capitolo 6

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Dopo la doccia andai in cella e trovai Edoardo e Ciro che stavano parlando, solo che Ciro sembrava abbastanza nervoso, che era successo ora? Possibile che ci dovevano essere sempre problemi?
“Hei ragazzi, che è successo?” chiesi io sedendomi vicino ad Edoardo. Ciro aveva ancora la testa abbassata e stringeva i pugni. “nulla che ti riguardi Grazia fatti i cazzi tuoi” che era successo? Era la prima volta che Ciro si rivolgeva in questo modo a me, nemmeno da piccoli l’aveva mai fatto. Decisi di lasciare perdere e me ne uscì dalla cella, se sarei stata lì avremmo litigato ed era l’ultima cosa che volevo. Mentre uscivo però sentii Edoardo “Ciro sei un coglione, lei non c’entra un cazzo con i tuoi problemi, non la puoi trattare male non se lo merita” fu l’unica cosa che sentii perché poi uscii fuori a fumare. Fumavo solo quando ero nervosa, infatti non avevo il vizio, solo che ora era uno di quei momenti che ne avevo voglia. Quando uscii fuori vidi un ragazzo appoggiato alla colonna che mi stava guardando.
“che hai da guardare, non hai mai visto una ragazza fumare?” chiesi io incazzata nera. Lui in tutta risposta si avvicinò a me e si appoggiò al muretto. “Sei Grazia vero?” come faceva a conoscermi, possibile che io non lo avevo visto? “si sono io, tu chi sei? Come fai a conoscermi?” assomigliava a qualcuno che avevo già visto, ma chi? “Piacere, sono Carmine di Salvo” di Salvo, ancora non mi diceva nulla. Rimasi a parlare con Carmine e si riscopri che era un bravo ragazzo, mi raccontò anche che aveva una fidanzata fuori di qui e spettavano una bambina. Dopo che finì la sigaretta, ritornai in cella, ma trovai solo Edoardo, Ciro dove era andato a finire?
“Edo, scusa ma Ciro?” lui mi guardò e mi disse: “pccré è in bagno, ma appena esce ti deve dire una cosa, io vi lascio soli, appena avete fatto torno” dopo che Edoardo uscì aspettai Ciro affacciata alla finestra, che voleva dirmi? Che cosa succedeva?
“Grazia?” senti la voce di Ciro e mi girai. “Dimmi” lui si sedette e mi fece segno di sedermi anche io, così feci. “Grazia, devo dirti una cosa, ma promettimi che stai buona e che non ti incazzi” perché mi diceva così, era qualcosa di grave. “te lo prometto”. “è venuto Pietro ieri ai colloqui” “stavano i colloqui ieri?” chiesi io, perché Annastasia non era venuta? Mi odiava vero? “si, ma fammi finire di parlare” “si scusa” “ecco…allora stavo dicendo, ieri è venuto Pietro e mi ha detto una cosa” “Cosa?” chiesi io preoccupata, mi stava mettendo ansia. “Riguarda la tua migliore amica” che cazzo aveva fatto ora Annastasia e cosa c’entrava Pietro con lei? Nemmeno la conosceva dovevo andare affondo con questa storia. “Vai avanti Ciro che c’entra la mia migliore amica con tuo fratello?” “La tua migliore amica, a quanto pare, ha conosciuto mio fratello” eh sì grazie Ciro non ci ero arrivata “si grazie al cazzo, ma come? Perché?” "mentre Pietro spacciava a Secondigliano, ha visto questa ragazza che era ubriaca fradicia e cercava passaggio sulla strada, il giorno dopo la stessa ragazza, è andata da Pietro e gli ha chiesto della cocaina, Grazia quella ragazza era Annastasia la tua migliore amica” io mi alzai di corsa, non poteva essere, la mia migliore amica odiava quella merda, no! Non poteva essere. “Ciro dimmi che siete sicuri che sia lei?” chiesi io in lacrime, avevo bisogno delle cazzo delle prove che fosse lei, non poteva essere vero.
