Amore infranto (8)

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"Chissà se un giorno guardando negli occhi di chi ti avrà dopo di me cercherai qualcosa che mi appartiene"
Pablo Neruda

"Sophia sveglia" mi scuote qualcuno dalla voce femminile, borbotto di lasciarmi dormire "svegliati!" Il tono sembra arrabbiato, mi alzo dal letto e mi stropiccio gli occhi "ma come ti viene in mente? Ti ho chiamato tutta la sera!" Lily sbatte i piedi "sono stata tutto il tempo a casa"
"Pensavo ti fossi persa! La macchina di Kai stava davanti alla discoteca. Ti abbiamo cercata dappertutto, e poi ti trovo qui a letto?..." Si mette a braccia conserte, Lily non si è mai rivolta così con me.
"...Ho dovuto chiamare Kai e mi ha detto che ti trovavi a casa" controllo intanto l'ora, sono le quattro di mattina.

"Ogni giorno stai fuori, poche volte avverti che ti troverò in casa a dormire! E io non lo posso fare? Lily abbiamo la stessa età, so cavarmela da sola. Mi dispiace averti fatto preoccupare ma non parlare se fai la stessa cosa"

Mi alzo dal letto e inizio a farmi un caffè "perché stai continuamente con Kai?" Sbatte la mano sul tavolo e la fulmino con lo sguardo "cosa? Tu sei più preoccupata per il fatto che io ci provi con Kai? Non che ho camminato per un'ora con un deficiente" scuoto la testa "non ti riconosco più" aggiungo con tono freddo, non so che parte stia interpretando ma mi ha scocciata. Lei non è così.
"Te lo dico per aiutarti, io devo sapere dove vai perché sei sotto la mia responsabilità e per seconda cosa stai lontana da Kai" si avvicina a me, non mi può intimorire in questo modo "sto con chi mi pare, non mi fermerai" le do una spallata e la sorpasso "sei una stronza!"
"Non mi frega se Kate vuole provarci, penso che...Kai mi piaccia...non lo so" dicendolo a voce sembra tutto più vero, arrossisco d impulso. "Chiamo i tuoi genitori e ti faccio tornare indietro!" Stringo la mascella, Lily è completamente cambiata "Vai a quel paese"

sbatto la porta ed esco da casa in piena notte.

Non ho più dodici anni, posso fare quello che voglio.

Chiamo l'unico numero che non mi sarei mai aspettata di chiamare, sta squillando.

"Hm?"

Grugnisce "ciao scusa se ti ho svegliato"

"Hm..."

"Non so dove andare, posso venire da te?"

"Hm...hm"

può parlarmi come una persona normale?
"Kai che stai dicendo?"
"Hm...si vieni, civico 303" parla senza articoli, lo ringrazio infinitamente e riaggancio.

Trovo il suo appartamento, busso. Mi ribolle ancora il sangue pensando alla litigata con Lily. Kai mi apre, d'istinto mi giro "perché sei in mutande!?!" Per quanto sia un bello spettacolo non posso dargliela vinta "È estate, fa caldo"
"Ma stai sempre con la felpa" lo sento ridacchiare

"non posso darti torto, comunque girati non ti sei fatta problemi a guardarmi l'altra volta all'idromassaggio "

mi volto solo quando mi dice di entrare e non abbocco alle sue provocazioni
"Perché sei qui Sophie?" Chiude la porta alle sue spalle con un calcio e va verso la cucina, noto subito che il suo appartamento è più piccolo del nostro, non ha un soggiorno. "Ho litigato pesantemente con Lily e non so dove stare" lui sogghigna come se già sapesse tutto "come mai quella faccia?" Chiedo insospettita "mi ha chiamato un'ora fa, era incazzata. Cosa hai fatto?" Tralascio l'argomento principale,
ovvero che Kai potrebbe piacermi "non ho avvisato mammina che tornavo a casa" lui mi guarda avanzando verso di me "ha ragione, tu non conosci questa città e potresti perderti" ribatte secco, corruccio le sopracciglia

"so badare a me stessa"

"Dico solo..." non gli do il tempo di rispondere

"Ho sbagliato a venire qui"

Amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora