Chi è Isla?(36)

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"Se qualcuno ti tradisce una volta, è un suo errore; se qualcuno ti tradisce due volte è un tuo errore."
Eleanor Roosevelt

Il gatto nero entra nella stanza, e girovaga.
Sale sul letto e i suoi occhi puntano su di me, come se fossi la preda.
Velocemente infilo i miei vestiti, Kai sembra ipnotizzato dal gatto e io deglutisco il macigno che ho in gola, un animale mi ha rimpiazzato.

Serro le labbra, indietreggio mettendomi all'angolo della stanza.
Il gatto fa le fusa, e Kai lo accarezza, mi mordo l'interno guancia
« Non sapevo avessi un gatto »
« Infatti non ce l'ho. Certe volte entra e io le do da mangiare...» la coda del gatto sfiora il collo di Kai, e gli gira intorno come se fosse il suo cucciolo.

Mi avvicino al letto dove sono seduti e provo ad accarezzare la gatta.
Le dita si avvicinano al suo pelo, lei mi scruta e raddrizza il pelo, sto per indietreggiare ma la zampa con gli artigli crea un taglio sulla mia mano.
« Ahia!» afferro il mio polso e lo poso sul mio petto, guardo il taglio...

« Ti sei fatta male?» La mano posata sul gatto si trasporta sulla mia, è in piedi e guarda accuratamente la ferita
« Non è niente di che...ho sbagliato, non dovevo avvicinarmi così » mi spiace aver fatto paura alla gatta, probabilmente me lo sono meritato.

« Vieni » afferra il mio polso e mi trascina nel bagno, io resto ancora incantata dal suo fisico. Non si è ancora rimesso la maglietta.
Prende il disinfettante dentro all'armadietto sopra il lavandino.
Le mani si posano sui miei fianchi
« cosa stai-.» scaccio un urlo quando mi solleva e mi appoggia sul ripiano vicino al lavandino.
Si fa spazio tra le mie gambe, sento il suo tessuto contro il mio.

Ha ancora le mani sui miei fianchi, e le labbra gonfie e arrossate.
Istintivamente il mio petto si gonfia necessitando più ossigeno, il suo viso si avvicina al mio, come se volesse baciarmi. Schiude le labbra, e faccio anche io lo stesso pronta ad accoglierlo di nuovo, ma all'improvviso si gira di lato per prendere l'acqua ossigenata.

Ingoio la saliva eccessiva, cosa stavi pensando Sophia?.
I miei occhi guardano la porta del bagno cercando di reprimere l'imbarazzo.
Kai mette l'acqua ossigenata sulla ferita, faccio una smorfia quando sento bruciare e lui afferra il rotolo di garza.
Prima pulisce il sangue e poi mettendosi tra i denti la garza, la strappa e l'avvolge sul taglio.
« Un vero dottore » ammicco con un espressione divertita
« Be' sono anche altro » mi fa l'occhiolino, e si sposta tra le mie gambe uscendo dal bagno.
Non ha messo apposto.

Scendo dal ripiano e sistemo il bagno, forse per la mia mania o perché non so se è il momento di andare via.

Dopo aver sistemato mi addentro nella sua camera notando di nuovo tutti dettagli caratteristici di Kai.
Kai è davanti alla finestra, e vedo la gatta uscire proprio da lì indispettita.
« Perché non la prendi come animale domestico? » lui mi sorpassa, e si siede sul letto
« Sembro un tipo da avere un animale domestico?» io lo raggiungo incerta se avvicinarmi di più o meno.

« Si» sentenzio, non posso immaginare cosa potrebbe accadere a quel gatto.
« No» ribatte con tono infastidito
«...Comunque domani ho un esame quindi è meglio se ci vediamo domani » ti prego Kai non fare cosi, questo è quello che vorrei dirgli ma so che peggiorerei la situazione.

« Quale esame? » mi guarda incredulo, come se si domandasse perché sono ancora qui.
« Inglese » si alza dal letto e prende una pila di libri
« Sono molto brava, posso darti una mano...se vuoi...» Reprimo il pensiero che Nate mi sta ancora aspettando di sotto, so che capirà.

« Una mano? » si siede davanti alla scrivania, e con le dita si scompiglia i capelli
« Si» fremo, la mia voce trema, perché?
« Tu vuoi dare una mano a me? » le sue iridi si incastrano nelle mie e non mi lasciano via di uscita, perché ha cambiato il suo umore da un momento all'altro?
« Ho pensato...» balbetto inaspettatamente, non riesco a decifrare il volto di Kai
«...Non ho bisogno di aiuto » ribatte secco e sprezzante
« Infatti...non ne hai bisogno, ne sono certa ma pensavo magari...» mi avvicino sperando che non mi rifiuti
« Magari cosa Sophia?» Il fatto che non storpi il nome mi spezza il cuore.
« Potessimo stare un altro po' insieme». Continuo sulla mia idea, non lo vedo da due settimane e ho pensato...

Amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora