Capitolo 30

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«ma buongiorno» aprii gli occhi e mi trovai Edoardo che era steso di fianco a me e mi stava guardando. Ma non ho dormito con Ciro? Che fine aveva fatto?
«buongiorno, scusa ieri ho provato ad aspettarti ma mi è venuto il sonno, dove stavi?» chiesi io ad Edoardo mettendomi a sedere sul letto.

«scusa pccrè ma Carmela si era sentita male e siccome ero preoccupato per il bambino mi sono fermato li, ho fatto il primo possibile, ma quando sono arrivato, ho trovato a te che dormivi e Ciro che stava leggendo. Ho chiesto da quando ti fossi addormentata e lui mi ha detto che era da tanto e che quindi non volevo svegliarti.» disse lui dandomi un bacio sulla fronte.

«con chi sei andato?» chiesi io.
«mi ha portato la direttrice, devo anche dire che stare in macchina con lei è stato imbarazzante, ma alla fine non è successo nulla, mi ha solo raccontato della sua vita»
«bello» lui mi guardò «che c'è ti sento fredda nei miei confronti» a se ne era reso conto allora, ero ancora arrabbiata per il fatto che non mi ha detto che gli avevano aumentato la pena. «non mi devi dire niente Edo» lui sembrò pensarci ma poi mi guardò e disse: «no, che io sappia non devo dirti nulla».

Io offesa, mi staccai da lui e mi alzai dal letto andando verso il mio armadietto, scegliendo le robe che avrei indossato per tutta la giornata.
«Grazia che hai?» io non lo ascoltai e me ne andai in bagno chiudendo la porta. Non potevo crederci che ancora non mi diceva la verità.
Presi il cellulare nascosto e aprendolo trovai un sacco di messaggi.

Da Alberto
"Grazia, io e la mia ragazza abbiamo pensato di venire a trovarti quando uscirai di lì"
Risposi che ne sarei felice di rivederli.

Da Pietro
"Quando siamo venuti a trovarti hai perso una collana, tranquilla te la ridò la prossima settimana che vengo.
Lo ringraziai e dopo aver risposto a tutti i messaggi, nascosi il cellulare ed entrai in doccia. Decisi di indossare una semplice tuta nera e legarmi i capelli in una coda alta.

Oggi era una giornata un po' così e non mi andava di fare nulla, non riuscivo a capacitarmene del fatto che Edoardo non mi avesse detto la verità.

Pov Ciro
Ieri ho passato l'intera giornata con Annastasia, oggi aveva il giorno libero, però la direttrice le aveva permesso di passare il tempo comunque con noi. Abbiamo parlato di varie cose e tra queste lei si è fatta scappare che Grazia sa tutto riguardo l'aumento della pena e che è rimasta male del fatto che Edoardo non gli e l'avesse detto. 

Non mi va di vedere la mia migliore amica stare male, infatti oggi ne parlerò con Edoardo. 
Come tutte le mattine appena mi sono alzato, sono andato nella cella di Pino, sapevo che li avrei trovato gli altri, infatti appena entrai gli vidi tutti insieme a parlare e ridere. Edoardo ieri notte non era tornato tardi, ma Grazia già dormiva e entrambi non volevamo svegliarla, quindi l'abbiamo fatta dormire. 

Siccome mi sono alzato prima, non ho avuto l'occasione di parlare con Edo perché ancora dormiva, quindi mi sono detto che gli avrei parlato o prima di andare a lezione o dopo. Stavo parlando con Totò, quando vidi entrare proprio lui. Bingo! pensai.

Lo chiamai in disparte, non mi andava di parlare davanti agli altri, di solito le cose che mi riguardavano, loro le sapevano ma le cose di Grazia sarebbero sempre rimaste private. Uscimmo fuori dalla cella e andammo fuori a fumare. «Edoà ti devo dire una cosa» lui si accese la sigaretta e mi fece segno di parlare. «Riguarda Grazia» lui subito si allarmò, sapevo che ci teneva a Grazia. 
«che è successo a Grazia?, riguarda a come stava stamattina?» ah quindi se ne accorto che Grazia è giù di morale. «Sì, può essere collegata la cosa... Grazia sa tutto Edo» dissi io accendendo la mia sigaretta.

Lui buttò via il fumo e mi guardò senza dire nulla. «sa del mio aumento di pena è ver?» chiese lui. Io annui in silenzio e finii la sigaretta. 

Ad un tratto gettò la sigaretta a terra e dicendomi «adesso arrivo» , sparì dentro i corridoi delle celle, sapevo che sarebbe andato da lei, ma non sapevo che cosa le avrebbe detto e conoscendo Grazia, comunque non l'avrebbe perdonato subito. 

Sei solo mia- Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora