Capitolo 40: Borsa parto pt1

19 2 6
                                    

Pov Diamond

Gli ultimi mesi di gravidanza stavano letteralmente volando, ero entrata nell'ottavo mese e ciò significava che Sophie era sempre più vicina.

Quando la ginecologa e mia suocera vennero a sapere che non avevo ancora preparato le borse con le cose da portare in clinica mi sgridarono, mi dissero che dovevo prepararle in fretta perché Sophie sarebbe potuta nascere prima del termine.

"Mi tocca farla" pensai sedendomi a terra sul tappeto con accanto la borsa che alla fine era un semplice borsone bianco senza decorazioni, sarebbe stato Henry a passarmi le varie cose da mettere dentro.

<Pronta?> Chiese passandomi la lista che ci eravamo fatti dare dalla clinica dove avrei partorito.

Avevamo scelto una clinica privata in modo da avere una stanza tutta nostra, scelta fatta perché non volevo turbare nessuna donna nel mostrarmi con una bambina se il loro purtroppo non era nato.

<Si sono pronta> dissi aprendo quel foglio.

Non dovevo portare molte cose, ma l'idea di ciò che avrei affrontato quel giorno un po' mi spaventava.

<Le prime cose sono i documenti e la cartella con tutte le analisi fatte> dissi ad Henry che subito prese quelle cose che io poggiai momentaneamente a terra.

<Dici che è troppo tardi per programmare un cesareo?> Chiesi mentre mi facevo passare un sacchettino con dentro delle monetine.

Quelle non erano in lista ma era sempre meglio averne un po'.

<Vedrai che andrà tutto bene> disse Henry cercando di consolarmi.

<Facile a dirsi , non sei tu che devi spingere fuori una persona da lì sotto> borbottai.

<Lo farei se servisse per non farti soffrire> disse Henry serio.

"Lo starà dicendo per consolarmi" pensai.

E se non fossi stata abbastanza forte da far nascere mia figlia? Cosa sarebbe successo?

<Che altro devo prendere> chiese Henry distraendomi dai miei pensieri.

<Una maglia lunga o una camicia per il parto se nel caso il camice mi darà fastidio> risposi.

Henry subito corse a prendere una delle sue maglie grandi, quella di cui esagerò a prendere la taglia; era semplice, senza disegni e di color turchese.

<Sapevo che sarebbe stata utile , e tu che mi dicesti che l'avrei  buttata> disse Henry scherzoso riuscendo a strappare anche a me una piccola risatina.

Successivamente gli feci prendere dei cambi per quei tre giorni che sarei stata in clinica, lui mi chiese più volte se doveva prendere qualcosa di particolare ma ho gli risposi di prendere le prime cose che gli apparivano davanti perché onestamente in quei giorni avrei avuto altro a cui pensare.

<Le cose per lavarmi dovrebbero già stare in una piccola valigetta, comprai quelle cose ma poi non le ho mai messe in questa borsa, stavo solo rimandando in eterno> dissi indicando ad Henry il posto in cui l'avevo messa.

Per tutta la gravidanza non avevo fatto altro che dire che non vedevo l'ora di partorire, mentre ora che c'ero quasi sarei voluta tornare indietro di qualche mese per avere del tempo in più per prepararmi.

<Ora la cosa che avrò in comune con Sophie> dissi arrossendo un po'.

Per me era un po' imbarazzante dire che avrei usato degli assorbenti che sembravano dei pannolini, ma un bel po' di persone mi avevano consigliato di usarli per i primi giorni dopo il parto.

<Dovrò fare attenzione a non saltarti addosso, sarai sexy anche con queste addosso e non so se saprò resistere> disse Henry facendo poi un sorrisetto.

Sentendo le sue parole e vedendo la sua espressione, scoppiai a ridere. Era sempre capace di strapparmi un sorriso o una risata quando ne avevo bisogno.

<Starebbero bene anche a te> ridacchiai iniziando a mettere nel borsone quelle cose che mi ero già fatta prendere insieme ad un accappatoio e un paio di asciugamani.

<Vogliamo scommettere?> Chiese lui.

<Che tipo di scommessa?> Chiesi a mia volta.

<Che se il giorno del parto dopo che Sophie sarà nata indosserò uno di quei cosi e all'uscita dalla clinica mi prenderai ciò che voglio> disse Henry .

Di nuovo mi fece ridere riuscendo a farmi liberare di quella tensione e paura che man mano che prendevano le cose era salita.

<Ci sto> dissi ridendo ancora.

Non sapevo se Henry l'avrebbe poi fatto per davvero o se lo aveva detto solo per farmi ridere.

"Beh lo scoprirò quel giorno" pensai controllando di aver preso tutto.

Dato che non avrei allattato non avevo comprato nessun reggiseno apposito, avrei continuato ad usare i miei.

<E la mia borsa è pronta..ora bisogna preparare quella per Sophie> dissi sospirando un po'.

<Per la nostra principessa> mi sussurrò Henry dandomi un piccolo bacio mente con le mani accarezzava il mio pancione.


Nota autrice: le varie cose da portare in clinica o ospedale possono variare di struttura in struttura, le cose citate sono quelle che più o meno si mettono sempre.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Lo sbaglio più bello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora