capitolo 3

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“svegliaaa” cazzo anche in prigione ci deve essere gente che deve rompere il cazzo per farci alzare? Mi resi conto che a gridare fosse Beppe, cercai di alzarmi ma avevo un peso sui miei fianchi, mi girai e lo vidi. Edoardo, mentre dormiva, era bellissimo sembrava un angelo. Ancora avevo in mente le sue parole che mi disse prima di dormire. “ci siamo io e Ciro” ma ci sarebbe stato davvero per me? Anche se non mi conosceva?.

A svegliarmi dai miei pensieri fu la paura di essere sgamati a dormire con Edo e non volevo creare problemi. Decisi di svegliarlo, ma non si svegliava.
“Edoardo alzati? Sta per passare Beppe muoviti” niente da fare, nonostante io lo stessi strattonando non si alzava.

Mi venne in mente un idea crudele, ma molto probabilmente avrebbe funzionato. Andai in bagno e trovai un bicchiere, lo riempii di acqua fredda e andai vicino al letto dove dormiva Edoardo con l’idea di lanciarglielo addosso, ma lo stronzo fece in tempo a togliermi il bicchiere dalle mani e me lo lanciò lui addosso. Io imprecai e lo stronzo si mise a ridere di gusto. Questa me la paghi caro Edoardo Conte.

“ahahah sei buffa con i capelli bagnati” vi giuro che in quel momento avevo voglia di strozzarlo. “ma quanto sei spiritoso stamattina, io ero già vestita e mai come stamattina mi ero truccata” “poverina la bimba” continuó lui ridendo. Siccome avevamo già fatto tardi e non volevo rimanere senza colazione, decisi di prendere la prima felpa che mi capitò a tiro di Ciro, tanto non si sarebbe arrabbiato, era grande rispetto alla mia altezza, perché mi arrivava fino alle ginocchia ero bassa si.

Nel frattempo Edoardo era appoggiato a petto nudo sullo stipite della porta del bagno che mi squadrava dalla testa ai piedi e rideva, che aveva da ridere bho… Dopo che il signorino si degno di uscire dal bagno, ci recammo a mensa per fare colazione. Ciro e gli altri erano già lì a mangiare e appena entrai mi squadrarono con una faccia scioccata… capivo che la mattina ero messa peggio del solito, ma addirittura a guardarmi così? Bho chi li capiva i maschi.

Dopo aver preso il vassoio, mi avvicinai al tavolo di Ciro e mi sedetti. “Buongiorno, dormito bene con Edoardo?” mi sussurrò Ciro con il suo solito sorrisetto fastidioso sulle labbra. Io diventai rossa e gli sorrisi. Stavamo tutti seduti a mangiare, fino a quando al nostro tavolo non si sedettero due ragazze: una diede un bacio a Ciro e l’altra ad Edoardo.

Io continuavo a mangiare, senza fregarmene nulla, avevo troppa fame.
“Tu, alzati quello è il mio posto” chi cazzo si credeva di essere questa? Bha stavo prima io. “Viola, siediti da un'altra parte ci sono tanti posti” disse Ciro a colei che a quanto pare si chiami Viola, mi stava già sul cazzo. “Ma che cazzo ci fai con la felpa del mio ragazzo?” eccone un'altra, che si mette a gridare di prima mattina, ma che cazzo vogliono stamattina.

Io non capivo però a cosa si riferisse fino a quando collegai le cose…
Cazzo! Non poteva essere vero. “Ciro…” chiamai il mio migliore amico a bassa voce per non farmi sentire da nessuno e abbastanza in imbarazzo. “dimmi” mi rispose lui sempre a bassa voce  “non è tua questa felpa vero?” lui mi guardò e si mise a ridere, che cazzo tutti a ridere stamattina, ho per caso scritto gioconda in fronte?. “no amò non è mia, è di Edoardo” ecco fatta la figura di merda, ed ecco perché quello stronzo rideva stamattina e si spiegano anche gli sguardi... e mo chi cazzo la vuole sentire a questa?.

Fortunatamente intervenne Edoardo “Carmé, gli e l’ho prestata io perché aveva freddo, mentre stavamo venendo qui” lei subito rispose incazzata “se la deve togliere, a me non mi hai mai prestato una tua felpa quando avevo freddo perché a questa bambinetta si?” che nervoso questa, io potrei anche essere una bambinetta ma lei è proprio una rompi coglioni.

“Scusate vado al bagno” decisi di allontanarmi prima che avrei litigato con queste, mi stavano sul cazzo e none sopportavo. Mi chiedo cosa trovano in loro Edoardo e Ciro. È vero che alle volte per i maschi ogni buco è galleria, basta che respiri.
Mi alzai per andare in bagno e nel frattempo pensai ad Edoardo, se è fidanzato, perché non mi ha detto nulla quando si è messo a dormire con me? E poi se sapeva che la felpa è la sua, perché non mi ha detto nulla? Arrivai al bagno e mi lavai la faccia, troppi problemi già a prima mattina, e già ne avevo altri in mente  ora mancavano solo queste due a rompere i coglioni.

Sei solo mia- Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora