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“Il motivo per cui gli uccelli, a differenza degli esseri umani sono in grado di volare, risiede nella loro fede incrollabile, perché avere fede vuol dire avere le ali.”

Manuel sorrise ampiamente e varcò la soglia di casa Tomlison, stringendo immediatamente tra le sue braccia uno dei suoi figli: Louis.
Occhi verdi accarezzò i capelli cioccolato del ragazzo e lo sbaciucchiò per diverso tempo, stringendo più volte tra le sue braccia possenti, affondando il volto tra il vestiario di Louis, inalando quel dannato profumo di casa.

"ti fermi a cena?" chiese Louis dopo attimi di silenzio. Manuel alzò il volto e puntò lo sguardo sugli occhi azzurri del figlio, lasciando che quest'ultimo gli regalasse un grossolano sorriso

"si, perché no" Louis sorrise ampiamente e gli recò un bacio sottile sulle labbra, giocando con il colletto bianco della camicia di Manuel, sfiorando a stento i folti capelli ancora intrecciati e legati da un paio di elastici scelti rigorosamente da Zayn, il quale si era divertito ad intrecciare le diverse ciocche tra di loro con delle perline.

"ti do una mano a cucinare" Manuel pronunciò quella frase con l'intento di parlare un po' di William, ma il moretto non sembrava della stessa idea

"dopo" disse solo questo e come fosse niente si lasciò andare sul corpo del maggiore, affondando il volto nel collo di Manuel per poi sedersi sulle sua gambe in ricerca di un contatto maggiore. Occhi verdi non potè che ridacchiare e stringere a se il corpo formoso del ragazzo, baciandogli la nuca.

"Lou è tardi, dovremmo iniziare a preparare la cena" pronunciò Manuel non smettendo neanche per un secondo di stringere il ragazzo. Louis sgrugnì e si alzò a malavoglia dalle gambe del padre. Occhi verdi seguì il ragazzo in cucina e cominciò a prendere i diversi ingredienti per preparare la cena mentre
Louis afferrò un paio di pentole ed iniziò a posarle sul pianale, osservando come Manuel sfogliasse le pagine di un libro di cucina.

"che ne dici se facciamo dei ravioli al sugo?" propose il maggiore con un dolce sorriso, invitando occhi azzurri a leggere con lui gli ingredienti

"dovremmo avere tutto" esclamò nuovamente Manuel. Louis arricciò leggermente il naso e portò una mano dietro la nuca

"in realtà pensavo di fare i cannelloni. Ho visto Niall abbastanza triste negli ultimi giorni e volevo rallegrarlo con il suo piatto preferito" confessò il moretto. Manuel sorrise e gli lasciò una pacca giocosa sul didietro, facendolo sussultare

"bravo, buona idea" pronunciò il padre baciandogli il volto per poi afferrare la farina

"su, vieni a darmi una mano" Louis ridacchiò ed iniziò a stendere la farina sul tagliere in legno, per poi aprire le uova.
Manuel non potè che accendere la radio e alzare il volume, canticchiando e ballando con Louis diverse canzoni, facendo volare sui loro abiti la maggior parte dell'impasto e della carne trita.

"oddio alzata! C'è Britney Spears!" proclamò a gran voce il ragazzo, cantando a gran voce le parole della canzone, afferrando per le braccia il padre ed iniziando a ballare, se quel 'acciaccare l'uva' sul pavimento si poteva chiamare ballo. Manuel non poteva che ridere come un cretino assecondato dal figlio e godersi quel piccolo momento.

"Lou" lo chiamò Manuel riacquistando lucidità. Louis lo ignorò e continuò a canticchiare stendendo la sfoglia nella teglia ricoperta di burro.

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