Era una fredda mattinata d'inverno, e Tom se ne stava seduto su una sedia accanto al camino. Fuori nevicava, e i versanti delle montagne erano ricoperti da un manto bianco uniforme. Il calore del fuoco che ardeva sulla legna, era un sollievo per lui.
Aveva la testa bassa e guardava la lettera che teneva in mano.
L'aveva scritta lui stesso tempo prima, ma non l'aveva mai consegnata. E d'altra parte non aveva neanche mai avuto il coraggio di rileggerla, e la busta era rimasta chiusa.
Quella lettera era speciale.
Conteneva emozioni, pensieri, persone, storie di una vita vissuta. Dietro ogni parola, c'era la mano tremante di Tom che scriveva e pensava. In un certo senso, possiamo dire che in quelle frasi ci fosse una parte del cuore di Tom, una parte molto importante che avrebbe conservato per sempre nei cassetti più profondi della sua memoria, una parte molto importante che la sua anima avrebbe per sempre portato con sè.
E quel giorno Tom aveva deciso di darci un'occhiata. Forse aveva nostalgia dei tempi meravigliosi che aveva vissuto e che non sarebbero mai più potuti tornare, e anche se solo attraverso le parole di una lettera voleva percepire ancora quelle sensazioni, quelle emozioni, e sentirsi vivo un'altra volta.
Voleva rivivere quella storia infinita che gli aveva fatto capire quanto la vita fosse meravigliosa e quante cose bellissime il mondo aveva da offrire e valeva la pena vedere. Voleva sentirsi ancora così.
Libero e felice, come un uccellino che vola alto nel cielo e guarda le montagne dall'alto delle nuvole.
Però...
Tutte le volte che Tom provava a ricordare, accadeva qualcosa di molto strano.
Nella sua testa si svolgeva un susseguirsi di immagini e scene poco chiare, che parevano non avere alcun filo connettore tra loro.
C'erano tutti questi momenti, tutti questi ricordi, tutte queste emozioni, e poi ad un certo punto il vuoto.
Il niente.
E allora Tom doveva fare un respiro profondo, e ripercorrere tutta la storia dall'inizio.
Doveva riprendere quelle vicende e metterle in ordine man mano che andava avanti, giungendo alla fine e partendo da quel giorno.
Da quando lui e Zack si erano conosciuti.
STAI LEGGENDO
Tom e Zack
FantasyEra una fredda mattinata d'inverno, e Tom se ne stava seduto su una sedia accanto al camino. Fuori nevicava, e i versanti delle montagne erano ricoperti da un manto bianco uniforme. Il calore del fuoco che ardeva sulla legna, era un sollievo per lui...