Verginità rubata (46)

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"La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi."
ALBERT EINSTEIN

Lascio cadere la mano dal viso di Kai. Restiamo tutti e due confusi guardando la finestra della camera di Lily.
« Stai vedendo anche tu quello che sto vedendo io? » chiedo a Kai, senza distogliere lo sguardo
« Si Sophia, sono vicino a te » dice puntiglioso, scrollo le spalle, forse è arrabbiato guardando..
« Lily? Cosa stai facendo? » le chiedo quando scende dal tetto a falde sotto la sua finestra. Lo zaino è per terra, lei è vestita come se stesse per andare ad una festa vietata ai diciotto anni.
Sistema i capelli dopo aver saltato da un metro di distanza dal suolo.

Ci guarda con un lecca lecca in bocca, lo tira fuori schioccando le labbra. Scruta il ragazzo affianco a me, noto che Kai rispetto a questa estate è diventato più muscoloso.
« Oh, voi due. Ma...Kai cosa ci fa qui non dovevi andare da Kate al ringraziamento? » schiarisco la voce, cosa? Kai doveva andare da Kate?.
Lo guardo scrollarsi le spalle
« mh no ho avuto qualche imprevisto » i suoi occhi puntano su di me, io sarei un imprevisto?. Trattengo un sorriso pensando che abbia preferito me e non lei.

« Lily, perché sei uscita dalla finestra? » le chiedo con un filo di preoccupazione, lei mi guarda disgustata e io raddrizzo le spalle
« Quale parte non hai capito quando ti ho detto: tu non fai parte più della mia vita? » ci oltrepassa dandomi una spallata. Kai si mette davanti a lei bloccandole il passaggio, Lily si ferma bruscamente e sento il suo sguardo focoso anche se non è indirizzato a me
« Dove stai andando Lily? » Lei sbuffa, si mette a braccia conserte. Kai è davanti a lei, i capelli gli ricadono davanti.

« ad una festa »
« Così presto? Non sono neanche le sei » ribatto subito dopo, lei si gira verso di me. Si avvicina a me, i nostri visi sono molto vicini e poi si mette gli occhiali da sole
« Infatti la festa è a due ore da qui » è lontanissimo, perché proprio lì, chi deve incontrare?
« Due ore? E i tuoi genitori? Potrebbero preoccuparsi »
« Dirò che dormo da te, non sai quante volte l'ho fatto. Ci abboccano sempre. » Lily si dirige in macchina davanti al vialetto, scherza sul fatto che i suoi genitori sono degli idioti.
« Allora veniamo con te. Senza discussioni. » Kai afferra saldamente la portiera della capote, finalmente Lily non ha più quel catorcio di macchina!.

La ragazza dai capelli ricci è seduta sull'auto con il tettuccio aperto, invece il ragazzo alto e robusto fissa Lily, che a sua volta lei trascina le dita sulla maglietta nera stretta
« Kai non ti ricordavo cosi » si morde il labbro togliendosi gli occhiali. Lui bruscamente leva mano di Lily
« Salite in macchina. »
« Tra un attimo, devo parlare con Sophia. » Kai si avvicina a me prendendomi dal polso, successivamente mi trascina, lanciandomi contro il muro della casa di Lily. Mi appoggio con la schiena e attutisco il dolore.

« Mi fai male! Lasciami. » mi riferisco al polso, mette le mani sul muro così che io non possa scappare. Deglutisco a fatica, non riesco a vederlo in faccia perché ha abbassato il capo. Mi viene in mente di toccargli i capelli ma non lo faccio. 
« Sophia...» mormora, la sua voce trema
« Si? » inclino il viso, ma lui non accenna a alzare la testa
« ...Tu vuoi che perda il controllo? » sento le mani vicine alla mia testa tese.

« Che domanda è? Certo che no. »
« Allora smettila di fare la bambina del cazzo. » sbotta facendomi sussultare.
« Cosa intendi? » lui scuote il capo e finalmente i suoi occhi puntano i miei.
La cosa peggiora, il blu intenso mi ghiaccia le tonsille, non riesco a emettere nessuna parola.

« Perdoni tutto. Lily ti tratta male, e tu le stai dietro. Logan il coglione ha divulgato le tue foto mandandole a me e cosa fai tu? Lo inviti a cena!. » sbatte la mano sul muro,io faccio un passo avanti, le nostre bocche sono vicine
« Logan alla fine mi ha chiesto scusa » la mia voce esce meno temibile di quello che avrei voluto.

Amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora