Un'altra settimana fortunatamente si è conclusa, in modo orribile ma almeno è finita. Sono stata male, i miei genitori sono venuti a sapere tutto e adesso non mi parlano, ho provato a scrivere ad Alberto quando avevo la possibilità ma non mi ha risposto e non so perché… in poche parole menomale sia finita sperando che almeno inizi bene. Ora sono sul letto che aspetto Ciro che esce dal bagno per andarmi a preparare io. Cosa positiva della settimana sono stati i corsi, quello di arte lo stiamo portando a termine, dobbiamo solo decidere come fare il murales e quindi quale disegno scegliere. Quello di musica invece lo abbiamo iniziato ma alla fine ad averlo preso seriamente siamo io, Edoardo, Ciro, Cardiotrap e Filippo un ragazzo nuovo che è entrato da poco.
Oggi ho i colloqui, ma se Ciro non si muove faccio tardi ed è l’ultima cosa che voglio. “Ciroo, cazzo ti vuoi muovere che io ho i colloqui” ma possibile che deve stare tre ore in bagno? Ma che sta facendo? Finalmente dopo che ho bussato un sacco di volte uscì dal bagno. “scusa stavo parlando al telefono con Annastasia”. “ho capito però che cazzo io ho i colloqui” “con chi?” in effetti anche io mi facevo la stessa domanda. Quando stamattina Lino mi ha dato la notizia, non mi ha detto chi avrei incontrato.
“Non lo so, lo scoprirò quando sarò lì”. Decisi di indossare un maglioncino leggero corto e un jeans a vita alta nero.Dopo che fui pronta, venne a prendermi Lino per portarmi nella sala colloqui. Appena arrivai vidi che la sala era quasi vuota, stavano solo due famiglie che capii fossero quella di Milos e l’altra di Filippo. “Grazia” di fronte a me mi trovai Raffaele il cugino di Alberto. Lo abbracciai fortissimo ma notai che aveva uno sguardo preoccupato. “ciao Raffaele” “ciao bambolì, mi sei mancata lo sai?” “anche tu, scusa se ci siamo rivisti qua dentro” “tranquilla sono qui per darti una notizia un po’ pesante” oddio che ansia che è successo ora? “dimmi” lui mi afferrò la mano. “mi spaventi così che è successo?” “Alberto…” io mi allarmai ancora di più. “cosa è successo ad Alberto?” “Alberto è in ospedale, lo hanno sparato e adesso è ferito gravemente ed è in coma” mi era crollato il mondo addosso, non ci potevo credere. “dimmi che è uno scherzo” dissi con le lacrime agli occhi, chi cazzo è stato a fare una cosa del genere e perché?
Mi asciugai le lacrime “chi è stato?” “non lo so, so solo che è di Napoli perché lui era venuto qui a trovarti e poi mi hanno chiamato dall’ospedale. “ma come? Chi conosceva Alberto qui a Napoli?” lui non è di Napoli, quindi non credo abbia dei nemici. “indagherò io e so chi mi può aiutare”. “non metterti nei guai, me lo prometti?” “si, ma scoprirò chi è stato” dopo averlo salutato, ancora triste e arrabbiata andai nella cella sperando di trovare Ciro.
Quando arrivai nella cella però, trovai Edoardo e non Ciro. “scusa cercavo Ciro” stavo piangendo, ma feci di tutto per non farmi scoprire da lui. “pccrè cre perché chiagn” inutile negarlo, lui riusciva a capire sempre ciò che mi succedeva. “nulla tranquillo” mi girai per andarmene ma lui mi tirò per il braccio, facendomi voltare di nuovo nella sua direzione. “Grazia che hai?” io senza dire nulla, Scoppiai in lacrime e mi gettai fra le sue braccia. Lui mi strinse forte a se e mi accarezzò la schiena. “pccrè Nun chiagnr non riesco a vederti così” mi calmai e lui si sedette con me, non mi resi conto ma ero seduta in braccio a lui, ma in questo momento era l’ultimo dei miei problemi. “allora che è successo?” mi chiese lui dopo che mi calmai. “Alberto è stato sparato mentre era qui e adesso è in coma ferito gravemente” lui mi guardò e mi riabbracciò. “pccre mi dispiace ma si sa chi è stato? Aveva nemici?” “no, o almeno non credo anche perché lui non è di qui chi lo conosce?” “e per questo che cercavi Ciro?” “si, lui può aiutarmi a trovare chi è stato” “permettimi di aiutarti anche io” era molto dolce da parte sua ma aveva dimenticato un particolare importante… Carmela. Sì sarebbe incazzata e io non volevo più problemi con lei.
“Edo io ti ringrazio ma non voglio crearti problemi con Carmela, se viene a sapere che mi aiuti poi rompe il cazzo e potreste litigare e io non voglio”. Lui sbuffò e mi guardò. Ma che mi sbuffava lo sapeva benissimo anche lui che sarebbe andata a finire male, senza che fa così. “pccre devi capire, che a me non frega un cazzo se lei si arrabbia, tu verrai prima di tutto.” In questo momento volevo spiattellarli tutto ciò che sapevo e poi baciarlo, ma non potevo fare questo ad Alberto, lui non se lo merita.
Nel mentre nella cella di Viola e Carmela.
Pov Carmela
“amò hai saputo?” disse Viola venendo nella mia cella. “no cosa?” chiesi io. “hanno sparato il ragazzo della ragazzina e adesso è fra la vita e la morte” cazzo no non doveva andare così, quell’ incompetente doveva solo spaventarlo ed era un avvertimento per la troietta. “che cazzo dici viola?” se Edoardo lo veniva a sapere, subito risale a chi è stato e mi lascia, stavolta definitivamente. “si amò ma perché che ti frega” mi frega e tanto. Racconto tutto a Viola e lei rimase spaventata quanto lo sono rimasta io.
“tranquilla, non lo verrà a sapere Edoardo, nessuno può risalire a te” “e lì che ti sbagli, Edoardo conosce a chi ho mandato e anche bene, non mi perdonerà mai, mi fa incazzare come cosa, ma lui è innamorato di lei e se qualcuno la fa stare male diventa una bestia”. “ma perché chi hai mandato?” mi chiese lei mentre si rollava una canna. Non gli e l’avrei fatta fumare qui, avrebbe fatto male al bambino. Mi fidavo di lei quindi perché non dirglielo?. “mio fratello, ho mandato mio fratello” e ora mi sono resa conto che ho fatto una cazzata perché ha sbagliato tutto il coglione. Lei mi guardò sbalordita. “cazzo ma sei cretina? Con tutte le persone, giusto tuo fratello dovevi mandare?” aveva ragione sono stata stupida.
“tranquilla Edoardo se lo verrà a sapere saprò come pararmi il culo, tu fatti i cazzi tuoi” lei annuì e uscì a fumarsi la canna.
Pov Grazia
Io ed Edoardo aspettammo, tornò Ciro e gli raccontammo tutto, iniziando a creare un piano per riuscire a capire chi fosse stato. Nel mentre, mi vibró il cellulare in tasca. Con tutto quello che era successo, mi ero dimenticata di nasconderlo. “allora amore mio, tu stai tranquilla e vedrai che starà bene. Io invece adesso contatto a Pietro così lui essendo fuori può aiutarci a risalire su chi è stato. Edoardo tu stai con Grazia io chiedo anche alla direttrice se mi da un permesso” “Ciro hai dimenticato un particolare… i permessi ci sono stati tolti” “bhe se dico che si tratta per un motivo famigliare me lo potrebbero dare tu fai fare a me” lo ringraziai abbracciandolo. Sono sempre più convinta che senza di lui, non potrei vivere.
Nel frattempo Edoardo era uscito fuori, dicendoci che sarebbe andato a fumarsi una sigaretta, solo che è sospetta come cosa, perché ha lasciato le cose che gli servono qui nella cella. Vabbè forse se la farà dare da qualcuno pensai.
Pov Edoardo
Parlando con Ciro l’altra volta, mi disse che il ragazzo di Grazia era un Ramone e quindi mi venne in mente, un discorso che feci insieme a Totò. Lui mi disse una volta, che i Ramone, erano gli unici camorristi della Basilicata, ma non trafficavano mai fuori dalla Basilicata. Quindi qui non si tratta di un nemico, ma qualcuno che voleva colpire grazia indirettamente. Quindi l’unica soluzione è parlare con Totò e farmi dire tutti quelli che conoscono i Ramone o che sono amici. Con la scusa di andare a fumare, mi recai nella cella di Totò.
Appena entrai vidi che stava dormendo. Possibile che dorme una continuazione? Ora si deve svegliare. “totò, scitit” dissi io scuotendolo con violenza. Lui sobbalzo nel sonno “ohh cre edoá ma stat Magnat?” “mi dispiace aver rovinato il tuo sonno di bellezza, principessa ma mi devi aiutare” lui si rigirò nel letto e si coprì le orecchie con il cuscino. “dai Totò jamm, ti rubo solo pochi minuti” sbuffando, ma finalmente si alzò.
“Dimmi veloce” “mi serve la lista di chi conosce i Ramone?” “se edoá non li conosco tutti, c ti piens Ca so Barbara D’Urso ca sacc tutt cos” ci teneva a Grazia come tutti quindi era giusto dirgli la verità. “mi stai dicendo che è ferito e non si sa chi è stato? E perché pensi che sia stato qualcuno di qua, può essere che l’hanno seguito fino a Napoli e poi sparato.” Non aveva tutti i torto, e al momento ogni possibilità poteva condurci alla verità. Dopo che mi misi d’accordo con Totò, uscii dalla sua cella e tornai nella mia.
Appena entrai volevo parlare con Grazia, ma la trovai dormire sul mio letto con le cuffie. Era bellissima e non meritava tutto questo dolore, ha diciannove anni e ha già vissuto soltanto dolore. Mi fa stare male sapere che a lei manca un altro ragazzo ma non posso farci nulla e io sarò sempre pronto ad aiutarla.
Le diedi un bacio sulla fronte e dopo un po’ entrò Ciro. Speriamo gli abbiano dato il permesso per uscire. Lui mi guardò e mi sorrise. “è andata, domani per tre giorni esco a vedere, tu stai attento a lei e non lasciarla mai sola. So la vostra situazione, ma promettimi che non la lascerai mai sola.“ “certo, te lo prometto”. Questa sarebbe stata sicuramente una promessa che a prescindere da tutto avrei sempre mantenuto.Scusate l'assenza ma purtroppo ho subito un lutto ho perso per colpa di un incidente del cazzo, tre miei amici e sono a pezzi. Non so come sia venuto il capitolo ma spero vi stia piacendo la storia. un bacione😘
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Sei solo mia- Edoardo Conte
Fanfiction"perché sei mia, non me ne frega un cazzo di nessuno, e se ci separano, sono capace a venirti a trovare in cima al mondo..." *linguaggio esplicito* *contiene parolacce* *Scene di violenza* 🔞🔥 Ci tengo a precisare che questa storia è interamente in...