"Il tempo trascorso con i gatti non è mai sprecato"
Sigmund FreudNon mi dà il tempo di realizzare ciò che ha detto, che mi sento trasportare verso il letto.
Kai si siede e affonda il suo viso nello spazio tra il mio reggiseno, c'è ancora uno strato che lo separa dalla mia pelle.« Ti sono mancato? » posa le mani vicino al mio fondoschiena, appoggia il mento sulla mia pancia e mi penetra l'anima con quello sguardo
« No...» affermo con poca convinzione
« Ah no? Peccato...volevo rimediare, ma se tu dici che non ti sono mancato all-.» ribatte con tono allusivo
« Si...si Kai mi sei mancato. » le dita stringono il tessuto della sua maglietta, poi le mani si appoggiano alle sue spalle« Ripetilo »
« Cosa? »
« Se non lo ripeti...» con un movimento fulmineo vedo Kai mordermi il lato del fianco, sussulto al tocco« Kai...» mi esce quasi ansimando, vedo gonfiarsi il petto, le sue labbra strusciano sul tessuto della mia maglietta, sto per parlare ma lui m'interrompe
«...mi piace quando chiami il mio nome in questo modo, dovresti farlo più spesso » le guance si infiammano, mi sono dimenticata della sua schiettezza.« Mi sei mancato...e pure tanto. »
« Questo è quello che volevo sentire » ho la testa inclinata verso il basso, gli occhi si incatenano ai suoi e sento il mio cuore fare una capriola, socchiudo le labbra, le sue dita passano dietro al mio orecchio portando la ciocca di capelli al suo posto.Dopo sfiorano lo zigomo, fino a toccare le mie labbra. Struscia il pollice sulle pieghe carnose, fa avvicinare alla mia bocca anche l'indice e io lo mordo, stranamente non mi sento a disagio con Kai.
Poi contorno il suo dito con l'interno bocca, tira fuori l'indice e il pollice preme sul labbro inferiore.Mi guarda con occhi pieni di avidità, lui si mordicchia le labbra e le schiude con uno schiocco.
L'altra mano sfiora la mia clavicola, con l'indice solleva il laccetto del reggiseno scoperto dalla maglietta senza spalline.
Abbassa il laccetto e poi fa la stessa cosa con l'altra, io sono letteralmente ipnotizzata dagli occhi di Kai che non riesco a distogliere lo sguardo.Il mio respiro si fa più affannoso, voglio toccare le sue labbra.
Lo voglio per davvero.Mi è mancato.
Appoggio le mani dietro al suo collo, e mi metto a cavalcioni su di lui, accenna ad un sorriso sghembo e le mani afferrano saldamente il mio sedere, premendo sulle nostre intimità.
Si fa scappare un sospiro mozzato, si lecca le labbra e la scena mi fa completamente impazzire.Avvicino la mia bocca alla sua ma indietreggia
« Ti bacio quando voglio io »
« Mi stai rifiutando Kai? » cerco di contornare le mie labbra alle sue, ma lui nuovamente sposta il suo viso.
« Mh...Non lo farei mai, neanche sotto tortura...ho in mente per te ben altro con le mie labbra » si morde quella dannata e carnosa bocca, non riesco più a controllare i miei impulsi sessuali.Faccio cenno di levarsi la maglietta, e lo aiuto a togliersela.
Scuote la testa per sistemarsi i capelli, e le mie dita istintivamente toccano gli addominali di Kai.
Siamo così vicini da potergli sentire il cuore battergli all'impazzata, questo mi dà il coraggio di esplorare con le mani il suo corpo.Le dita si fermano ai tatuaggi sul collo
« Perché due occhi? »
«Mh? » mi guarda confuso e io gli indico i due occhi, uno messo al lato destro del collo e l'altro al lato sinistro
« Ah i tatuaggi? »
« Si » Se li tocca come se sospettasse qualcosa
« Perché un angelo mi ha salvato »
« Tua madre? » domando ingenua, non voglio di certo toccare un tasto dolente ma può farsi perdonare in questo modo, ovvero raccontarmi di lui.« No, un angelo non vuol dire che sia morto per forza e che mi sorveglia da lassù.
L'angelo è ancora vivo, ed è più vicino di quanto tu pensi » l'indice di Kai tocca la mia punta del naso.
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Amore impossibile
Romance[COMPLETA, in arrivo il sequel] Gli amori impossibili sono amori rari, imperfetti, tormentati, struggenti, passionali, folli. Sophia Clark, una ragazza statunitense, è in cerca di divertimento a Santa Barbara con la sua migliore amica Lily. Durant...