Baciami (43)

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"Felice colui che riconosce in tempo che i suoi desideri non vanno d'accordo con le sue disponibilità."
Goethe
Il giorno prima
Sono appoggiato al muro della stazione, mi sistemo il berretto e il cappuccio nero.

Prendo il pacchetto di sigarette dentro alla mia tasca dei pantaloni. Infilo il filtro tra l'estremità delle labbra e la faccio traballare con i denti senza premere.
Sto aspettando il treno, so che sto facendo una pazzia. Ignoro le decine di chiamate di mio padre, sto per toccarmi i capelli perché sono nervoso ma mi ricordo che sto indossando il berretto.
Accendo la sigaretta, butto fuori il fumo dall'altro angolo della bocca ancora libero.
Mi soffermo a guardare una ragazzina dalle ciocche bionde, i capelli le ricadono giù per le spalle. Tutti i suoi movimenti sono delicati e timidi.
Una ragazzina che a tutti i costi vuole superare i suoi limiti, e torturarmi. Le sue labbra accennano ad un sorriso, non faccio altro che pensare a quanto si gonfiano se la bacio.
Il suo corpo che combacia perfettamente sul mio, mi ricordo quando ha avuto l'iniziativa sul letto...Il mio occhio cade verso la persona più inaffidabile che abbia mai conosciuto...dopo mio padre.

La mia insicurezza mi rammenta che la famiglia Clark ama Oliva Stun...Stone.
Mi chiedo se a Sophia piaccia, non so che pensare dopo il bacio tra lei e Jake, e il pugno in faccia a mio fratello.

Ho quasi finito la sigaretta e il treno si sta fermando per farci entrare.
Metto sulla spalla lo zaino, butto la sigaretta per terra, salgo in un'altra carrozza e visto che ci distanzia di un vagone tra il mio e il suo, aspetto vicino al bagno che la gente passi.

In seguito, dopo essermi messo seduto, posato lo zaino e infilato le cuffie nelle orecchie, mi distraggo con il telefono.

Perché lo sto facendo?
Perché ho preso un treno per assicurarmi che Sophia stia bene al ringraziamento?.
Lei mi ha tradito.
Perlomeno vorrei che fosse così.
Quando ho dato un pugno in faccia a Jake, lui mi ha confessato che si è preso una cotta per Sophia.

Indubbiamente gli ho dato un altro pugno in faccia e lui stranamente non ha gradito.
Mi sono pentito di essermene andato in quel modo e non averle dato una chance di spiegarsi. Quando sento il nome di Jake, non riesco a calmarmi.
Ha già mio padre che lo loda, vuole anche la mia anima?.
Parli del diavolo...sul display leggo il nome Christopher.
Sono sul punto di attaccare per la centesima volta, ma il dito si ferma sullo schermo e senza una ragione esterna, io rispondo.

« Ti sei deciso a rispondermi » chiudo gli occhi quando sento la sua voce soffocata, tremante di rabbia.
Fanno riaffiorare immagini sconvenienti e pieni di dolore.
Per calmarmi prendo la molletta a forma di cuore, quando Sophia  l'ha lanciata per terra...ha inevitabilmente lanciato il mio cuore e calpestato.

Allora perché l'ho perdonata?.
Lei non sa che io non ho mai regalato a Madison la molletta.

« non avevo scelta dopo venti chiamate » scuoto la testa, mio padre è incredibile.
« Sai perché ti chiamo » il fatto che lui mi chiami perché gli interessa solo della sua nuova famiglia mi fa tremare di rabbia. Affondo le unghie nel bracciolo, rovinando la pelle
« Lo so » ringhio a denti stretti
« Fai quello che ti ho detto, sai che loro...ci rimarrebbero male » sai quanto me ne frega? Se non fosse per lei non andrei in Inghilterra.

Prendo la sigaretta, sto per accendermela ma una vecchietta mi guarda male. Di conseguenza io faccio lo stesso, ha il diritto di fissarmi in questo modo?.
Osserva i miei tatuaggi e piercing, un altro motivo per guardarla con gli occhi socchiusi.

Decido di entrare nel bagno a fumarmi una sigaretta, così non disturbo nessuno.
« Farò il possibile per non mancare. » farfuglio, col cazzo che ci vado. Lei se ne farà una ragione.

Amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora