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“Le stelle, per quanto meravigliose, non possono in alcun modo immischiarsi nelle faccende umane, ma devono limitarsi a guardare in eterno. È una punizione che si è abbattuta su di loro così tanto tempo fa che nessuna stella ne ricorda il motivo. E così quelle più anziane sono diventate cieche e taciturne, ma quelle più giovani si meravigliano ancora di tutto.”

Niall lasciò che un respiro profondo sfiorò le sue labbra rubino, lasciando che il suo torace si cortonvesse sulle lenzuola bianche.
I ricordi limpidi percorrevano la psiche del ragazzino, lasciando che le sue mani candide stringessero la carne del suo corpo fino a penetrarla con le unghie sottili.
Al contrario di Harry, Niall non colpevolizzava i fratelli per essere scappati, ma temeva, come lui, che potessero abbandonarlo nuovamente e che quell'amore innato finisse da un momento all'altro.
Niall era la causa di tutto ciò.
Nessuno glielo diceva, ma lui lo sapeva. Era tutto dannatamente perfetto prima che lui arrivasse: una famiglia con genitori che si amavano, una famiglia normale.
Niall si dava la colpa per qualcosa che nessuno gli aveva mai fatto credere e aveva mai osato dire. Per tutti i suoi fratelli lui era una benedizione, qualcosa di meraviglioso.... Certo non era stato desiderato ed era frutto di due amanti, ma non potevano che amare quel bambino dagli occhi mare. Louis lo amava.
Il ragazzino portò le mani tra i capelli biondini e li strinse con forza, cercando con tutto se stesso di eliminare quei ricordi dai suoi pensieri, ma ahimè si mischiarono nuovamente.
Niall ricordò le urla di Harry chiuso nello scantinato, ed il sangue scendere dal suo corpo candido, mentre la vista era appannata e i singhiozzi di Zayn riempivano la stanza dove erano rinchiusi da diverse ore.
Niall ricordava quell'episodio di abuso sfocato, quasi confuso in ogni sua sfumatura, ma quelle urla, quelle dannate urla le ricordava fintroppo bene e molte volte lo venivano a trovare in sogno, lasciandolo morire lentamente tra i respiri incessanti.
Ricordava, Niall ricordava il freddo gelido sul suo corpo nudo stesso sul pavimento ricoperto di sangue, mentre a pochi centimetri da sé Zayn gli ripeteva con voce sottile di aprire gli occhi, lo pregava di non chiuderli mentre lui cercava di alzarsi invano.
Ad aprire quella dannata porta fu la figura di Harry ricoperta di sangue e zoppicante che si precipitò verso il fratelli ormai senza voce.
Quella notte, quella dannata notte Niall rischiò di morire, mentre Harry riportò gravi danni fisici; Zayn riuscì a riportare solo una caviglia rotta, ma vide, vide cose talmente orrende da rinchiudersi tra le sue parole, non parlando per più di metà anno.
Niall si sentì morire tra quei ricordi limpidi, portando un cuscino sul volto e spingendolo con talmente tanta forza da fargli mancare il respiro.... Lo spinse, lo spinse per molto, urlando con forza e lasciando che svenisse asfissiato con le sue stesse mani.
Niall si svegliò in tardo pomeriggio con ancora il volto arrossato e gli occhi gonfi e doloranti, mentre il suo corpo tremava scosso dal sudore ormai ghiaccio.
Occhi mare si tirò a sedere sul letto, respirando con affanno.
Sentiva quelle urla come fossero vive.
Chiuse gli occhi di scatto e portò le mani sulle orecchie, stringendo il craneo con forza, iniziando a singjiozzare con forza

"basta..." un sibilo uscì dalle labbra del ragazzo, ma le urla aumentarono e come un antifurto invasero la psiche del ragazzino. Il pianto si amplificò, mentre le gambe si schiacciarono al petto in un impulso

"basta!" urlò. Il ragazzino spinse maggiormente le mani contro le orecchie e conficcò le unghie al loro interno, lasciando che il sangue scendesse nitido sul suo collo color panna, mentre quelle urla si confondevano in un suono acuto

"BASTA!" urlò nuovamente con maggiore forza, lasciando che diversi gemiti acuti si diffondessero all'interno della casa.
Ad invadere la stanza del ragazzino fu la figura in affanno di Louis, che, conoscendo la situazione, non esitò a rassicurare il fratello con voce cauta e tocchi leggeri.
Queste crisi erano la norma per Louis, ma ogni volta, al sol pensiero che tutto ciò fosse colpa sua, si sentiva morire.
Niall singhiozzava tra le braccia di occhi azzurri, mentre sentiva su di sé gli sguardi preoccupati della famiglia.
Niall odiava pensare.
Louis non potè che stringerlo a se è baciargli la fronte.

"Liam vammi a prendere le sue gocce" Liam obbedì.

"n-no, le gocce no" Niall odiava quelle medicine e Louis non era da meno, ma non poteva negare che lo aiutassero e finché quelle voci sarebbero continuate Niall avrebbe continuato a prenderle.
Quelle gocce davano sonnolenza e portavano Niall in uno stato penoso, ma Louis non poteva che imporgliele.

"shhh.... Rilassati" il maggiore sussurrò quelle parole con calore, accarezzando il capo del fratello tra un bacio e l'altro. Harry si sedette sul letto e posò il capo sulla coscia di Louis, giocando con le mani di Niall, mentre Zayn gli lasciò un bacio sulla guancia rossastra e lo abbracciò ricadendo sul suo corpo.
Liam entrò in camera e sorrise al biondino, baciandogli il capo e porgendo le gocce al fratello maggiore.
Niall sospirò è si sciugò gli occhietti languidi, aprendo la bocca, lasciando che le gocce amare scendessero lungo la sua lingua, facendolo piagnucolare al contatto con quel sapore amaro.

"va tutto bene..." pronunciò con cautela, Harry, baciando la guancia del fratellino, mentre Liam gli asciugata le lacrime copiose sul suo volto. Louis sorrise e strinse a se il ragazzino, iniziando a canticchiare una canzoncina che la madre usava come ninna nanna

"That rain among the poppies
That sunset with the swallows
When you said hug me if you want. I never forget it
I know it.  When you said hug me if you want ....
I don't forget it now.
And I know, that you
You will not forget it." sussurrò il maggiore in una dolce melodia, accarezzando i capelli scompigliati di Niall, il quale respirava con tranquillità e lentezza, chiudendo gli occhi ormai stanco

"I don't forget it now" pronunciò occhi mare in una sottile esclamazione, addormentando tra le braccia morbide del fratello.

Littles Peter Pan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora