumersi la responsabilità delle loro azioni e capiranno che al...