GRAZIA
una settimana... è passata una cazzo di settimana da quando il mio Edo è in coma in quel cazzo di letto di ospedale.
Sono preoccupata, i medici hanno detto che se non si sveglia entro tre giorni staccheranno la spina...Sono distrutta e sono a pezzi, non riesco a pensare che il mio Edo non c'è la faccia, mi manca, mi manca un sacco e non vedo l'ora di vederlo stare bene.
Ora mi stavo preparando per andare in ospedale a trovarlo, su questo devo dire che il comandante e la direttrice sono stati molto disponibili a farmelo andare a trovare.
Ciro ovviamente mi è sempre vicino, anche lui è a pezzi, anche se a differenza mia fa il più coraggioso e non fa vedere che soffre.
Pietro lì fuori va tutti i giorni e sta quasi tutte le notti fuori all'ospedale per fare la guardia.
Annastasia non era ancora ritornata, ci sentivamo quando potevamo tramite cellulare, ma mi mancava tantissimo.Ciro e lei sembrava di fossero presi una pausa, sapevo che era così perché vedevo Ciro più freddo nei suoi confronti e perché lei stesso me lo aveva detto.
Le cose vanno sempre peggio insomma, gli altri amici di Edo, vogliono andare a trovarlo, ma la direttrice non vuole.
L'unica cosa bella in tutta questa faccenda è Carmine, è diventato papà e ogni fine settimana viene nina a trovarlo con la bambina.
Lei è una creatura stupenda, assomiglia ad entrambi i genitori.
Le vogliono un mondo di bene e si vede.
Nina è molto dolce, voleva battezzare la bambina ma ha deciso di aspettare che Edo si svegliasse perché la bambina l'avrei dovuta battezzare io.Io? Bhe io ho detto che sto uno schifo e ha peggiorare le cose è questo cazzo di bambino che mi fa avere ogni volta mal di stomaco, non sto mangiando quasi nulla, solo la mattina una tazza di latte con una mela.
Il pranzo ormai non so nemmeno come è fatto e la cena se mangio, rimetto tutto quello che ho ingerito.Non sto bene, ma al momento era l'ultima cosa che vedevo...
<<Sei pronta principessa>> Chiese Ciro bussando alla porta del bagno.
<<Si Cì sono pronta>> mi asciugai una lacrima che mi era sfuggita e uscii dal bagno.<<Amore tranquilla, andrà tutto bene vedrai che ci diranno che sta bene e che si sveglierà presto>> mi disse lui.
Io annuii e insieme andammo alla macchina che ci avrebbe portato in ospedale.IN OSPEDALE
ormai sapevo a memoria dove andare, non dovevo chiedere più nulla a nessuno, appena entrai, mi recai direttamente al piano di Edo.
<<Buongiorno, hanno chiamato all'IPM e hanno comunicato che dovevano parlarci di un argomento delicato>> disse il comandante alla segretaria.Lei alzò lo sguardo e notai che poteva avere sulla Ventina di anni.
L'unica cosa che fece era quella di guardare Ciro e ammiccare in modo malizioso.
Ma ce la faceva a fare la persona seria e a rispondere? Mi stava facendo innervosire.
<<Si, il dottore vi sta aspettando>>Salimmo dove lei ci aveva dato indicazioni e trovammo il dottore.
<<Prego entrate>> ci disse il medico.
Noi entrammo e ci sedemmo sulle sedie che erano poste vicino alla sua scrivania.<<Buongiorno, scusate se vi ho fatto venire qui di mattina presto, avevo una cosa da dirvi riguardo la condizione di salute di Edoardo Conte. Volevo dirvi che il ragazzo massimo due giorni e potrebbe svegliarsi.
Solo che c'è una notizia negativa...potrebbe svegliarsi ma non ricordare la maggior parte delle cose. Ora non sto dicendo che è per forza così, ma c'è una forte possibilità che possa accadere>> io non sentivo più nulla, rimasi al punto dove disse che avrebbe potuto perdere la memoria.Cosa sarebbe successo? Perché? E se si fosse dimenticato di me...se non ricordasse nulla più.
Non poteva succedere.Mi fermai a fissare il vuoto, gli occhi iniziarono a diventarmi lucidi, ero persa, non poteva succedere, non avrei sopportato l'idea che si sarebbe potuto dimenticare di me o dei suoi amici.
<<Grazia, va tutto bene tranquilla>> mi disse Ciro.
Iniziai a piangere, ebbi difficoltà nel respirare...un attacco di panico, era da tanto che non mi capitava.
<<Respira piccolina, non succede nulla, va tutto bene>> non sentivo più nulla, le voci intorno a me mi sembrarono lontanissime, sentivo solo Ciro che mi abbracciava e mi stringeva la mano.<<Vado a prendere un bicchiere d'acqua>> disse il dottore.
<<Amore mio ti prego calmati>> disse Ciro.Nulla, continuavo a fissare il nulla davanti a me, non riuscivo a muovermi, respiravo velocemente, sentivo solo voci, ma non avevo la forza di respirare, non volevo...
<<Grazia, respira insieme a me, sai che lui non vorrebbe mai vederti così>> disse Ciro stringendomi a se e accarezzandomi la schiena.
Io cercai di respirare seguendo le parole di Ciro, era vero lui non avrebbe mai voluto vedermi stare male.
Dopo un po' riuscii a riprendermi, ma scoppiai a piangere tra le braccia di Ciro.<<Piccolì, ti prego no chiagnr chiù>> disse lui abbracciandomi.
<<Non ce la faccio Cì, lui si dimenticherà di me, di quello che è successo tra noi, non posso pensarci...>> Dissi io.
<<Non è detto che succederà, potrà svegliarsi e ritornare a stare bene>> disse lui.
Dopo un po'torno il dottore con l'acqua e mi fecero tranquillizzare.Era tutta colpa mia...dovevo evitare che Ezio mi facesse del male, dovevo evitare di mettermi le mani addosso, sono stata debole, inutile e ora...ora il ragazzo che amo è in coma e potrebbe perdere la memoria.
Avevo deciso...
<<Torno subito>> dissi io alzandomi e uscendo dalla stanza.
Mi recai dalla segretaria e andai a chiedere a chi dovevo rivolgermi per fare un aborto.Si, avrei abortito, dentro di me non volevo un bambino che era stata la causa di tutto questo...non potevo, non volevo accettarlo più, ci avevo provato, lo avevo fatto per Edo, ma adesso lui stava male.
Non volevo avere nulla, che potesse legarmi in qualche modo a di salvo, non lo avrei più sopportato.
Dopo che la smorfiosa della segretaria mi disse dove andare, andai in cerca della dottoressa.
<<Sto cercando la dottoressa Grimaldi, dove posso trovarla?>>
Chiesi io a un infermiere che passava da lì.
<<La può trovare nella stanza 123 al secondo piano, al momento è stata chiamata per cambiare la flebo a un ragazzo>>La stanza 123, la sua stanza...quel ragazzo era Edo.
Appena arrivai nella stanza, lo vidi, lì steso con i suoi bellissimi occhi chiusi, non feci caso a lui, per quanto mi doleva ammetterlo ero in quella stanza per un altro motivo.
<<Buongiorno dottoressa Grimaldi, volevo prenotare un aborto>> dissi io.
Lei guardò la mia pancia e annuì in silenzio.Alla fine lei era abituata a vedere ragazze abortire, io ero contraria, ma tenere il frutto di una violenza mi faceva sentire sporca, poi era stata colpa mia se Edoardo era finito in coma.
<<Si certo, segui->> la dottoressa non finì che sentimmo soltanto un no strozzato nella stanza.
In quella stanza eravamo solo in tre, quindi mi girai di corsa verso Edo.
<<No, non farlo>> corsi ad abbracciarlo in lacrime, non ci potevo credere, ce l'aveva fatta a svegliarsi.<<Edoo>> dissi io stringendolo a me.
<<Ragazza volevi abortire, no>> sembrava distaccato nei miei confronti.
<<Signorina esca un attimo, dobbiamo visitarlo>> disse l'infermeria."Ragazza" avevo una paura fottuta che non mi riconoscesse...ma allo stesso tempo ero felicissima che si sia svegliato.
<<Amò>> disse Ciro raggiungendo la stanza, insieme al comandante.
<<Si è svegliato>> dissi io felice.
<<Non avevo dubbi>> disse lui.Il mio Edo si era svegliato, ma ora cosa sarebbe successo?
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Sei solo mia- Edoardo Conte
Fanfiction"perché sei mia, non me ne frega un cazzo di nessuno, e se ci separano, sono capace a venirti a trovare in cima al mondo..." *linguaggio esplicito* *contiene parolacce* *Scene di violenza* 🔞🔥 Ci tengo a precisare che questa storia è interamente in...