Fui scortata da carabinieri in caserma. Appena arrivai mi interrogarono e mi fecero soprattutto domande sul perché lo avessi fatto.
“signorina lei è in arresto” ero nella merda, perché non volevo andare a Poggioreale, lì stava gente di merda.
Mi lasciarono da sola e dopo tornarono dicendomi che avrei dovuto seguirli. “venga con noi”, mi fecero salire in macchina e mi portarono in prigione. Pensavo che sarei andata a Poggioreale, ma mi sbagliavo, perché mi ritrovai davanti all’ IPM. Entrai e subito mi accolse la direttrice.
“Signorina Esposito, ti trovi qui perché a Poggioreale è successo un casino, quindi il giudice mi ha chiesto se ti potevo far rimanere qui. Sei qui ma come fai qualcosa che non va finisci direttamente lì”. Dopo che feci finta di ascoltarla, Massimo il comandante, mi portò in quella che doveva essere la mia cella.
Appena uscì in cortile, vidi che stavano i ragazzi che stavano giocando a calcio, e le ragazze a pallavolo. Ma la prima persona a cui ricadde la mia attenzione, fu lui: Ciro il mio migliore amico e il suo amico affianco.
“Cirooo” dissi io correndogli letteralmente in braccio, mi era mancato un casino. “Amore mijj, ma che ci fai qui?” sapevo che non potevo rimanere lì a parlare perché dovevo andare nella cella a sistemarmi. “Poi ti spiego amò ora vado a vedere con chi sono capitata in cella”. Nel frattempo che parlavo con Ciro, notai il suo amico che non mi toglieva gli occhi di dosso, e dovevo ammettere che anche da parte mia non passo indifferente.
Vidi che non stavamo andando nella parte femminile, ma nella parte maschile. “Comandà scusate, ma non dovremmo andare dall’altra parte?”. “No, la direttrice ha deciso di metterti nella parte maschile, altrimenti litighi con le altre”.
Continuai a seguire il comandante e arrivai nella cella dove avrei dovuto passare la mia pena. “Grazia, dormirai nella cella con Ciro e Edoardo, ovviamente abbiamo fatto aggiungere un letto per te, mi raccomando”. Dopo che mi sistemai, decisi di scrivere ad Annastasia per farmi portare le mie cose, visto che non mi hanno fatto prendere tutto.
Messaggio ad: amore mio❤️
Amò non e che per caso riusciresti a portarmi il mio beauty al prossimo colloquio?. Voi direte, ma non lo tolgono il cellulare in carcere? Sì, ma siccome io l’ho nascosto non me lo hanno trovato. Non riuscirei a stare senza il cellulare, soprattutto sapendo che la fuori ci sta la mia migliore amica da sola. Mi sistemai, misi una tuta grigia e mi stesi sul letto con il mio mp3 e la musica. Avevo liberato a tutto volume nelle orecchie e pensavo a tutto quello che mi era successo negli ultimi giorni.
Talmente che la musica era alta, che non mi accorsi che i ragazzi erano rientrati nella cella, fino a quando non sentii abbracciarmi da dietro. “Amor Mij, Ca’ a fatt?” Mi girai e abbracciai Ciro, ero felice che ci fosse lui con me, altrimenti non potevo sopportare la galera. Sinceramente avevo un po’ paura di dirgli la verità, perché lui è sempre stato protettivo e geloso nei miei confronti, ecco perché lo ritengo come un fratello maggiore. “Allora?” chiese lui impaziente.
“Se te lo dico, mi prometti che non mi giudichi?” “amore Mij non mi permetterei mai”. Mi fidavo di lui e sapevo che stava dicendo la verità, quindi decisi di raccontargli tutto. “allora…. Io e la mia migliore amica, avevamo avuto la brillante idea di andare a piedi ad una festa, però essendo che la festa finì tardi, ci ritrovammo da sole a tornare a piedi a casa. Appena girammo l’angolo vicino casa, vedemmo dei ragazzi e questi hanno iniziato a… “ non ce la facevo, ricordare certe cose, ancora mi metteva i brividi e aumentava ancora il pensiero di vendetta per quel bastardo. Ciro de ne accorse e mi fece sedere in braccio a lui abbracciandomi. “piccola, stai tranquilla” decisi di continuare a raccontargli quello che fosse successo, e asciugandomi le lacrime, continuai. “stavo dicendo, che questi pezzi di merda, hanno iniziato a toccarci , io però siccome sono riuscita a liberarmi, presa dalla paura e dalla rabbia per quello che stavano facendo alla mia migliore amica, presi un masso e con tutta la forza l’ho lanciato in testa a quel bastardo. Solo che siccome avevamo paura, presi Annastasia per mano e scappai.” Una volta che finii di raccontare, vidi Ciro stringere i pugni e serrare la mascella, segno che si era incazzato e non poco.
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Sei solo mia- Edoardo Conte
Fanfiction"perché sei mia, non me ne frega un cazzo di nessuno, e se ci separano, sono capace a venirti a trovare in cima al mondo..." *linguaggio esplicito* *contiene parolacce* *Scene di violenza* 🔞🔥 Ci tengo a precisare che questa storia è interamente in...