Capitolo 32: Ho sbagliato pt.2

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Pov Diamond

Era il momento di raccontare ad Henry ciò che era successo con Priscilla, non era giusto che andasse a farle la predica se per una volta non aveva fatto nulla.

<Allora?> Chiese Henry un po' spazientito.

Certe volte si scocciava di stare ad ascoltare pezzo per pezzo, voleva sapere tutto subito e questa cosa alle volte mi dava fastidio.

<Semplicemente le ho detto "puoi dirlo se ti sto antipatica"> risposi sospirando.

<E allora? Non mi sembra un motivo valido> sbuffò lui.

Fu allora che gli dissi che prima di quello stava andando tutto bene, gli dissi che la sorella si era confidata ma senza scendere nei dettagli e che mi aveva comprato il gelato di cui avevo voglia.

"Se solo avessi tenuto la bocca chiusa" pensai.

Quando vidi Priscilla che andava in cucina per prendersi una bottiglietta di succo, mi alzai dal divano e le andai incontro.

<Possiamo parlare?> Le chiesi rigirandomi il braccialetto che avevo sul polso.

<Non abbiamo niente di cui parlare> rispose lei chiudendo il frigo e andandosene in fretta.

"Io voglio chiarire" pensai decidendo di seguirla, cosa che avrei dovuto fare nel centro commerciale.

<La smetti di seguirmi?> Chiese quando mi vide fuori dalla sua stanza.

<Io voglio chiarire> risposi.

<Ma io non ti voglio parlare> disse chiedendomi la porta in faccia.

A quanto pare tutto quello che avevamo costruito era stato cancellato da quella mia frase , tutto sarebbe tornato come prima.

"E pensare che si era anche confidata con me" pensai percependo ancora quel senso di colpa.

Avrei fatto di tutto per chiarire, se poi anche dopo averle parlato lei non avrebbe più voluto parlarmi avrei rispettato la sua decisione.

Eravamo due persone con caratteri diversi , e solo perché ero la fidanzata del fratello non era detto che dovevamo per forza andare d'accordo anche se io avrei desiderato che fosse così.

"Spero che risolveremo" pensai provando a bussare più volte ma senza ricevere risposta.

"Forse devo solo aspettare" pensai tornando in salotto.

<Vuoi che ci parli io?> Chiese Henry.

<No, restane fuori. Devo risolvere questa cosa da sola> risposi sedendomi sullo sgabello a fissare il cestino delle mele.

Come avrei potuto però risolvere la situazione? Avrei dovuto insistere nel volerci parlare? Avrei dovuto stare senza fare nulla? Le avrei dovuto prendere un regalo di scuse?

<Per me non sarebbe un problema parlarci> disse Henry avvicinandosi.

Mi abbracciò da dietro e mi accarezzò dolcemente i capelli.

<No, è una cosa tra me e lei. Tu non c'entri niente> dissi a mia volta.

Apprezzavo il fatto che volesse aiutarmi, ma non potevo lasciarglielo fare.

Come avrei fatto sennò ad insegnare a Sophie come cavarsela da sola se il ricorrevo agli aiuti degli altri?

<Credo che le passerà..non so in quanto tempo ma credo che succederà> mi sussurrò Henry prima di sciogliere l'abbraccio dato che il padre lo stavo chiamando.

"Speriamo" pensai decidendo poi che era meglio andare a riposare dato che mi sentivo molto stanca.

Restai qualche secondo immobile davanti alla porta della stanza di Priscilla con la tentazione di bussare.

"Spero che mi perdonerai" pensai stringendo leggermente i pugni come per frenare l'istinto di bussare.

Feci un respiro profondo e poi andai in camera mia e di Henry dove subito mi stesi sul letto.

Per un attimo mi passò per la testa di ignorare altamente la situazione, che non avevo fatto niente di male e che non avevo niente da rimpiangermi. Ma era davvero così?

"Se davvero non ho fatto niente di male, perché mi sento così in colpa? Spero solo che non ci siano conseguenze su Sophie" pensai provando a dormire ma senza risultati.

Avevo letto di donne che a causa di forte stress avevano abortito e io non volevo che accadesse dato che Sophie ormai era tutto per me.

E se poi invece Priscilla avrebbe fatto del male alla bimba per odio nei miei confronti?

Sapevo che ormai non ero vista di buon occhio da Priscilla, e nonostante quel pensiero una parte di me sapeva che non era possibile che accadesse ciò e che proprio Priscilla non sarebbe arrivata a tanto.

Accarezzai un po' la pancia e proprio Sophie si mosse leggermente , la mia bimba non ancora nata era riuscita a dare un po' di gioia alla sua mamma.

<Sophie, la tua mamma ha commesso uno sbaglio, ma farà di tutto per rimediare> sussurrai prima di addormentarmi.

Mi svegliai che era quasi ora di cena , e al tavolo Priscilla non c'era.

<Non cena?> Chiesi a mia suocera.

<Ho portato il piatto in camera , ha detto che non voleva vederti> sospirò lei.

Già non avevo molto appetito, e quella frase mi fece chiudere totalmente lo stomaco.

<Credo che tornerò in camera, non ho molta fame e mi sento ancora stanca> dissi alzandomi dalla sedia per poi tornare in camera.

"È tutto così difficile" pensai tornando a stendermi sul letto.

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