~30~

435 20 2
                                    

Zayn fece scoccare la lingua contro il palato e con una mossa secca si sedette al fianco di Charlotte, facendo ricadere la cartella sul pavimento freddo e posando il capo sul banco

"dormito male, Zay?" le chiese la ragazza sistemandogli il berretto rosso fuoco.
Zayn sbuffò e con stanchezza osservò la ragazza al suo fianco.

"e chi ha dormito!" esclamò esausto.

"I mal di testa peggiorano?" gli chiese la ragazza con morbidezza. Zayn annuì e portò le mani sugli occhi

"certe volte ho paura di poter morire da un momento all'altro." sussurrò con voce sottile e labbra secche.

"mi sveglio costantemente con il cuore in gola e sudato, per poi rimanere bloccato ad osservare il soffitto per ore, come se attendessi qualcosa" le spiegò osservandola.

"la morte?" chiese Charlotte avvicinandosi alla figura di Zayn e toccandogli la spalla.
Il mulatto annuì sentendo il cuore pulsargli in gola.

"qualsiasi cosa accada, cercherò di farti vivere ogni giorno al meglio, senza rimpianti.
Quindi fanculo la scuola; oggi si fa sega." esclamò afferrando il polso del ragazzo ed alzandosi dalla sedia.
Zayn la guardò ad occhi sgranati e negò con il capo

"sei matta?! Se la mia famiglia lo scopre mi ammazza" esclamò il mulatto. La ragazza sbuffò e lo fece alzare con uno strattone

"ma cosa ti importa! Carpe diem, Zayn!" esclamò ridendo, riducendo gli occhi in due piccole fessure azzurre.

"carpe... Cosa?" chiese lui con confusione. Charlie gli strinse le mani e sorrise

"cogli l'attimo!
Avanti Zay, non farti pregare!" Zayn sorrise alla vivacità della ragazza e con impulsività la seguì.

"dove andiamo?" chiese il ragazzo con un sorriso, osservando la ragazza volteggiare fra il vento freddo di Londra, scaldandosi con i sottili raggi del sole

"ti porto in un posto" esclamò lei fermandosi sul posto e afferrandogli la mano.
Presero la metro e con velocità mangiarono un panino, parlando per ore delle cose più sciocche e di quelle più serie, soffermandosi su paure e piaceri, fino a quando, Charlie, non si fermò vicino ad cancello di un giardino, osservandosi in torno con scrupolosità

"sai scavalcare?" gli chiese Charlie con un sorriso.
Zayn la guardò sconvolto dalla domanda, corrucciando le sopracciglia

"come scusa?" chiese scioccato.
La ragazza sbuffò in una risata e scavalcò il cancello, invitando il ragazo a seguirla

"aspettami Charlie" la chiamò con voce acuta, scavalcando malamente il cancello e seguendo la fino ad un albero

"vieni" affermò con un sorriso morbido, invitandolo ad arrampicarsi sull'albero con lei

"non se ne parla neanche! Soffro di vert-" cerco di imporsi, ma la ragazza lo strattonò facendogli mozzare il fiato, obbligandolo a seguirla sull'albero

"io mi chiedo ancora perché continui a darti retta" bofonchiava il mulatto arrampicandosi fra i vari rami

"stai un po' zitto, ti lamenti sempre" affermò occhi azzurri con una risata ampia, fermandosi su di un ramo

"gne gne" le fece il verso il mulatto, raggiungendo la ragazza su di un ramo affianco.

"guarda" gli indicò lei, sorridendo baciata dal sole, lasciando che il vento le scompigliasse i capelli lunghi, color miele.
Zayn portò lo sguardo davanti a sé, rimanendo estasiato dalla vista.

"wow" non disse altro. Dalle sue labbra non potè che uscire un solo fischio mozzato.
Da quell'albero si poteva ben vedere tutta Londra nel suo splendore.

Littles Peter Pan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora