capitolo 22

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"ma che cazz" mi svegliai perché mi sentii arrivare l'acqua addosso. Mi alzai e subito dopo anche Edoardo. "Buongiorno fiorellini" dopo essermi ripresa, notai di fronte l'ultima persona che mi sarei aspettata qui dentro e subito mi preoccupai. "Anna?" Annastasia era di fronte a noi con un secchio in mano e il suo sorrisino strafottente, ma cosa ci faceva qui? "Amò ma che cazzo ci fai qui?" ci abbracciammo e poi mi disse che era qui perché aveva iniziato un tirocinio per poter lavorare qui, io pensai che avesse avuto questa idea perché ci fossi io qui, ma anche se in parte era così, lei era qui perché ha sempre desiderato fare un lavoro del genere e io ero contenta che finalmente la direttrice dell'ipm gli avesse dato questa possibilità. Edoardo ad un tratto si alzò dal letto e dopo avermi salutato con un bacio sulla guancia, ci disse che sarebbe andato a lavarsi.
Dopo che entrò in bagno e chiuse la porta, Annastasia partì con il suo solito interrogatorio. Cercai di alzarmi per scappare a questa tortura, ma lei mi ritirò sul letto. "No adesso parli, che cazzo mi sono persa?" "Amò mi sa che dobbiamo parlare di un po' di cose che sono successe tutto questo tempo". Iniziai a raccontarle tutto, del nostro primo bacio, della mia prima volta con lui fino ad arrivare al fatto del perché ci avesse trovato a letto insieme. Solo che se lei rimase contenta per me, il problema adesso era un altro e questo problema si chiamava CIRO, come gli e l'avrei dovuto dire, come l'avrebbe presa? Avevo un ansia assurda. "MADO AMO, SONO FELICE CAZZO, CIOE' HAI PERSO LA VERGINITA' CON IL RAGAZZO PIU' BELLO DELL'IPM DOPO CIRO" "non gridare scema che ti può sentire" dissi io mettendole una mano sulla bocca per farla smettere di gridare. "ti prego amò non lo deve sapere nessuno, altrimenti ci separano" lei mi tranquillizzò dicendomi che non l'avrebbe detto assolutamente a nessuno e io mi fidavo di lei, sapevo che non l'avrebbe detto a nessuno. "Va bene dai ma ora cambiamo discorso, con Ciro?" lei arrossì e subito capii che fosse successo qualcosa. "Cosa Ciro" "Non fare la finta tonta, sei arrossita appena l'ho nominato, ti piace??" "No... cioè... si amò basta negarlo, mi piace" io mi misi a saltare felice. "Bhe e cosa è successo con lui?" lei si avvicinò al mio orecchio e a bassa voce mi confessò che avevano dormito insieme e che si erano baciati. "VI SIETE BACIATI??" lo sapevo che poco prima avevo detto a lei che non avrebbe dovuto gridare, ma io ero troppo felice e mi venne spontaneo esultare. 
"Chi è che si è- Ciù ciù?" Ciro entrò nella cella e la prima persona che notò fù Annastasia. "che fai qui?" lo disse con un aria preoccupata ma l'abbracciò. Lei disse che avrebbe iniziato a lavorare qui, Ciro anche se non era contento che stesse qui, annuii sorridendo. Dopo mezz'ora mi notò e notò anche che stavo indossando solo la maglia di Edoardo. "Grazia? Mi spieghi perché stai indossando solo la maglia di quel cazzone di Edoardo?" cazzo e ora cosa dovevo inventarmi. Fortunatamente uscì Edoardo dal bagno e con la scusa che dovevo vestirmi me la svignai insieme ad Annastasia. "Cazzo amò, sono nella merda, cosa cazzo gli dico? Sicuramente dopo mi rifarà la stessa domanda." "La verità" è vero avrei potuto dirgli la verità, solo che non sapevo come l'avrebbe presa. Avevo paura che si sarebbe arrabbiato e non mi avrebbe più parlato.
"Amò una cosa che ho capito di Ciro e che le cose che succedono vuole saperle da te e non dagli altri. Quindi abbi coraggio e vai da lui a dirglielo, nei peggiori dei casi potrebbe farti la ramanzina e tirare le orecchie ad Edoardo." Mi rispose lei ridendo. Dopo che mi preparai uscii dal bagno e trovammo Ciro ed Edoardo che stavano parlando.
Pov Ciro
Appena le ragazze entrarono in bagno, Io vidi Edoardo che continuava a fissare la porta ormai chiusa dove era sparita Grazia. "Uaa Edoá buonasera" "Cirú cre?" "non mi devi dire nulla Edoá" Lui si toccò i capelli e quando lo faceva questo era segno che stava nascondendo qualcosa. Io in realtà già sapevo cosa era successo fra lui e Grazia, ma aspettavo il momento che me lo avrebbero detto loro. Sapevo che prima o poi me lo avrebbero detto e capisco anche che Grazia avrà paura di dirmelo ma non deve perché io lo conoscevo Edoardo e anche se alle volte è un coglione, so che Grazia gli piace veramente. "no che ti dovrei dire?" "nulla dai lascia stare" lui annuì. Grazia dopo aver sentito quello che ha detto Edoardo a Carmela scappò e subito dopo vidi Edoardo correrle dietro. Lì capii che Edoardo ci tiene davvero a Grazia. Aspettai un po' e dopo preso dalla curiosità, andai a vedere dove erano finiti. Li vidi entrare nella cella e dopo sentii chiudere la porta di ferro. Avevo già capito che quando non c'ero io tra loro è successo qualcosa.
Dopo un po' uscirono le ragazze dal bagno e i miei occhi subito furono proiettati su Annastasia. Quella ragazza era bellissima, e io Ciro Ricci mi ero letteralmente invaghito di lei, il problema? È che sono detenuto qui dentro e che faccio parte della camorra e io non voglio che lei faccia parte di tutta questa merda anche se lei ne è consapevole. La prima cosa che feci appena ebbi i giorni di permesso, fu andare da un mio amico che subito mi fece scoprire la verità sul fratello di quella  di Carmela, ma subito dopo, la sera andai a casa mia per vedere lei. Subito dopo il rapimento di Annastasia io chiesi alla mia famiglia di farla vivere da noi, non sarei mai stato tranquillo chiuso qui dentro sapendo che lei fosse in pericolo.
Non penso che mi sia innamorato, ma non riesco a stare più lontano da lei. La notte che stesi a casa mia tra me e lei si creò un atmosfera bellissima al punto di far scattare un bacio bellissimo e da quel bacio che non faccio altro che pensarci.
Comunque adesso torniamo al presente... prima di cena decisi di andare a lavarmi e poi avrei raggiunto gli altri a mensa.
Pov Grazia
Io, Annastasia e Edoardo dopo che Ciro ci disse che ci avrebbe raggiunto dopo la doccia, andammo a mensa perché avevamo una fame da lupi. Andammo a sederci al solito tavolo e fortunatamente in mensa non vidi ne Carmela e ne Viola. "ah tu sei la famosa ciù ciù" gli disse Totò ridendo. "si, sono io tu invece sei il famoso Tonno?" rispose anche lei ridendo.  "Grazia però se dici alle ragazze il mio soprannome io così non rimorchio nessuna" "cretino" dissi io. "sentiamo chi avevi intenzioni di rimorchiare" gli chiese Pino.
"ah bhe, all'inizio Grazia, ma poi ho capito che in realtà le voglio bene come na sor" io gli diedi un bacio sulla guancia e subito dopo dietro di noi sentimmo un "bhe anche perché non ti conviene provarci con lei" Edoardo si appoggiò con le braccia sullo schienale della mia sedia e mi diede un bacio sulla guancia che io ricambiai. "Uaa che ci siamo persi?" disse Totò. "nulla scemo siamo solo amici" "ciù ciù" anche Ciro arrivò dietro di noi e salutò Annastasia. "ma tutti da dietro dovete arrivare e poi io non esisto?" dissi io, lui mi salutò con un bacio sulla guancia e mi disse "certo che esisti ed esisterai sempre per me" Tutti cenammo fra chiacchiere e risate. Dopo cena venni chiamata dalla direttrice e quindi andai nel suo ufficio.
"direttrice mi dica" dissi io in modo gentile ed educato, anche se alle volte mi stava un po' antipatica. "Grazia, so che Annastasia è amica tua, per questo ti devo chiedere la cortesia se puoi farle vedere tu domani i vari luoghi dell' IPM" "certo non ci sono problemi per me". Dopo essere uscita dall'ufficio della direttrice Liz mi accompagnò nella mia cella e trovai Ciro e Annastasia abbracciati. "Scusate disturbo?" "no amò stavo solo salutando Ciro perché è arrivato Pietro a prendermi" "ah va bene, comunque domani mattina verrai a fare il tour IPM con me" dissi io ridendo. "va bene amo" "scusate ma Edo?" chiesi io non vedendolo in cella. Ciro e Annastasia si lanciarono uno sguardo e io capii subito che era andato da Carmela.
"È da lei vero?" Ciro mi guardò e annuì. Annastasia lo sgrido e incrocio le braccia al petto. "tranquilli, alla fine non mi interessa ero solo curiosa e poi sono fidanzati" "pccrè lo so che ti dà fastidio, ma non stare male, lui ci tiene a te e si vede" mi disse Ciro abbracciandomi. "Cì tranquillo, sto bene" loro annuirono. "ragazzi io vado in terrazza, ciao amò ci vediamo domani e salutami Pietro" dissi io salutando Annastasia per poi andare in terrazza. Io non capivo perché era andato da lei, pensavo che dopo quello che era successo, fra noi le cose sarebbero cambiate, ma evidentemente mi sbagliavo. Ora però non volevo pensarci, salii in terrazza e mi accesi una sigaretta.
Notai qualcuno di spalle, non riuscii a capire chi fosse fino a quando non mi avvicinai e capii che si trattava di Carmine. Mi avvicinai a lui e lo salutai, era da tanto che non lo vedevo e sapevo che fra un mese sarebbe nata la bambina. "Carmine, come stai? Che ci fai qui?" Lui si girò "ehi Grazia, io sto bene tu come stai? E comunque stavo fumando tu che ci fai qui?" "anche io sono venuta qui per fumare e poi per non pensare" "e sentiamo cos'è che tortura di pensieri questa testolina?" avevo bisogno di parlare con qualcuno e sapevo che di lui potevo fidarmi e che non avrebbe detto nulla a nessuno. "bhe un deficiente che mi fa credere delle cose ma poi si comporta male" "Conte vero?" io annuì silenziosamente. "ehi Grazia ascolta, io non ho mai sopportato i camorristi, anche se faccio parte di una famiglia camorrista, ma ho capito che Edoardo ci tiene a te e l'ho abbiamo visto tutti oggi pomeriggio quando ti ha seguito" "lo so che ci tiene a me, ma forse non ci tiene nel modo in cui vorrei io e mi sto illudendo inutilmente" "no, lui ci tiene a te proprio nel modo in cui vorresti tu, ma il problema è la differenza di età, almeno qui è così ed è rischioso quindi aspetta di uscire da qui" "ma tu dici che gli piaccio?" "si, a chi non piaci, sei una ragazza fantastica sia internamente che esternamente, se non fossi fidanzato, ce lo avrei fatto un pensierino" "cretino" dissi io spingendolo lievemente dal braccio "però ti ho fatto ridere" Carmine era un amico fantastico e io ero contenta di averlo conosciuto e non vedevo l'ora di battezzare la piccola.
