~28 Part. 2~

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"oowh! Mollusco idiota! Hai detto che Peter Pan ha scacciato Trilli?"

Manuel si sedette sul divano del suo appartamento e chiuse gli occhi, sentendo il cuore spezzarsi e le lacrime prendere il sopravvento. Portò una mano al petto ed iniziò a piangere fra il silenzio ampio della sua casa, cercando di togliersi dalla mente i segni grossolani sul corpo di suo figlio, cercando di non colpevolizarsi, ma il suo pianto non poteva che aumentare pensiero dopo pensiero. Pianse con forza, non cercando neanche per un secondo di trattenere i singhiozzi e gli urli ciclopici, riducendosi ad uno straccio. Ebbe la forza di smettere solo dopo svariate ore, decidendo di dover cenare e di doversi dare una ripulita, ma nulla di tutto ciò avvenne: si chiuse nella sua stanza da letto e dormì, dormì fino a tarda mattinata, concependo una decisione che sorprese Louis.

"vengo a vivere da voi" esclamò Manuel davanti gli occhi di Louis, facendolo bloccare di scatto

"in che senso?" chiese perplesso il minore, osservando William al suo fianco.

"nel senso che mi trasferisco qui. E sinceramente non so perché non lo abbia fatto prima." esclamò Manuel battendo la mano sulla coscia per indicare ad occhi azzurri di sedersi su di sé.
Louis scosse il capo ed obbedì al gesto, lasciandosi coccolare

"ti stai distruggendo, Louis. Hai bisogno di una mano ed io sono qui per questo" gli spiegò occhi verdi accarezzandogli il fianco e baciandogli il volto candido.

"hai ragione" sussurrò Louis posando il capo sulla spalla del padre.
William li osservò curioso e si sistemò meglio sul divano

"scusate, ma io che ci faccio qui?" chiese William guardando l'orologio situato sul suo polso.
Manuel alzò gli occhi all'impazienza del figlio

"sei qui perché anche tu ti trasferisci" William sgranò gli occhi a tale affermazione e si mise in difensiva

"non se ne parla proprio."affermò andando contro Manuel, il quelle alzò le sopracciglia e guardò serio il figlio

"abbassa il tono della voce, William" lo riprese occhi verdi con voce bassa.
William sprofondò contro i sedili del divano ed osservò la figura del padre con rispetto.

"dicevo: voglio controllarvi tutti quanti con maggiore attenzione. Quindi, William, mi serviresti, per un periodo, qui a casa" pronunciò Manuel invitando il ragazzo a sedersi vicino a lui, cosa che fece

"e come faccio con il lavoro? Da qui mi toccherà uscire un' ora ora prima!" esclamò William in uno sbuffo, sapendo già che quella non fosse una proposta, ma una decisione e che Manuel, in queste situazioni, non era solito cambiare idea.

"vuol dire che uscirai prima" affermò alzandogli il volto con due dita

"per favore" pronunciò Manuel cercando di fargli capire quanto fosse spaventato da quella situazione e che cercava solo di proteggerli.
William annuì e posò il capo contro la spalla del padre, lasciandosi stringere per attimi interi.

"papà? Will?" li chiamò, curioso, Zayn, sorpreso della figura dei suoi familiari

"che ci fate qui?" chiese stroppicciandosi gli occhi scuri. Manuel sorrise alla visione assonnata del figlio, osservando come il suo pigiama fosse composto da una felpa di Louis e dei pantaloni di Niall

"che c'è? Non ci vuoi?" lo prese ingiro William. Zayn ridacchiò e con passo veloce si avvicinò ad occhi grigi, tuffandosi nelle sue braccia in cerca di coccole.

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