~31 Part. 1~

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Maxwell sbuffò e con forza sbattè il palmo contro il volante scuro, suonando alla macchina ferma davanti a sé

"andiamo!" urlò suonando il clacson con forza, pigiando a lungo su di esso

"cazzo ti urli, mica ti sentono" affermò il fratello minore sul sedile al suo fianco, osservando il cellulare con noncuranza e mantenendo i piedi sul cruscotto.
Max sbuffò scocciato dal tono del fratello minore e gli spostò i piedi con forza, osservandolo malamente

"Cameron non mi far innervosire più di quanto già non lo sia." gli ringhiò contro Maxwell, incastonando il suo verde con il marrone del minore, facendolo sbuffare ampiamente

"non ti ho chiesto io di venire, quindi non rompere le palle" gli rispose il corvino, riportando i piedi sul cruscotto.

"e chi vuoi che ci venga?! Papà è occupato" esclamò occhi verdi suonando nuovamente il clacson

"ci mancava il morto!" affermò riferendosi alla macchina che si muoveva lenta davanti a loro. Cameron sbuffò

"papà è sempre occupato" bofonchiò occhi scuri mantenendo lo sguardo sul suo telefonino. Maxwell osservò il fratello con la coda nell'occhio, sospirado con amarezza

"lo sai che dopo Lara sia lui che mamma non sono stati più gli stessi" tentò di giustificarli, Max. Cameron non rispose e stanco di quella conversazione si mise le cuffie.
Occhi verdi sospirò e con lentezza riuscì ad uscire dall'ingorgo di macchine, parcheggiando nei pressi della nuova scuola del ragazzo

"vedi di non farti espellere pure da qui" sbuffò Max in un avvertimento, sistemandosi la camicia verde, aperta e infilata nei jeans neri, ringhiando verso il fratello, il quale aveva ancora le cuffie ben saldate alle orecchie.

"e ascoltami quando parlo! " lo riprese dandogli un colpetto dietro il capo, facendolo sussultare

"che vuoi?!" gli chiese un uno sbuffò, scocciato dal maggiore.

"evita di farti espellere" gli ordinò facendogli cenno di incamminarsi verso il cancello.
Cameron alzò gli occhi al cielo e ghignò

"tranquillo" gli rispose fermandosi leggermente prima dell'entrata

"tranquillo un cazzo, Cameron. È la seconda scuola che papà ti cambia in due anni, vedi di non fare stronzate" lo riprese puntandogli il dito contro. Il corvino alzò gli occhi al cielo e gli colpì il dito con il palmo della mano

"perché ti scaldi così tanto? Cristo, fatti una camomilla sembri un passivo del cazzo" lo prese ingiro il minore, facendo esasperare il fratello.

"zitto e muoviti" ordinò Max, spingendo per le spalle il fratello, colpendogli il capo con una piccola pizza. Cameron ridacchiò e con passo sicuro si fece largo fra i corridoi della scuola, lasciando che gli sguardi ampi dei presente si fissassero sulla sua figura ben fasciata da un pantalone di pelle nero con al disotto degli anfibi scuri e sopra una canotta aderente, bianca, sovrastata da un giacchetto in pelle nero.

"smettila di pavoneggiarti, cretino" lo riprese occhi verdi, spingendolo verso lo studio del preside con una spallata

"buongiorno" esclamò Maxwell con un sorriso ampio, trascinando con se il fratello minore. Il preside gli sorrise di rimando e li fece accomodare, osservando i vari documenti del corvicino. Cameron si sedette con noncuranza e buttò la testa all'indietro, giocando con i vari anelli alle dita ed ignorando la voce del preside fino a quando non ricevette uno schiaffo leggero sulla coscia che lo richiamò all'attenzione

"certamente si impegnerà a mantenere un rendimento corretto, glielo assicuro" affermò Maxwell con una postura corretta, sorridendo ampiamente e cercando con lo sguardo un riscontro con il fratello

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