Mutandine in pizzo (20)

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"E da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo."
Pablo Neruda

« Soph lo uccido! Ha osato staccarsi dopo che l'hai baciato? Vuole morire sul posto. » Brooke mi passa i suoi dieci libri di sociologia per agitare le mani e far finta di strozzare Kai.

Camminiamo un po' in giro, fra poco abbiamo un'altra lezione
Non le ho ancora detto il suo nome, vorrei che la faccenda rimanesse tra me e...lui.

Un brivido mi percorre lungo le spalle, ricordo ancora il senso di vuoto quando mi ha allontanato così bruscamente. Non me lo sarei mai aspettato da Kai, perché infondo...molto infondo...lui non è freddo,cupo come vuole farsi vedere.
Ho visto in lui una luce lontana, uno spiraglio che non viene liberato perché qualcosa lo blocca.

Lui non mi permette di liberarlo.

Mi ribolle il sangue se penso a Kai.
Se ne è andato in questo modo, senza darmi una ragione.
Ho litigato con Lily per lui, rammento a me stessa che non ci siamo chiarite e dovrei chiamarla.
Ho abbandonato Thomas per lui, e cosa mi ha saputo dare? Uno spintone dopo che l'ho baciato.

Da una parte mi sento un po' in colpa, forse lui non mi ha mai guardato in quel modo.

"Non puoi aggiustarmi"

quelle parole sono spine nel mio cuore, lui è una rosa spinata e io costantemente tengo stretto il peduncolo, raschiando la pelle, e il sangue goccia sul pavimento...dai polpastrelli...dal palmo...tutta la mano.

« Comunque cosa fai ad Halloween? » Brooke mi risveglia dai miei pensieri, le passo la metà dei libri perché sono troppo pesanti.
« Non lo so, probabilmente Donnie mi costringerà a portarmi ad una festa. Sai dopo che ha saputo della rottura tra me e Thomas...è stata stranamente premurosa » soffoco una risata, mi ricordo di ieri sera che ho pianto, lei era dispiaciuta anche se ubriaca marcia e non si reggeva in piedi a tal punto di cadere con la faccia sul pavimento... nonostante ciò mi ha aiutato a ridurre il dolore.

Lei non sa che ho sofferto per Kai.
« Invece io presenterò Jake ai miei genitori, sono nervosa ma poi ti faccio sapere » mi fa l'occhiolino
« Fra poco fate un mese giusto? E quando ti presenta i tuoi? » guardo Brooke con entusiasmo, sono troppo felice per lei.
Ci dirigiamo verso l'aula, ad un certo punto vado a sbattere contro un petto robusto, i libri di Brooke mi cadono in mano.

« Fai attenzione la prossima volta » Sbotto roteando gli occhi, mi abbasso per raccoglierli
« Oh si Liam fai attenzione! » Scherza la persona affianco, alzo lo sguardo per lanciare un'occhiataccia.
« Lascia che ti aiuti » dice il ragazzo dai capelli corti
« Non ce ne è bisogno » alla svelta li prendo e mi ricompongo senza dare spago agli amici che ridono di soppiatto.
« Come ti chia...» Si sporge verso di me

« mi chiamo Kai » una presenza di dietro fa indietreggiare di qualche passo gli amici di Liam parlando in sottofondo. Il ragazzo con la felpa nera prende Liam dalla spalla

« Visto che sei uno di primo...» Kai emette un rumore secco
«...Ti informo che qua abbiamo un bellissimo giardino, fatti una passeggiata e non tornare mai più » lo spintona facendogli perdere l'equilibrio.

Liam lo guarda, sembra voler ribattere ma ci ripensa con uno sguardo intimorito.
« Andiamo ragazzi » si sistema la maglietta e fa cenno ai suoi amici di andare via.

Seguo con lo sguardo il gruppo che si allontana, poi fulmino Kai
« Vedo che spingi molto spesso le persone » ribatto secca e lo sorpasso dandogli una spallata.

« Chi era quello? » Brooke resta a bocca aperta, affrettiamo il passo per entrare in aula
« Nessuno »
« Strano...mi sembra familiare...» si picchietta il mento, scuote la testa come segno di rassegna e prendiamo posto.

Amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora