~28 Part 3~

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Harry si stropicciò gli occhi chiari ed osservò il letto vuoto su cui si era svegliato, iniziando ad andare nel panico. Annaspò con il respirò e si alzò di scatto iniziando a correre per il corridoio del piano superiore, aprendo ogni porta della camera dei suoi fratelli, cercandoli con le lacrime agli occhi. Scese velocemente le scale, inciampando su qualche scalino, e controllò il piano inferiore, bloccandosi di scatto nel vedere la sua famiglia al completo seduta al tavolo della cucina intenta a chiacchierare.
Il riccio li osservò spaesato, facendo raffreddare i piedi nudi contro il parquet scuro.

"ehi piccino" lo chiamò William avvicinandosi cautmente alla figura del fratello, ma la velocità aumentò non appena si accorse di quelle poche lacrime che gli rigavano il viso, ancora nitide sulla sua pelle.

"che succede?" gli chiese occhi grigi con preoccupazione, afferrando gli il volto rossastro fra le mani grossolane. I presenti puntarono lo sguardo sul ragazzo e si avvicinarono cauti, dandogli i propri spazi.
Harry si morse il labbro e scoppiò a piangere affondando il volto contro la camicia bianca di William, facendo sì che il maggiore lo prendesse in braccio, cullandolo leggermente.

"Haz, amore" lo chiamò Louis avvicinandosi ai due rafazzi, afferrando il riccio fra le sue braccia, sedendosi su di una sedia con il fratello ancira ben saldo a se.

"no-n c'era ness-nessuno" borbottò contro il collo del fratello. Louis sospirò e pian piano gli asciugò le lacrime

"non ce ne andiamo" scandì bene quella frase, Louis.
Harry non proclamò risposta, si limitò a socchiudere gli occhi ed a stringersi al maggiore, il quale osservava Manuel, William e Liam con occhi torvi, sapendo che quello sarebbe stato solo l'inizio dell'inferno.
Manuel sospirò e versò il thè nelle varie tazze, porgendo l'infuso ai suoi figli, portando ben seduto su di sé Niall, baciandogli il capo.

"Hazzy tu lo vuoi?" gli chiese Liam notando come Manuel non gli avesse dato una tazza. Il riccio annuì e Liam gli porgette la sua tazza, prendendone una nuova e versandosi il restante del thè caldo.

"posso prendere i biscotti?" Zayn borbottò quella domanda con voce sottile, notando come l'atmosfera, dopo l'arrivo di Harry, fosse diventata più tesa, quasi rigida.

"si, fai pure" gli concesse William. Zayn si alzò ed aprì la credenza in punta di piedi, bloccandosi non appena si accorse delle numerose valige presenti nell'atrio principale.

"e quelle?" chiese portando lo sguardo sui suoi familiari, guardandoli curioso. Manuel posò la tazza sul tavolino e scrutò ognuno dei suoi figli, soffermandosi per un breve attimo sui grandi occhi verdi di Harry.

"io e William ci trasferiamo qui per un tempo indeterminato" affermò schietto facendo bloccare i più piccoli, i quali si guardarono confusi. Niall abbassò lo sguardo e posò la tazza affianco a quella del padre, volendo scendere da quella posizione, ma Manuel non glielo permise, afferrando gli il volto con schiettezza.

"non ci pensare neanche, Niall.
Siamo una famiglia e fra famigliari ci si parla; se ti gira qualcosa per la testa devi dirlo" il biondo abbassò il capo morbido e portò la felpa verde a coprirgli gli occhi lamguidi

"mi d-dispiace" borbottò iniziando a singhiozzare, nascondendosi fra il tessuto della sua felpa. Un senso di colpa gli invase il corpo al pensiero netto di aver causato lui quella situazione.
Manuel non disse niente e tantomeno lo toccò.

"è colpa mia?" chiese Niall abbassando leggermente la felpa per guardare le figure dei suoi fratelli.
Manuel sospirò e gli aprì la cerniera, asciugandosi il volto rossastro e porgendogli un fazzoletto

"devo essere sincero? Non pienamente" gli spiegò con precisione, accarezzandogli la schiena.

"non posso negare che tu abbia contribuito molto, ma comunque ci siamo dentro tutti quanti. Hai solo velocizzato i tempi" gli spiegò non volendo illuderlo di menzogne. Niall singhiozzò sentendo gli sguardi della sua famiglia perferarlo

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