“Grazia guarda qui” disse lui mostrandomi delle foto, dove stava Annastasia, dove beveva, dove si baciava con un ragazzo e dove comprava quella merda… allora era vero, era lei non potevo crederci questo era un cazzo di incubo. “voglio andare da lei Ciro, voglio vederla” “Grazia” “GRAZIA UN CAZZO VOGLIO ANDARE DA LEI, VOGLIO PARLARE CON LEI” urlai io ormai in lacrime mentre tiravo i pugni sul petto di Ciro. Lui mi bloccò o polsi e mi strinse a sé. “ei piccola, tranquilla la prossima settimana ci saranno i colloqui, potrai parlare con lei, ma adesso sta calma ti prego, non agitarti può farti male” “Non ce la faccio, ho bisogno di sapere che sta bene” dissi io asciugandomi le lacrime. Ciro si alzò e andò nel bagno, dopo di che portò in cella con se i nostri cellulari che avevamo nascosto li. “Scrivile” “Ciro sei pazzo, a quest’ora potrebbero sgamarci, e lei la notte dorme” almeno una volta era così, visto che ora esce la notte e va a prendere cocaina. “Aggiungila nel gruppo nostro” sì noi avevamo un gruppo, dove scrivevamo soltanto la notte, dopo che chiudevano le nostre celle e quando rimaneva Lino di guardia. Decisi di seguire il consiglio di Ciro e aggiungerla sul gruppo e dopo averle scritto un messaggio che la notte le avrei parlato, diedi il Cell a Ciro e lo nascose di nuovo.
“Va bene ora?” “si va meglio” dissi io abbracciandolo e rimanemmo così per un po’. “Scusa per prima, pccrè non volevo trattarti così, ma ho i miei problemi per la testa e dopo aver saputo anche questo sono esploso, perché ciò che succede a te o chi ti sta intorno, mi riguarda, ti voglio bene Cor Mij” “Tranquillo Cirú, anche io ti voglio bene tantissimo”. Dopo un po’ vedemmo la cella aprirsi, era Lino con i vassoi. Ma Edoardo? Che fine aveva fatto? Pensai preoccupata.
“Visto che non siete venuti a mensa ve l’ho portata qui, ma Conte?” e bho me lo stavo chiedendo anche io. “Sono qui” disse Edoardo arrivando di corsa nella cella. “Conte Ma ca’ cazzo fai? Lo saje ca’ nun puo’ ascì quando te pare e piace?” Disse Lino verso Edoardo incazzato. “e jà Linu sono andato a fumare” “Stu scem” rispose Lino e gli diede uno schiaffo dietro al collo. Dopo che se ne andò Lino, io Edoardo e Ciro ci mettemmo a mangiare tranquilli mentre parlavamo e scherzavamo fra di noi.
“Edoá ma quel disegno?” disse Ciro ad un tratto, mi girai anche io e notai appeso sull’armadietto di Edoardo il disegno che avevo fatto io, subito mi spuntò un sorriso sulle labbra e abbracciai Edoardo, lui all’inizio fu preso alla sprovvista, ma poi ricambio il mio abbraccio. “uee Ca’ Ng stong ij, che succede qua?” disse Ciro. Edoardo come se nulla fosse, disse: “ti piace Cirú lo ha fatto Grazia per me” io diventai rossa e volevo sprofondare. “che succede fra voi due?” chiese Ciro ad Edoardo. “nulla Cirú siamo solo amici, lei è piccolina per me, è come una sorellina” Le sue parole mi fecero male, ma alla fine era vero, ero piccola per lui e non poteva esserci nulla tra noi. “ue Amò tutto bene?” “si, sono solo stanca vorrei dormire scusate” Ciro ed Edoardo si guardarono negli occhi e poi annuirono. Dopo mi andai a mettere il pigiama e mi misi nel letto, subito dopo senti anche Edoardo e Ciro che si misero nei loro letti. Io cercai di non pensare a nulla e mi addormentai.
Durante la notte
“Annastasiaaa, nooo,  per favore lasciatela stare, prendete me al suo posto, lei no vi prego non c’entra nulla” mi Svegliai tutta sudata e di fronte mi trovai Edoardo e Ciro che mi guardavano preoccupata. “Grazia, Amò hai fatto un incubo, urlavi e ti agitavi nel letto” io mi lanciai fra le loro braccia e gli abbracciai entrambi. “si, ma ora è passato, scusate se vi ho svegliato non volevo” “ma che scherzi tranquilla” disse Edo dandomi un bacio in testa. “vuoi che dorma io o Ciro vicino a te?” “io annuì” Ciro si alzò e disse ad Edoardo: “edoá dormici tu, sta più tranquilla” “no cirú è la tua migliore amica” ora si dovevano mettere a litigare? “Dormite tutti e due con me?” loro mi guardarono stupiti e annuirono. “pccrè non entriamo” “avvicina il letto di Edo. Avvicinarono il letto e ci mettemmo tutti e tre nel letto, solo che io non riuscì a prendere sonno, avevo Ciro ed Edoardo abbracciati a me e io mi sentivo al sicuro, solo che non riuscivo più a dormire. Che cosa ho sognato? Senti Ciro che si era addormentato, “Edo?” dissi io a bassa voce per non svegliare Ciro “dimmi” anche lui non dormiva. “non dormi?” “no, non riesco a prendere sonno, troppi pensieri e tu perché non dormi?” “non riesco a dormire nemmeno io, Edo ma per caso mi puoi dire cosa dicevo nel sonno?” “Gridavi il nome di Annastasia, poi continuavi a dire lasciatela stare e prendete me… cosa hai sognato pccrè?” “non ricordo di preciso, ma ora non voglio pensarci” “Edo… mi abbracci” lui si girò verso di me e mi guardò. Forse avevo esagerato a chiederglielo, troppa confidenza. “Certo, pccrè vien Ca’”mi abbracciò e mi accoccolai sul suo petto, nel frattempo anche Ciro era abbracciato a me, perché avevo il suo braccio sul mio fianco. Ero felice, avevo il mio migliore amico e adesso avevo incontrato anche Edoardo.

Pov Edoardo
Stavo dormendo, quando sentii Grazia agitarsi nel sonno, cercai di svegliarla ma non si svegliava, si agitava sempre di più. Ad un tratto vidi scendere anche Ciro dal suo letto e cercò di svegliare anche lui Grazia e così si svegliò, tutta sudata e spaventata, avrà fatto qualche incubo pensai. Dopo un po’ gli chiedemmo se avrebbe voluto che uno di noi dormissimo con lei, sperai che avrebbe scelto me, ma con mia sorpresa quando vide che io e Ciro stavamo per litigare ci propose ad entrambi di dormire con lei.
Non ce lo facemmo ripetere due volte che, ci stendemmo e l’abbracciammo, solo che non riuscivo a chiudere occhio e quando mi senti chiamare dalla sua voce, notai che nemmeno lei riusciva a dormire. “Edo… mi abbracci?” Fu con quelle due paroline e quella domanda che mi ritrovai a sorridere come un cretino. Che mi stava succedendo? Non è che provavo attrazioni per Grazia? Non potevo era piccola e non potevo metterci nei casini. Decisi di abbracciarla e la strinsi forte a me. “Ti voglio bene Grazia” gli sussurrai all’orecchio “o forse mi piaci” continuai, tanto dormiva e sapevo che non mi avesse sentito. Ma se è vero? Se mi inizia a piacere? Sono fottuto.

Pov Grazia
“Ti voglio bene Grazia, o forse mi piaci” furono quelle parole che mi fecero sorridere e dormire fra le sue braccia. Forse anche tu mi piaci Edoardo conte e questo è un cazzo di problema. Pensai e chiusi gli occhi.
addormentandomi.

Sei solo mia- Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora