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“Tutti i bambini crescono, meno uno. Sanno subito che crescono, e Wendy lo seppe così. Un giorno, quando aveva tre anni, e stava giocando in giardino, colse un fiore e corse da sua madre. Doveva avere un aspetto delizioso, perché la signora Darling si mise una mano sul cuore ed esclamò, -Oh, perché non puoi rimanere sempre così!- Questo fu quanto passò fra di loro circa l’argomento, ma da allora Wendy seppe che avrebbe dovuto crescere. Tu sai questo quando hai due anni. Due anni sono l’inizio della fine.”

Zayn si strinse maggiormente al corpo di Niall e affondò il volto nel suo collo, stringendo tra le dita la seta sottile della sua maglia bianca, respirando lentamente quel profumo dolciastro che invadeva la pelle del fratello. Occhi nocciola alzò leggermente lo sguardo verso Harry, osservando come pian piano si stesse lasciando andare alle mani, calde e morbide, di Louis tra i suoi ricci color cioccolato. Era raro vedere Harry fidarsi delle persone, ma Louis, non per questo, si dava pervinto nel cercare un contatto con il fratello. D'altrondo canto Zayn non era mai stato simile ai suoi fratelli, per essere più corretti; fratellastri.
Zayn non aveva nessun legame di sangue con il restante della famiglia, ma questo non importava né a Louis, né a tutti i suoi fratellastri.
Niall nacque prematuro di un mese a causa di alcune problematiche durante la gravidanza e il bimbo dovette ricevere delle trasfusioni di sangue, scoprendo che Edward, il padre di Louis, Harry e Liam, non era il suo vero padre; questo comportò a diverse liti tra i due adulti che durarono tre anni, poi la madre se ne andò di casa, scomparendo per sempre dalle vite dei suoi figli a causa del rapporto ingestibile con suo marito e i suoi costanti maltrattamenti verso Niall.
Dopo un anno, Edward si ri-sposò con una donna vedova di guerra e con un figlio di tre anni, Zayn. Ma l'uomo amorevole e perfetto padre di famiglia non esisteva più da quando sua moglie abbandonò la sua famiglia, facendolo diventare violento e pericoloso con i suoi figli e con la sua nuova moglie ed il suo bambino.

"ehi, a che pensi?" chiese Louis in un sottile bisbiglio verso Zayn, non volendo svegliare Harry, Niall e Liam che dormivano beatamente sul letto del biondino. Zayn scosse il capo con velocità e portò lo sguardo sul fratello maggiore

"che non è giusto" proclamò. Louis si accigliò a quella risposta e lo guardò in cenno di continuare

"non è giusto tutto questo. Non potevamo essere... Normali?" quelle parole macerarono il cuore di Louis come fosse steppaglia, ma non poteva che compatire il sentimento di Zayn... Anche lui, da più piccolo, si era posto questa domanda e solo dopo anni si era riuscito a dare una risposta

"cos'è la normalità per te?" gli chiese il maggiore. Zayn stentò un attimo a rispondere, cercando di metabolizzare la domanda

"non lo so, credo qualcosa di felice.... Una famiglia felice" pronunciò con voce sottile il ragazzino, sfiorando con la punta delle dita l'acute di Liam

"con qualcuno che ci ami" concluse a stento il mulatto. Louis puntò lo sguardo sul fratello minore e lo guardò mentre accarezzava la guancia di Liam, sfiorandogli le gote paonazze.

"pensi di non essere amato?" chiese con voce sottile occhi azzurri. Zayn alzò lo sguardo e lo puntò verso il fratello.
Azzurro nel marrore, marrone nell, azzurro.

"si che lo sono..." il minore si bloccò e abbassò lo sguardo istintivamente

"ma?" chiese Louis. Zayn prese un grande respiro e lasciò ricadere sul suo volto una piccola e sottile lacrima.

"ma... Certe volte vorrei solo che lei fosse qui" sussurrò il ragazzino riferendosi a sua madre, l'unica persona che li abbia mai amati indipendentemente da ogni loro pregiudizio.

"vederla, toccarla o solamente sentire quel calore..." sussurrò Zayn mantenendo a stento lo sguardo con Louis.

"mi dispiace." pronunciò a denti stretti il maggiore, sfiorando con le dita la pelle candida di Niall

"di cosa?" chiese il mulatto. Louis prese un grande respiro

"se solo avessi parlato di ciò che accadeva a casa...
Mi dispiace, zayn; pensavo che con il vostro l'arrivo Edward tornasse in se, ma ho solo peggiorato tutto." zayn lo guardò e per la prima volta notò quanto fosse vulnerabile ai ricordi del passato. Forse quel passato non era veramente risolto.

"no tato, non è colpa tua... Come potevi sapere cosa sarebbe succeso" quel nomignolo fa sorridere leggermente il maggiore, ricordando come i primi tempi avesse difficoltà a pronunciare il suo nome e ne creò uno nuovo, contaggiando anche i più grandi.

"sai, mi ricordo quando sei arrivato a casa; eri così piccolo che faticavi solo a parlare..." Louis si fermò un attimo e ridacchiò

"subito ti sei fiondato su di me e mi hai guardato con quegli occhioni... Lì ho capito che avresti invaso il mio cuore" si confidò il maggiore.

"Lou" lo chiamò il minore. Louis alzò lo sguardo e lo puntò a fatica verso il ragazzo

"se essere normali avrebbe comportato non far parte di questa famiglia; stare senza te e gli altri, preferisco di gran lunga essere diverso." quelle parole scaldano il cuore di Louis, facendolo sorridere ampiamente.

"vieni qui, Zee" lo chiamò il maggiore con un nomignolo. Zayn eseguì il comando e poggiò il capo sulla spalla del fratello, appoggiando il corpo sopra di lui

"ti amo" gli confidò il maggiore. Zayn sorrise e gli lasciò un sottile bacio sulle labbra, rammaricando quei ricordi colmi di dolore e di amore.
Louis ricordò in un sottile attimo quegli occhi grandi color cioccolata su un corpo gracile e minuto di un bambino di tre anni: Zayn. Ricordò quei sottili baci come fossero oro e quelle manine stringere il suo volto, toccandolo e ridendo a causa delle facce buffe di occhi azzurri. Ricordò come il bimbo toccava i ricci di Harry ed osservava quegli smeraldi, bramandoli per minuti interi. Ricordò come si avvicinasse a Niall incuriusito da quei grandi occhi azzurri socchiusi in due fessure a causa di una risata contagiosa. Ricordò come cadeva nelle braccia di Liam e di come legasse le dita tra le ciocche del fratello, facendolo lamentare per alcuni strattoni troppo forti. Ricordò come quel piccolo bimbo lo avesse messo a dura prova, facendologli addirittura imparare una nuova lingua pur di comunicare con lui e di quanti libri di favole abbia dovuto comprare pur di fargli capire a pieno l'inglese. Ricordò le notti insogne pur di proterlo, di proteggere tutti. Ricordò ciò che ha amato e che ama tutt'ora.

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