~31 Part. 3~

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Mamuel camminava nervoso per l'atrio di casa componendo per l'ennesima volta il numero di William, ricevendo come risposta la sua segreteria telefonica.

"lo ammazzo! Giuro che questa volta me lo porto sulle ginocchia! Non mi porta quanti anni ha! Non lo faccio sedere per tre mesi!" urlò nervoso dopo l'ennesimo messaggio mandato a vuoto.
Nel frattempo, William, parlava con Zack seduto ad un tavolino di un bar

"hai idea di altri posti in cui potremmo guardare?" Zack scosse il capo e portò una mano fra i capelli rossi, facendo scoccare la lingua contro il palato rosato.

"io-" il ragazzo venne bloccato dalla voce di un cameriere.

"pronti ad ordinare?" chiese il ragazzo con faccia scocciata, sbuffando ampiamente. William alzò gli occhi alla maleducazione del ragazzetto davanti a lui ed osservò il roscio portare lo sguardo sui vari drink alcolici.

"prendo un-" Zack venne bloccato per l'ennesima volta.

"lui prende un latte al cioccolato caldo ed una tartina alla frutta, mentre oer me un caffè macchiato caldo." ordinò William, facendo stizzire il ragazzino davanti a lui, il quale cercò di contraddirlo

"in realtà io-" Zack fu bloccato nuovamente da William che, con voce dura, ribattè

"grazie" esclamò lasciando andare il cameriere.

"perché?!" gli chiese alterato Zack, incrociando le braccia al petto con sfida, ringhiando leggermente.
Era stanco e spossato, William lo sapeva e riconosceva quei gesti di nervosismo come capricci di un bambino stanco.

"sono le undici del mattino e già sei brillo, non ti permetto di ubriacarti" si impose occhi grigi mantenendo il punto

"non me lo permetti? Ma chi ti credi di essere?" quasi urlò il roscio, furioso da quei confini che William gli stava imponendo senza nessun titolo.
Occhi grigi sospirò e portò una mano a stringere le meningi, stremato più che mai da quel ragazzino cocciuto e fintroppo convinto della sua indipendenza.

"ho usato il termine sbagliato, scusa" borbottò il maggiore cercando di calmare il più piccolo, mettendo le mani avanti per non agitarlo fintroppo.

"volevo dire: non è il caso di assumere alcol in questo momento, non trovi?" cercò di mantenere la calma occhi grigi, facendo sbuffare il ragazzino.
Oh, se solo avesse potuto se lo sarebbe già stesso sulle sue gambe.

"mangia un pochino e vedrai che andrà meglio" cambiò tono William, cercando di imitare Manuel il più possibile.
Zack annuì con occhi al cielo e appena arrivò il loro ordine, il suo stomaco si fece sentire e si affrettò a mangiucchiare la piccola tartina, bevendo il latte al cioccolato.

"scusa per prima, non dovevo alterarmi." si scusò il roscio, girando con un bastoncino in plastica il suo latte. William sospirò e gli sorrise scompigliandogli i folti capelli rossi.

"non ti preoccupare, è normale che tu sia nervoso. La situazione non è delle migliori" lo scusò bevendo il suo caffè.

"parlando di sta mattina.." aprì il discorso occhi grigi, sistemando i capelli neri, lisci e scoccando la lingua contro il palato, osservando attentamente i colori limpidi del ragazzino, cadendoci dentro.

"mi dispiace di aver rotto la cornice. È che mi hai spaventato." bofonchiò il roscio sbattendo le lunghe ciglia chiare, curve.
William gli sorrise intenerito da quegli occhi da cucciolo e dal labbro leggermente sporgente.

"non era nulla di prezioso, si ricompra." gli spiegò con voce pacata, giostrando fra le dita un cucchiaino in ferro, piccolo e storto.

"in realtà volevo parlare di questa cosa fra te e Niall" il roscio si irrigidì e senza rendersene conto abbassò lo sguardo

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