Rimasi a parlare con lui e il tempo volò che non ci rendemmo conto che si era fatto tardissimo. "Carmine io vado che è tardi, altrimenti Ciro se non mi trova mi viene a cercare con il lancia fiamma" "va bene, quando hai bisogno io ci sono" lo ringraziai e dopo averlo salutato tornai in cella. Nel corridoio però sentii delle voci e io mi fermai dietro al muro per ascoltare. Erano Edoardo e Carmela.
"Ho detto che è finita Carmè, lasciami stare è inutile che mi segui" "non può finire così solo per un errore che ho fatto" Edoardo tirò un pugno al muro "No non hai capito un cazzo, tu non hai fatto solo un errore, ma hai fatto tanti errori e peggiori soprattutto quando hai toccato Grazia la prima volta. E io ci sono passato sopra per il bambino, ma adesso basta è finita. Io ovviamente per il bambino ci sarò sempre, ma non per te" in quel momento volevo entrare e dire che il bambino non era il suo e che non doveva prendersi nessuna responsabilità, ma rimasi zitta e continuai ad ascoltare. Quando ascoltai quello che disse Carmela mi bloccai sul posto. "Edoardo ti pentirai della scelta che hai fatto, questa ragazzina ti rovinerà e ti metterà nei quai e io sarò la causa che vi farà separare" "tu non farai proprio un cazzo hai capito" disse Edoardo gridando. "vaffanculo Conte" disse Carmela uscendo dalla cella. Appena uscii si girò verso di me e mi minacciò "te la farò pagare ragazzina del cazzo, te lo giuro su mio figlio" Dopo se ne andò e io capii che forse aveva ragione, non potevo stare con Edoardo lo avrei messo solo nei casini, il problema era che non riuscivo a stare alla larga da lui.
"Pccrè" mi disse lui vedendomi appoggiata al muro. "ehi stai tranquilla, perché non farà nulla" io non avevo paura di lei, ma della legge. "no Edo forse ha ragione, per la legge tu sei troppo grande per me" "Grazia ascolta a me non frega un cazzo di nessuno tanto meno della legge, perché sei mia e se ci separano, sono capace di venirti a trovare in cima al mondo" dopo aver detto queste parole mi baciò e io ricambiai. "pccrè proviamoci, possiamo stare insieme e fare attenzione a non farci sgamare" "ci penso" dissi io. Anche se avevo le idee chiare, avevo paura.
Tornammo in cella e trovammo Ciro seduto sul suo letto con il quaderno dei compiti e le cuffie. "ma che cazz Cirú crè nun staij buon?" gli disse Edoardo ridendo. Effettivamente era strano che stava studiando. "Cretino, stavo studiando perché quella scrofa mi vuole interrogare e prima di uscire di qui voglio prendermi il diploma" io corsi sul letto suo felice. "Amò è una cosa stupenda quello che hai detto" "Lo so, ma voi dove siete stati tutto questo tempo?" chiese lui vedendo l'orario. "bhe io sono stato a parlare con Carmela e grazia non lo so" disse Edoardo. "io sono stata sulla terrazza" "a fare?" chiesero in coro. "a fumare" Ciro scattò e mi guardò. "Grazia ancora? Quante volte ti devo dire che quella merda fa male?" "e se fa male perché tu lo fai? E poi non fumo sempre solo quando sono triste o arrabbiata o quando mi annoio" lui sbuffò e disse "sei una testa di cazzo ma non farti vedere da me perché mi dà fastidio" "vabbè vado a mettermi il pigiama e mi metto a letto altrimenti domani non mi alzo" andai in bagno e misi il mio pigiama.
Dopo uscii dal bagno e mi misi nel letto. "buonanotte ragazzi" "buonanotte pccrè" mi rispose Edoardo. Possibile che Ciro già dormiva? Bha. "Ciro?" "dorme" mi rispose Edoardo "capisco" dissi io. "pccre ti va di dormire con me?" si che mi andava quindi mi alzai e mi misi nel letto vicino a lui. "Si ma solo perché domani ci sta Lino a venirci a svegliare" lui annuì e ci mettemmo uno vicino all'altro. "pccre" mi chiamò lui ad un tratto a bassa voce. "dimmi" dissi io girandomi verso di lui. "perché sei andata a fumare prima?" "perché ero triste" "e come mai?" volevo mentirgli, ma alla fine era inutile e quindi gli dissi le cose così come stavano.
"Ero triste perché quando sono tornata in cella stasera dopo che uscii dall'ufficio della direttrice non ti ho trovato in cella, Ciro e Annastasia mi hanno detto che non c'eri e io subito avevo capito che eri andato da lei e quindi ho pensato che mi avessi preso di nuovo in giro" lui mi guardò e mi disse: "Grazia, non hai capito che tu mi piaci e che non ti prendo in giro? Voglio stare con te sia ora che fuori di qui" io mi accoccolai al suo petto e risposi: "anche io solo che ho paura" "non devi, l'importante è stare attenti" "va bene, solo che a Ciro dobbiamo dirglielo" "si anche se ho paura che mi tiri le palle" e io scoppiai a ridere. "Shhh, dormite" disse Ciro lanciandoci il cuscino addosso. "Edo gli e lo diciamo ora?" dissi io a bassa voce per non farmi sentire da Ciro. Lui annuì e chiamammo Ciro.
"Cirú svegliati un attimo ti dobbiamo dire una cosa importante" lui con foce assonnata e lamentandosi disse "che volete? Me la dite domani durmit" Edoardo allora parlo a raffica "io e grazia abbiamo deciso di metterci insieme" silenzio tombale, quello nemmeno ci aveva sentito secondo me. "Cirù hai capito?" "mmm" disse lui ma non ci credeva nessuno. "lo abbiamo anche fatto" disse allora Edoardo. "bravi... no aspe cosa?" disse lui alzandosi. "cosa avete fatto voi due?" "bhe sai... quello che fanno un ragazzo e una ragazza insieme" dissi io imbarazzata. "veramente? Edoá non giocare con Grazia che ti stacco le palle e ci gioco a pallone" disse lui minacciandolo. Il problema era che lo avrebbe fatto veramente. "Cirú puoi stare tranquillo perché io ci tengo veramente a lei. Ciro sbadiglio segno che aveva sonno. "va bene ti credo ora durmit Ca' i teng suonn" disse e si rimise nel letto. "siete stupidi tutti e due" dissi io. Ciro si affaccio sotto con la testa e mi disse: "zitta tu disgraziata che poi parliamo ora duorm" sono due pazzi che un giorno si scannano e l'altro si vogliono bene e io amo entrambi questi due pazzi.
Durante la notte
Mi alzai perché ebbi un conato di vomito, subito mi alzai dal letto e corsi in bagno. Mi piegai sul vaso e vomitai. Dopo un po' mi sentii temere i capelli e una mano calda sulla schiena. "pccre crè mi hai fatto preoccupare. Era Edoardo che si era svegliato per colpa mia. "nulla Edo tranquillo torna a dormire, ho solo un po' di mal di pancia" dissi io per tranquillizzarlo. "ora tutto apposto?" mi chiese lui. "si tutto apposto mi lavo i denti e ti raggiungo" "no dai ti aspetto" disse lui. Dopo essermi lavati i denti Edoardo mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte. "cazzo Grazia ma tu scotti" no non poteva essere che avevo la febbre. "Edo allora è meglio se dormo nel mio letto, non voglio mischiarti la febbre" "no non mi interessa, dormi con me e basta e domani mattina andiamo in infermeria e misuriamo la febbre. "va bene dai dormiamo, notte" "notte piccola" mi diede un bacio a stampo e ci addormentammo sperando  che non mi sarei di nuovo alzata per vomitare.

Sei solo mia- Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora