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"Un momento dopo l'ingresso della fata, la finestra fu spalancata dal soffio delle stelline, e Peter si lasciò cadere nella stanza. Per buona parte del viaggio aveva tenuto in mano Trilli, e aveva ancora tutte le dita imbrattate di polvere fatata."

Zayn si alzò dal letto di Niall stando attento a non svegliarlo, camminò cauto, verso la sua stanza, strusciando la palma del piede contro il legno caldo, stroppicciandosi gli occhi con il bordo della manica della sua felpa. Si sciaquò il viso e con cautela passò le mani fredde fra i capelli sottili, sgranando gli occhi lamguidi, scuri non appena il suo sguardo si puntò sulle mani sottili, colme di capelli. Iniziò a scuoterle con velocità, cercando di levarli con timore, respirando velocemente fra i dubbi e la consapevolezza. Portò le mani in capo, scuotendo i capelli morbidi che caddero a ciuffi fra le sue dita. Sgranò gli occhi e dalle sue labbra morbide, rossastre uscì un urlo mozzato che lo madò in panico, iniziando a respirare malamente, accelerano il respiro stringendo il bordo del lavandino in porcellana.

"Louis!" urlò a pieni polmoni il moretto respirando a fatica continuando a toccarsi il capo

"Louis!" urlò nuovamente fra le lacrime morbide rannicchiandosi contro il muro freddo.
Louis aprì la porta con velocità, inciampando fra gli innumerevoli vestiti sul pavimento e le scarpe, aprendo la porta del bagno

"Zayn che suc-" occhi azzurri si bloccò immediatamente davanti alla figura tremendamente del fratello, inginocchiamdosi davanti a lui, prendendogli il viso morbido fra le mani candide, calde.

"ca-cadono" singhiozzò contro il petto del fratello, tremando.
Louis sussultò osservando I capelli fitti fra le mani del ragazzino.

"oh piccolo..." sussurrò occhi azzurri stringendo quel piccolo corpicino fra le sue braccia.
Harry sospirò a tale visione, osservando cauto Liam e Niall che si trovavano ben vicini al corpo del mulatto, coccolandolo.

"Har" lo chiamò Zayn allungando le braccia morbide, sottili. Harry gli sorrise cauto e lo prese in braccio lasciando che il più piccolo si nascondesse contro il suo corpo come scomparendo dagli occhi altrui. I loro sguardi, i pensieri, l'anima si unirono in un solo respiro cancellando il resto dei presenti. C'erano solo loro due. Il tempo li stava sgretolando fino a consumare quel colore stesso che li feriva nitidi.
Zayn respirò lento contro la sua pelle, mentre Harry non poteva che rabbrividire al colare delle lacrime sulla sua schiena torrida, martoriata.

"Liam chiama papà e Will" gli impose occhi azzurri accarezzando la schiena segnata del fratello, limitandosi ad osservare con la coda nell'occhio il volto morbido, candido di Niall, che li osservava spaesato, pronto a crollare.
Lo stava perdendo.
Sapeva che la perdita dei capelli fosse uno stato normale della chemio, ma non era pronto, non avrebbe mai voluto rivedere suo fratello minore disteso sul letto di un ospedale in condizioni fisiche pietose.
Louis gli strinse la spalla e con un gesto morbido lo prese in braccio avvicinandolo a loro e conducendo Harry ben seduto sul letto del mulatto, prendendosi cura di ognuno di loro

"Lou, adesso mi dovete rasare a zero, vero?" gli chiese con occhi spenti, lucidi. Louis si sentì morire davanti a tale domanda, sentendo il proprio cuore spezzarsi sotto quella voce tesa, rassegnata da ciò.

"si, Zay. Putroppo si" gli confessò occhi azzurri sotto lo sguardo attento di Niall ed Harry.
Gli occhi verdi di Harry si fissarono pignoli sul viso di Niall, osservandolo cinico. Ne scrutò ogni centimetro, nutrendo apatia nei suoi occhi, osservando i fremiti nervosi che le mani concrdevano. Osservò il labbro spaccato e con un gesto schietto gli girò il capo toccando il taglio

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